ricchezza nel tempo

ricchezza nel tempo

Torneranno a prendersi il tuo oro…?

Cosa faresti se il Governo ti costringesse a vendergli il tuo oro?
Magari ad un prezzo da saldo rispetto al suo valore di mercato…

Sembrano tempi lontani, eppure è già accaduto in passato.
E chissà che non possa accadere di nuovo… proprio ai giorni nostri.

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Nulla di nuovo sotto il sole

L’espressione “nulla di nuovo sotto il sole” sta a significare che nelle vicende umane, felici o tristi che siano, tutto è già accaduto perciò non ci si deve meravigliare di nulla, tanto meno di una pandemia globale o di una confisca dell’oro da parte dei governi.

  • Era il 5 aprile 1933 quando Roosevelt emanò l’ordine esecutivo che imponeva a chiunque detenesse oro di cederlo ad una banca in cambio di dollari ad un prezzo imposto di $20.67 l’oncia.

Nel gennaio 1934 il presidenti degli Stati Uniti fissò il prezzo dell’oro a $35 l’oncia, svalutando il dollaro americano del 69.3%.

In un certo modo si trattava di una scelta mirata a combattere l’inflazione, una sorta di quantitative easing durante la parità aurea, senza che fosse necessario aumentare la quantità aurea.

L’ordinanza è ben conosciuta tra chi investe in oro. Per questo, come biasimare chi teme il ripetersi di una medesima situazione come soluzione ad un’emergenza economica nazionale?

  • Nel dicembre 1935 fu Mussolini a fare appello al patriottismo delle mogli italiane, “invitandole” a donare la propria fede d’oro in cambio di un anello d’acciaio.

Mussolini così facendo riuscì a raccogliere 35t d’oro.

Sull’arbitrarietà, da parte delle mogli italiane, di donare la propria fede di nozze lascio libera interpretazione…

  • Nel 1939 la Germania nazista depredò l’oro della Cecoslovacchia detenuto a Londra, tramite una richiesta apparentemente diplomatica di trasferimento di fondi; azione rimasta all’oscuro di chiunque fosse fuori dal circuito delle banche centrali.

La vicenda venne allo scoperto quando i 6 milioni di sterline di ricavato si erano già volatilizzati.

  • Nel 1966 la Gran Bretagna, a distanza di 35 anni dall’abbandono della parità aurea, vietò la circolazione delle monete d’oro per far fronte ad uno scenario economico in cui la sterlina crollava e i risparmiatori compravano oro.

Il governo bloccò le importazioni di monete d’oro e proibì il possesso di più di quattro monete d’oro a ciascun cittadino.

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Nel 2020?

Considerando il momento critico che stiamo vivendo in questo 2020, qualcuno comincia a temere che Stati in bancarotta, in un vicino futuro, potrebbero decidere di andare a toccare l’oro detenuto dai privati.

Ma se non fosse tutto l’oro a rischio di confisca?

Ad oggi, in Italia, è in vigore la normativa introdotta dalla Comunità Europea per il salvataggio di banche e stati in crisi.

(https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2000/01/21/000G0033/sg)

Viene stabilito il significato di oro con questa dicitura:

“1. Ai fini della presente legge con il termine “oro” si intende:

   a) l’oro da investimento, intendendo per tale l’oro in forma di lingotti o placchette di peso accettato dal mercato dell’oro, ma comunque superiore ad 1 grammo, di purezza pari o superiore a 995 millesimi, rappresentato o meno da titoli; le monete d’oro di purezza pari o superiore a 900 millesimi, coniate dopo il 1800, che hanno o hanno avuto corso legale nel Paese di origine, normalmente vendute a un prezzo che non supera dell’80 per cento il valore sul mercato libero dell’oro in esse contenuto.

   b) il materiale d’oro diverso da quello di cui alla lettera a), ad uso prevalentemente industriale, sia in forma di semilavorati di purezza pari o superiore a 325 millesimi, sia in qualunque altra forma e purezza.

Qui si parla di oro in forma di lingotti e monete vendute ad un prezzo che non sia superiore dell’80% del valore di mercato dell’oro in esse contenute.

