Questo articolo è tradotto da un lavoro di Clive Maund pubblicato una settimana fa, immediatamente prima del nuovo rialzo in corso su oro e argento.
L’autore faceva riferimento ad una ripartenza immediata dei prezzi dei metalli e così è stato. Ed anche se in ottica di lungo termine non siamo in sintonia con la sua riflessione sulle criptovalute, troviamo comunque interessante continuare ad esplorare il suo lavoro di ricerca e la sua visione sul prosieguo di oro e argento per le prossime settimane.
Nota: qui Clive Maund accenna al perchè questa sia davvero l’ultima chance per portare a casa oro ed argento a prezzi stracciati.
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Ben 18 mesi.
E’ quanto abbiamo dovuto aspettare per tornare ad avere una finestra d’acquisto allettante quanto quella che si era generata, sul mercato di oro ed argento, a fine 2015.
Ad una affermazione del genere verrebbe istintivo replicare: “com’è possibile che, se i prezzi odierni sono più alti di quelli di fine 2015, oggi si presenti una chance tanto redditizia nel mercato dell’oro?”
Di ragioni ve ne sono addirittura due: una trae origine dall’analisi tecnica di un importante strumento collegato all’andamento ciclico dei metalli preziosi; l’altra invece, è da attribuirsi ai fondamentali che in questo periodo hanno caratterizzato questo particolare mercato.
Partiamo con la prima.
Utile strumento di definizione dei trend delle azioni minerarie è il GDX, ETF quotato sulla borsa americana e tradizionalmente ben correlato ai movimenti fatti dai metalli preziosi.
Analizzando il grafico a 10 anni del GDX (VanEck Vectors Gold Miners), si può notare come l’andamento dei prezzi abbia delineato un Testa e spalle (Head-and-Shoulders) inverso; una figura tecnica chiave che ha come apice inverso proprio il celebre minimo stampato nel 2015.
Sono passati quasi due anni da allora ed i prezzi, seppur seguendo un trend rialzista, hanno ritracciato, completando a poco a poco la spalla mancante.
Questo starebbe a testimoniare che i metalli sono in cerca di un ultimo slancio, quello che permetterà loro di raggiungere la linea di congiunzione (neck-line) del Testa e spalle inverso e, quindi, di completarlo.
A danno e beffa di tutti quegli investitori che nutrono sentimenti negativi per l’oro e l’argento, i prezzi hanno tutte le carte in regola non solo per completare questo pattern ma anche per procedere ad una decisa rottura della neck-line, levando poi l’ancora per proseguire in un potente movimento rialzista.
La seconda ragione, quella legata ai fondamentali, è presto detta:
le affermazioni delle banche centrali di poter normalizzare i livelli dei tassi di interesse e di ridimensionare le passività dei loro mastodontici bilanci, hanno tratto in inganno numerosissimi investitori.
Le banche in questione, al contrario di quanto sbandierato ai quattro venti, non hanno avuto la benché minima capacità di farlo, poiché debito e strumenti derivati, su di esso basati, hanno raggiunto livelli talmente esagerati che ogni tentativo di controllarli spedirebbe i tassi d’interesse alle stelle ed incepperebbe l’intero meccanismo di ripagamento del debito.
Una volta trovatesi faccia a faccia con questa dura realtà, alla FED ed alle sue sorelle non è rimasto altro da fare che provare a monetizzare il debito, inflazionando i prezzi nell’economia reale.
Ma solo quando gli investitori comprenderanno fino in fondo la gravità e l’inevitabilità di questi eventi, allora oro ed argento saranno pronti per schizzare alle stelle.
Ciò che suggeriscono i grafici in esame è proprio questo: il tempo scorre veloce e molto probabilmente questa è l’ultima possibilità per poter ambire a cospicui guadagni nel settore dei preziosi nel medio-breve termine.
Come detto quindi, il già citato GDX preso nella sua time-line a 10 anni mostra la formazione di un chiaro Testa e spalle inverso, con il prezzo al momento intento a completare la spalla destra.
Come è ovvio, sono tantissimi gli investitori che non conoscono l’esistenza di questo pattern sul mercato o che, se ne sono al corrente, lo hanno subito bollato come falso allarme, nonostante tutte le fasi di risalita siano state accompagnate da corposi aumenti di volume degli scambi quale inconfondibile segno a riprova della sua genuinità.
Questo assurdo comportamento sta a testimoniare quanto oggigiorno sia proprio il pessimismo il sentimento dominante che serpeggia tra i metalli preziosi e di come, pur di fronte ad evidenti segnali di mercato, la maggioranza preferisca continuare a fare orecchie da mercante.
A completare il quadro oggettivo della situazione ci sono le più recenti versioni del COT, le quali ci rivelano che oro ed argento hanno raggiunto, o sono molto vicini dal raggiungere, il loro minimo.
Il momento di comprare, insomma, è adesso.
Il sentimento di profondo pessimismo verso il settore dei preziosi è ampiamente suffragato dall’ultima versione del Gold Miners Bullish Percent Index.
Appena al di sotto del 18% di crescita, quest’indice è di poco superiore ai prezzi visti prima del rally di inizio anno, che sono all’incirca anche quelli registrati nella prima metà del 2016.
