Gli ultimi dati relativi al mercato del lavoro americano, rilevati a marzo, indicano una brusca frenata nella creazione di posti di lavoro: solo 126.000, contro i 245.000 attesi dagli analisti; e’ il dato piu’ basso da dicembre 2013.
Tutti i trucchi statistici utilizzati dal Dipartimento del Lavoro USA, per migliorare i dati sul mercato del lavoro, stanno per essere smascherati dalla realta’ dei fatti.
L’economia USA e’ sull’orlo di una nuova pesante recessione.
La conferma di quanto sto asserendo, non proviene dagli ultimi dati di marzo sulla creazione di nuovi posti di lavoro, bensi’ dal tasso di partecipazione alla forza lavoro (Labor Force Partecipation Rate) in USA.
Questo dato rifletto meglio il reale rapporto (ratio) della forza lavoro e la dimensione complessiva della popolazione.
Prova a dare un’occhiata al grafico sotto e ti accorgerai che il tasso di partecipazione alla forza lavoro, in USA, e’ ai minimi dal 1978, ovvero ha toccato i minimi da 36 anni a questa parte (grafico sotto).
Il debole dato del mercato del lavoro in USA, a marzo, si somma ad altri dati economici negativi; nonostante la teoria convenzionale utilizzata dalla FED per spingere l’economia reale (espansione del credito ed espansione monetaria), l’economia USA arranca (nel grafico sotto: l’espansione monetaria negli Stati Uniti e’ tuttora al rialzo nonostante sia terminato il QE3 – Quantitative Easing 3).
A livello personale, credo che nei prossimi mesi assisteremo al varo della quarta espansione monetaria in USA (Quantitative Easing 4 – QE4).
Altro che rialzo dei tassi d’interesse: il bluff della FED per tenere a bada le bolle speculative sui mercati azionari e obbligazionari da lei stessa create e’ caduto miseramente, l’economia USA arranca e presto la FED sara’ costretta a varare (secondo le sue teorie economiche strampalate e interessate a re-inflazionare le bolle sui mercati mobiliari, cosi’ care alle finanziarie di Wall Street) un altro round di espansione monetaria, ufficialmente per rilanciare l’economia reale.
Con le altre grandi aree macroeconomiche planetarie che espandono la propria base monetaria (Cina, Giappone ed Europa), e’ impossibile che la FED non prenda in considerazione un’ulteriore lancio di moneta “dall’elicottero” (parafrasando Ben Bernanke).
La FED, pertanto, sara’ necessariamente, la piu’ fedele alleata degli investitori in oro e argento.
Gli USA, nei prossimi mesi, saranno ingaggiati a pieno titolo nell’attuale “guerra valutaria” (currency wars) mondiale che nei prossimi anni ci portera’ al caos valutario e al termine dell’attuale sistema monetario cosi’ come lo abbiamo conosciuto da Bretton Woods a oggi.
Una risposta
Mamma mia se ci sara’ il 4 qe credo che per il mondo il declino finanziario sara’ inevitabile numeri alla mano credo che il mondo sia gia’ nel caos piu’ assoluto nei prossimi mesi assisteremo all uscita dall europa dalla grecia e li ci saranno ripercussioni forti teniamoci forti e stretti il metallo giallo perche’ il prezzo di questi giorni sara’ un lontano ricordo