Esempio: all’interno dell’Austria Philarmonic c’è un quantitativo d’oro puro di 1 oncia.

Il prezzo spot dell’oro sul mercato al momento in cui scrivo è di 1600€ l’oncia.
Il prezzo di vendita, guardando ai siti dei rivenditori autorizzati è di 1740€ circa.

L’80% di 1600 è 1280, sommato ai 1600€ otteniamo 2880€

Se la stessa moneta fosse venduta con i prezzi attuali di mercato a 2880€ (cioè oltre l’80% del prezzo dell’oro contenuto dalla moneta), allora non verrebbe considerata oro da investimento.

Capisci che pagare così cara 1 oncia d’oro avrebbe poco senso, a meno che la moneta in questione sia di rara reperibilità e quindi in quel caso staremmo parlando di valore numismatico.

In questa Legge non viene citato l’oro da gioielleria.

Collane, anelli, bracciali e tutti gli articoli da gioielleria in oro hanno una purezza che di norma non supera i 18 carati, questo perché si da più importanza al fattore estetico e di robustezza piuttosto che al valore intrinseco.

In commercio c’è la possibilità di acquistare gioielli d’oro con purezza di 22-24 carati.

Oro puro sotto forma di accessorio d’abbigliamento elegante e attraente, con la particolarità di avere un valore d’investimento sostanziale e di poterlo, all’occorrenza, indossare e trasportare oltre i confini nazionali.

Poiché sono oggetti lavorati, hanno un surplus di prezzo rispetto al semplice lingotto. Il costo di lavorazione è più alto, oltre che talvolta paghi anche un sovrapprezzo per il marchio.

Il loro costo, guardando al rivenditore BullionStar, è tendenzialmente di circa il +17% superiore al prezzo spot di mercato dell’oro, tuttavia se paragonato allo spread di circa il +6% applicato di solito sui lingotti da 100 grammi, è come se stessimo pagando una polizza assicurativa del 12% sul nostro investimento a tutela di una potenziale confisca.

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Oro indiano

L’oro indiano è composto da 22-24 kt. Ecco perché i gioielli indiani hanno un colore dorato molto intenso. Sono ottimi come “gioielli da investimento”.

Ma non è solo l’India a detenere il primato sul commercio di gioielli ad alta caratura. La particolarità di questi gioielli è comune in gran parte dell’Asia meridionale e del Medio Oriente, in particolar modo a Dubai.

Riassumendo, non è importante in che forma detieni oro, ma in che purezza.

Se temi una confisca di oro da parte dei governi, prendi in considerazione di acquistare anche qualche gioiello d’oro.

"PRIMA DI INVESTIRE IN ORO" 6 verità che ti hanno sempre nascosto

Stai per scoprire gli ingranaggi che muovono il mondo del denaro oggi. E come, e perché, l’oro ne è maledettamente collegato.

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Ludovico

Mosso dalla passione per gli investimenti, studio con ammirazione e profondo rispetto gli scenari sui mercati finanziari e gli eventi macroeconomici, approfondendo tematiche che non smettono mai di stupire per gli effetti che ricadono nel quotidiano.
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13 risposte

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  2. Grazie Ludovico per i due link. Ci penserò seriamente ad acquistare qualcosa.
    Un’altra domanda voglio farti. Non capisco bene il senso dell’articolo. Mi spiego meglio; vorrei sapere, da dove prendi l’ipotesi di una eventuale confisca da parte dello stato? Soltanto da quegli avvenimenti che hai descritto? Poi tu dici e cito testualmente:”qualcuno comincia a temere che Stati in bancarotta, in un vicino futuro, potrebbero decidere di andare a toccare l’oro detenuto dai privati” e continui con una domanda :”Ma se non fosse tutto l’oro a rischio di confisca?” e citi un articolo della Comunità Europea nella quale si parla anche di un non precisato 80% del prezzo. Ecco io mi chiedo, c’è da preoccuparsi? Potresti essere più chiaro e semplificare il concetto per chi non è del mestiere?
    Ti ringrazio e aspetto il tuo chiarimento.