Un segnale positivo, questo, che spezza una lancia a favore di una repentina salita del settore entro breve.
Analizziamo ora il grafico dell’oro a 3 anni.
Poiché sembra esservi spazio per una discesa del metallo giallo verso prezzi addirittura al di sotto degli ultimi due importanti minimi registrati nei mesi di dicembre 2015 e 2016, a prima vista non pare essere molto incoraggiante.
Tuttavia se l’oro fosse davvero in procinto di completare quel famoso Testa e spalle inverso, come suggerito dal GDX, allora lo scenario di uno strappo al rialzo riacquista improvvisamente grande credibilità, alla quale si aggiunge quella fornita dall’analisi COT che vedremo tra poco.
Gli ultimi sviluppi del COT sull’oro indicano con chiarezza che il numero delle posizioni long dei grandi speculatori sono piombate, nel giro di 1 mese e mezzo, in un abisso.
A dir la verità non c’è niente da preoccuparsi: le argomentazioni fornite da chi apre questo tipo di posizioni si sono spesso rivelate totalmente sbagliate.
Anzi, nell’ottica di un aggressivo attacco ai prezzi dell’oro, non posso che accogliere la notizia come l’annuncio di un prerequisito fondamentale pienamente soddisfatto.
La domanda a cui vogliamo dare risposta è la seguente: oro e argento sono scesi abbastanza al punto da portare ad un punto di svolta e ripartire verso l’alto? La risposta pare proprio essere positiva.
Da un lato perchè il COT sull’argento è tornato ai livelli di dicembre 2015, il che sta a significare che il COT per l’oro non ha necessità di scaricarsi ulteriormente per lo slancio che necessita.
Dall’altro lato data la conformazione del Testa e spalla inverso, non dobbiamo aspettarci un livello del COT che sia simile a quello che abbiamo visto a fine 2015 quando il mercato stava conformando “la Testa” di questa figura a Testa e spalla.
Quello è stato il minimo del ciclo e quindi i livelli di lettura del COT attuali sono da considerare già bassi a sufficienza per vedere una ripartenza dei prezzi.
Ad ogni modo, vale la pena soffermarcisi per un altro pò.
Guardando al livello del COT nel periodo del minimo del 2015 che mostra una rara e memorabile circostanza in cui entrambe le posizioni al ribasso dei Commerciali e quelle al rialzo degli Speculatori erano piombate a zero.
Per l’oro, non può crearsi ambiente più positivo di questo. E anche se ora non sono esattamente a zero ci si stanno avvicinando e considerando la situazione ciclica sono molti vicini al minimo.
In questo contesto sarebbe saggio spendere brevemente due parole anche sulle criptovalute perché colpevoli di aver dirottato parte della liquidità altrimenti destinata a supportare il rialzo nei mercati di oro ed argento. Lo sgonfiarsi di questa bolla dovrebbe contribuire alla spinta di cui i metalli preziosi sono in cerca.
Riguardo all’argento invece, per cui prezzi al momento paiono continuare a dare segni di debolezza, le notizie dateci dal COT sono perfino più rialziste di quelle dell’oro.
Infatti, mentre l’argento sembra essere considerevolmente più debole della sua controparte gialla (dato che tra i due è quello che più si è riavvicinato ai minimi fatti due anni fa), dovremmo ricordare che per l’argento è una prassi ormai consolidata quella di sotto-performare l’oro nelle fasi di mercato ribassista così come nelle prime fasi di un mercato toro; facciamo presente, inoltre, che alla pari dell’oro anche l’argento sta completando un Testa e spalle, visibile nei grafici successivi.
Come è possibile constatare dai dati del COT, sia le posizioni ribassiste dei Commerciali che quelle rialziste dei Grandi speculatori sono scese ai livelli di dicembre 2015, con gli ultimi dati che mostrano la loro incapacità di invertire questo trend al ribasso.
L’ultima volta che è accaduta una cosa del genere, circa un anno e mezzo fa, le azioni minerarie cominciarono un rally che portò alcune di esse ad aumentare il proprio valore di ben 8 volte.
Ovviamente le probabilità di vedere simili guadagni sono minime, tuttavia anche questo porta ulteriore acqua al nostro mulino: i metalli preziosi stanno indubbiamente preparando qualcosa di grosso.
Per concludere diamo un’occhiata ai Silver Optix, i grafici dell’ottimismo relativi all’argento.
Da questi si evince quanto gli investitori si trovino nel bel mezzo del pessimismo più nero fin qui registrato dai minimi del 2015. Questo, ovviamente, è un altro evento di buon auspicio siccome sappiamo che le masse, soprattutto in questo genere di cose, hanno spesso dovuto ricredersi.
Per essere concisi: c’è un ultima, gigantesca ed inaspettata chance di accumulo che ci fissa dritta negli occhi.
E lo sta facendo proprio in questo momento.
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3 risposte
seguiremo gli sviluppi se per caso partono anche le azioni minerarie si torna a volare sull serio grazie dell report
A dir la verità quello che mi piace poco di questo ultimo rialzo sui metalli è proprio il fatto che le azioni minerarie non si muovono ed alcune addirittura fanno performance negative nonostante i metalli salgano….
Quanta energia sprecata……. sta già ribassando !!!!