È possibile comprare oro in banca?
A che condizioni?
È un buon momento per farlo?
Proviamo a fare chiarezza.
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L’oro viene messo a disposizione dei privati attraverso degli intermediari, tra cui anche alcune banche.
Gli istituti bancari e i rivenditori vengono autorizzati da Banca d’Italia solo se dimostrano di possedere particolari requisiti.
Quindi non tutte le banche in Italia permettono di comprare lingotti d’oro e l’elenco degli istituti che offrono questo servizio è molto ristretto.
Nell’immaginario comune si potrebbe credere di entrare in banca con una valigetta piena di soldi e trasformarli in lingotti, sarebbe alquanto affascinante, ma la realtà è che gli istituti bancari consentono l’acquisto di oro tramite strumenti finanziari, rilasciando certificati derivati, ovvero titoli che hanno un valore strettamente connesso alla quotazione dell’oro da essi posseduti.
Quindi l’oro non esce dalla banca, ma rimane depositato all’interno dei caveau degli istituti stessi.
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Tra gli strumenti più comuni per investire in oro finanziario troviamo:
- Etc o Etf sull’oro
- Futures sull’oro
- Opzioni sull’oro
- Azioni di società minerarie
L’investimento in oro finanziario è comodo e facilmente liquidabile, ma presenta dei rischi che non ha l’investimento in oro fisico.
Ecco perché non è saggio comprare certificati sull’oro oggi.
Attenzione ! ! ! Quello che stai per leggere può cambiare per sempre la tua visione del mondo
Nella situazione economica in cui ci troviamo oggi, non sarei disposto ad acquistare contratti derivati sull’oro (oro di carta) nemmeno sotto tortura. Ed ora ti spiego perché.
Ma prima voglio fare una scommessa con te: credo che alla fine di questo articolo anche tu sarai della mia idea. Di per certo, avrai le idee più chiare e saprai quali sono i rischi legati all’oro di carta.
Oggi in Italia il codice civile stabilisce che il contante che depositi presso le banche diventa legalmente di loro proprietà, trasformandoti in un mero “creditore” della banca e togliendoti la proprietà legale di quel che hai depositato.
In sostanza significa che se le banche, o il sistema finanziario in generale, dovessero trovarsi in condizioni di stress straordinarie, potrebbe rendersi necessario “rinegoziare” i creditori (ovvero tu che hai depositato in banca).
Questo aspetto ricade soprattutto nei depositi di oro fisico che hai deliberatamente deciso di lasciare in custodia presso un istituto a stampo finanziario.
E questo dovrebbe bastare per farti sobbalzare dalla sedia, ma fai anche attenzione a quello che segue…
Ipotizziamo che nel tuo portafoglio di investimenti, tu abbia dedicato parte della liquidità in strumenti finanziari che sono derivati dell’oro.
All’atto pratico ti trovi tra le mani oro di carta che hai pagato profumatamente e che non ti permette di ottenere il corrispondente fisico dell’oro virtualmente acquistato, spesso perché in realtà l’oro che la banca dichiara di detenere non è effettivamente in suo possesso.
Sì, hai capito bene: l’oro che la banca dichiara di detenere non è effettivamente in suo possesso.
Questo accade con l’oro non allocato, in cui i partecipanti del settore bancario utilizzano la negoziazione di oro a riserva frazionaria per creare grandi quantità di oro cartaceo dal nulla.
Oro cartaceo supportato solo in minima parte dall’oro fisico.
Si parla quindi di oro “sintetico”.
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Il prezzo internazionale dell’oro fisico viene quindi fissato esclusivamente dai mercati dell’oro non fisico, in particolar modo dal trading sul London OTC (Over-The-Counter) e di futures COMEX, due sedi che rappresentano la stragrande maggioranza del volume globale di scambi di oro.
In dettaglio il mercato dell’oro OTC di Londra prevede principalmente la negoziazione di oro sintetico non allocato, dove le negoziazioni sono regolate in contanti e non tramite consegne fisiche di metallo.
È quindi una sede di negoziazione di crediti in oro.
Il COMEX negozia solo contratti futures basati sull’oro.
È per definizione un mercato di derivati.
