La Libia è sempre più nel caos.
E guarda caso, proprio come successo in Egitto, anche in quelle terre solo adesso si rendono conto che sono sotto una dittatura e che non ne possono più di continuare a vivere con quel regime politico.
Pensa che Gheddafi detiene il potere da BEN 41 ANNI! E solo oggi i Libici si accorgono che non sopportano più il dittatore!
Se provi a ragionarci puoi accorgerti che effettivamente c’è qualcosa che non va. Sembra molto strano che tutti quei popoli iniziano a ribellarsi all’improvviso (e tutti insieme) a personaggi che non sono di certo gli ultimi arrivati ma che anzi hanno detenuto il potere per diverse decadi di stora.
Il mio pensiero e’ che i dittatori c’entrano, ma solo in parte…
L’altro lato della medaglia e’ che il povero popolo libico, il popolo egiziano e tanti altri popoli in condizioni di forte povertà, non ce la fanno più a sopportare un costo della vita sempre più pesante. L’aumento dei prezzi delle materie prime, dei beni di sussistenza, pesa sempre più come macigni su quei popoli che lavorano per mangiare e non di certo per potersi concedere i lussi che riesce a permettersi il popolo occidentale.
Ecco cosa scrivevo nemmeno una settimana fa a proposito della rivolta in Egitto:
“Questo denaro sta morendo, e quando muore il denaro muore la gente. Proprio come è sempre accaduto in più di 2.000 anni di storia e il mondo se ne renderà sempre più conto col passare dei prossimi mesi.”
Lo stesso concetto può essere riportato per la Libia e per tutte le altre rivolte che andranno scatenandosi nei prossimi giorni e mesi.
E’ una grande tristezza leggere notizie che raccontano di aerei Libici che bombardano la folla a Tripoli. Ecco come rispondono i dittatori per cercare di mantenere quel potere al quale avevano fatto la bocca da tanti anni e che pertanto adesso proprio non riescono a rinunciare.
In quei posti, in quelle terre tanto ricche come poche altre al mondo, il potere e la ricchezza sono accentrate nelle mani di pochissime persone. E se una tale dittatura permette al dittatore di divenire arcimiliardario e alle persone “comuni” di riuscire a malapena a vivere, è cosa naturale che quando i prezzi dei beni di prima necessità iniziano a prendere il volo ecco che tutta la gente “comune” inizia ad avere grosse difficoltà per la sussistenza, per i diritti primari.
Il denaro sta morendo e la notizia brutta è che dietro ad esso muore anche la gente. Le sparatorie e le bombe su Tripoli ne sono l’ennesimo esempio.
Politici e Banchieri mondiali avranno molto da riflettere sul loro operato. Fino ad ora hanno sempre sposato la soluzione del debito. Ma come non è possibile guarire un drogato somministrandogli una ulteriore megadose di cocaina, così non è possibile guarire questa economia malata con un’ulteriore dose di megadebito. E se è vero che gli effetti di breve possono alleviare il dolore o addrittura far credere ad una guarigione, il lungo periodo è sempre lì inesorabile, a pendere come una spada di Damocle sulle teste di chi forse un giorno sarà chiamato a pagare i suoi sbagli devastanti.