La domanda: “”dove siamo oggi“? fa innanzitutto sorgere la controdomanda: “ma siamo poi da qualche parte?“.
E’ evidente che ci troviamo in movimento e, precisamente, in una forma di movimento che non possiamo chiamare propriamente “andare”, ne’ “procedere” e nemmeno “camminare”.
Da tempo tale movimento si compie ACCELERANDO: in crescente accelerazione.(…)
Non e’ possibile pensare oggi l’uomo come un essere immobile che si erge, siede o troneggia, in quanto centro o corona della creazione, come fu spesso rappresentato dall’arte o dalla filosofia. Egli si trova in movimento, e precisamente in un movimento che non solo lo attraversa, ma che si compie NONOSTANTE e CONTRO di lui. Una situazione di fatto cui e’ possibile conntettere tanto TIMORI quanto SPERANZE.
ERNST JUNGER.- “Lo Stato Mondiale” – Edizioni Guanda