Qui il pagamento in valuta è la norma, tant’è che solo 1 contratto su 2500 viene risolto con il trasferimento di oro fisico, il restante 99,96 % è regolato in contanti.
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A tutto ciò fa da cornice la poca chiarezza, da parte della LBMA e degli istituti membri, sull’effettivo volume di scambi di oro fisico nel mercato di Londra e di quanto oro fisico è allocato negli istituti facenti parte del circuito LBMA.
Prendiamo come riferimento lo Shangai Gold Exchange (SGE), il più grande centro di scambio di oro fisico al mondo, dal quale passano quasi tutti i lingotti d’oro fisici della Cina.
Nel 2015 lo SGE ha registrato un volume di scambi di 17.033 tonnellate di oro e nel 2016 di 24.338.
Sembrerebbero numeri astronomici, ma paragonati ai volumi di scambio del mercato OTC di Londra diventano irrisori.
Già, perché a Londra il volume di scambi in una singola giornata di contrattazione, è l’equivalente di 6.500 tonnellate.
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A conti fatti…
Considerando le affermazioni del ministro del tesoro statunitense, che dichiara di possedere riserve auree per un totale di 8.133 tonnellate, rapportando queste riserve all’offerta di moneta in circolazione in America (che supera i 18 trilioni di dollari), avremmo, nel caso in cui tutta l’offerta di moneta fosse sostenuta da oro, un prezzo per singola oncia d’oro di $69.000.
Incredibile vero…?
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Ecco perché, in caso di forte rialzo delle quotazioni dell’oro e contestualmente una massiva richiesta di entrare in possesso di oro fisico da parte di chi detiene oro di carta, l’istituto finanziario si troverebbe in gravissima difficoltà.
Al tempo stesso lo scenario sarebbe critico anche nel caso in cui la banca dovesse pagare, in un brevissimo lasso di tempo, ingenti quantità di denaro a investitori che scelgono di incassare i loro certificati.
Stando alle notizie di qualche giorno fà, il COMEX non riesce a trovare una barra d’oro da 400 once a garanzia del suo contratto…
Siamo davanti a primi segnali di cedimento?
Se oggi possiedi solo oro finanziario, forse dovresti porti qualche domanda. Anche perché, se il mercato dell’oro di carta dovesse saltare, rischieresti di farti trovare impreparato mettendo a rischio la tua quotidianità familiare.
Se sei d’accordo con me sui rischi che presenta l’oro di carta OGGI, ed hai compreso l’importanza di possedere oro fisico, nella Guida DeshGold abbiamo preparato 3 ore di audio ed una serie di step che ti guideranno in dettaglio ad acquistare oro fisico controllando ogni rischio.
"PRIMA DI INVESTIRE IN ORO" 6 verità che ti hanno sempre nascosto
Stai per scoprire gli ingranaggi che muovono il mondo del denaro oggi. E come, e perché, l’oro ne è maledettamente collegato.
3 risposte
Non so de mi sbaglio, ma credo che questo sia il primo articolo di Ludovico, dopo che è stato ampliato lo staff, comunque…
Articolo non dai contenuti nuovi, ma sempre interessante, in particolar modo per chi è a digiuno di questo tipo di informazioni.
Importante anche l’informazione sulla scarsità di la lingotti da 400 Oz a saldo dei debiti sui certificati, chissà però perché proprio quel taglio.
Complimenti e in bocca al lupo.
Francesco
Francesco non ti sbagli, sono di recente entrato nello staff e questo è il mio primo articolo.
I lingotti da 400 once sono del taglio preferito dalle banche londinesi a differenza del COMEX predilige il taglio da 100 once. La difficile reperibilità può essere causata dalla quarantena, dalla paralisi dei voli oppure perchè il sistema della riserva frazionaria sull’oro comincia a dare i primi segnali di cedimento. É da chiedersi se l’oro fisico sia nel posto sbagliato o nella forma sbagliata…
Grazie
Ludovico
Ciao Francesco. In merito al rischio che lo Stato possa confiscare l’oro fisico dai privati (io al momento lo tengo in cassette di sicurezza in banche italiane) puoi consigliare di aprire un conto ed una cassetta di sicurezza in banche o depositi Svizzeri? La Svizzera non è nell’UE e comunque la si ritiene ancora un buon salvadanaio contro default vari di banche e stati.