    1. Mauro cerco di fare il più possibile chiarezza,

      ipotizziamo che da qui a qualche mese, per via delle politiche di espansione valutaria, ci ritroviamo con un forte aumento dei prezzi dei beni, quindi in fase di iperinflazione, l’unica cosa certa è che tutto aumenta di valore tranne la valuta; e se più nessuno vuole la valuta, perché il bene intrinseco è quello del valore della carta con cui viene stampata, si cercano modi per potersi appropriare di beni tangibili che possano assicurarti un potere d’acquisto. Quello che potrebbero chiedersi anche gli Stati: perché continuare a detenere della carta priva di valore quando possiamo aumentare la nostra vera ricchezza detenendo più oro? Non potendolo né creare dal nulla e né estrarlo in grandi quantità in breve tempo, la via più veloce è di “chiederlo” a chi questo bene lo detiene.

      Come fanno a sapere chi detiene l’oro…?
      Quando acquisti lingotti d’oro per un valore superiore a 12.500 euro devi dichiararne l’acquisto all’UIF, questo ti fa capire che la riservatezza dell’acquisto viene intaccata.

      L’articolo indica cosa è considerato per la legge l’oro da investimento. Si fa appunto riferimento ad oro in forma di lingotti e monete, ma quest’ultime non devono essere scambiate ad un prezzo superiore dell’80% il valore d’oro in esse contenute, ho scritto un esempio sull’Austria Philarmonic cercando di fare chiaririmento.
      Nel caso ci trovassimo durante un periodo di confisca, e volessimo fare una gita all’estero, una collana di colore giallo appesa al collo non per forza deve essere sinonimo di collana d’oro e se così fosse non si riuscirebbe a determinare la purezza dandole una semplice occhiata.
      Spero di averti risposto, se hai bisogno di ulteriori chiarimenti sono qui!!

      1. Ciao. E se uno facesse uno o piu acquisti sotto i 12.500? E’ un modo per poter sviare il problema di dichiararne l’acquisto? Viene comunque collegato all’acquirente?

        1. Ciao, se rimani sotto i 12.500 euro non dichiari l’acquisto all’UIF, ma ti verrà comunque rilasciata una fattura d’acquisto con i tuoi dati sensibili.
          Rimanere nel completo anonimato, oggi, è sempre più difficile.

  3. Ciao Ludovico,grazie del articolo.Secondo me e molto utile.
    Invece secondo te puo succedere lo stesso con Ag ?

    1. Ciao Marin, grazie del commento.
      Se dovesse verificarsi questo evento, l’attenzione ricadrebbe prima di tutto sull’oro, semplicemente perché detiene un potere d’acquisto molto più elevato dell’argento in relazione al volume d’ingombro.
      Ipotizziamo che puoi acquistare una casa con 1 kg di oro. Per comprare la stessa casa con dell’argento avresti bisogno di circa 100 volte più lingotti, vale a dire più spazio per stoccarlo, braccia forti o mezzi adatti a muoverlo e tutto ciò che ne consegue. Su quantità ingenti è tutto proporzionato.
      Fino a quando il rapporto oro/argento rimane quello attuale è probabile che non sia così allettante per i Governi, ma non escluderei la possibilità che il ratio inverta la sua rotta spostandosi a favore dell’argento trascinandosi dietro una grande massa di investitori.
      Spero di aver risposto alla tua domanda.

  4. Se ho capito bene, lo stato potrebbe inventarsi quando ne ha voglia una sorta di confisca. A questo punto se la mia paura è una qualsiasi scusa dello stato; vuoi per ristabilire le casse statali, vuoi per una malaugurata terza guerra mondiale, qual’è la convenienza nell’avere oro da investimento? E quale invece sarebbe la scelta a cui optare per lasciare qualcosa per la vecchiaia o per i figli? grazie

    1. Ottima domanda. In effetti vista cosi pare che detenere oro sia un falso investimento, perche se dovesse succedere qualcosa di grosso che fa aumentare molto il suo valore, ecco che arriva la confisca. Alternative piu sicure? Boh

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