Riproduciamo e traduciamo un’intervista via web rilasciata dall’Amministratore
di Matterhorn Asset Management – GoldSwitzerland, Egon Von Greyerz
“Se diamo un’occhiata alla situazione economica-finanziaria mondiale, ci accorgiamo che nuvole nere sovrastano il nostro cielo. La Cina ha lanciato un nuovo allentamento monetario (Quantitative Easing) per $60 miliardi di dollari.
La Cina e’ veramente sotto pressione. Pensiamo per esempio ad ArcelorMittal, il piu’ grande produttore d’acciaio a livello mondiale; esso ha certificato un declino nelle vendite nel terzo trimestre del 20%. Questo a causa della crisi economica in Cina.”
“In termini reali, quella denunciata nelle vendite da ArcelorMittal e’ veramente una brutta diminuzione. Un 20% in meno in un solo trimestre rappresenta un calo drammatico. E’ un segno di come stanno andando le cose in Cina: c’e’ una caduta verticale della domanda di materie prime.”
“Se guardiamo al Giappone, anche in questo caso i problemi economici sono in procinto di accelerare. La Sharp, grande multinazionale dell’elettronica, sta combattendo per sopravvivere. La Panasonic ha denunciato perdite finanziarie e persino la Sony e’ in grande sofferenza economica. Il Giappone e’ in crisi e il suo rapporto Debito Pubblico/PIL e’ arrivato a un astronomico 200%…..”
“Quindi il Giappone continuera’ a stampare moneta. Lo stesso vale per l’Argentina che rischia un altro tracollo finanziario. Se volgiamo lo sguardo verso l’Europa, otto mesi fa la Grecia ha ricevuto un pacchetto di aiuti finanziari dall’Europa per 175 milioni di Euro e non bastano. Si avviano verso un rapporto Debito Pubblico/PIL del 200%….”
“La domanda e’? Chi finanziera’ la Grecia i prossimi mesi? Ovviamente la BCE e dovranno mettere mano al torchio tipografico. E la Spagna? Le vendite al dettaglio lo scorso mese sono crollate al minimo storico. Anche il tasso di disoccupazione in Europa, pari all’11,6%, rappresenta un record storico”.
“Negli Stati Uniti, gli effetti dell’uragano Sandy avranno un impatto negativo per la gia’ dissestata economia statunitense. Anche se questi effetti saranno relativi, contribuiranno al deterioramento economico in atto. Gia’ 50 milioni di americani sopravvivono grazie ai “food stamps” e il tasso di disoccupazione e’ a livelli record”.
“In passato ho divulgato reports corredati e precisi che mostravano lo stato di bancarotta dei Governi e dell’intero sistema finanziario. Se valutassimo il debito totale delle istituzioni finanziarie stimate al valore di mercato – “market value” – ci accorgeremmo che tutte sarebbero in stato di fallimento. Ma se guardiamo all’esposizione del sistema finanziario verso i cosiddetti derivati, allora ci accorgeremmo che siamo sull’orlo di un disastro epocale.”
“Il valore reale dei derivati finanziari OTC (Over The Counter, ovvero trattati al di fuori delle borse regolamentate, in veri e propri mercati “paralleli”) ammonta a $1,1 quadrilioni di dollari americani. E la maggior parte di essi sono considerati “spazzatura tossica”. La gente non si rende conto della potenziale forza distruttiva che potrebbe causare una loro implosione”.
“Nella rappresentazione grafica esposta qui sotto potete notare il livello di sproporzione tra l’entita’ dei derivati in circolazione sui mercati ($1,1 quadrlione di dollari, ovvero 1,1 milioni di miliardi di dollari), il valore dell’oro storicamente estratto ($9 trilioni di dollari, ovvero novemila miliardi di dollari) e il valore dell’oro detenuto (in via presuntiva) dalle Banche Centrali ($1,6 trilioni di dollari, ovvero mille seicento miliardi di dollari).
“Le masse devono comprendere che l’economia globale si avvicina, mese dopo mese, verso il baratro finanziario, verso il collasso. Quando il terremoto finanziario si manifestera’ in tutta la sua intensita’, esso travolgera’ anche quelli oggi al comando, dagli uomini politici ai pianificatori delle Banche Centrali. Tutti non sapranno piu’ che pesci prendere”.
“Badate bene: tutte le volte che il sistema finanziario accusa problemi, trattasi sempre di qualche strumento derivato impazzito. Recentemente JP Morgan ha perso $5,6 miliardi di dollari con questi strumenti e UBS ne ha persi $2,3 miliardi”.
“Molti di questi colossi finanziari si avvalgono di giovani neolaureati che si mettono a vendere e comperare derivati, aprendo posizioni per centinaia di miliardi di dollari, non avendo nemmeno idea in che cosa si stiano cacciando e in quali guai stiano cacciando le loro istituzioni finanziarie. Quando UBS ha accusato la perdita di cui sopra, il funzionario che aveva aperto quelle posizioni si difese dicendo che aveva solo 27 anni e che non aveva idea di cosa avrebbe potuto provocare…..”
“Ma al di la del fatto che questi colossi mettono dei giovani a eseguire operazioni finanziarie estremamente complesse, la realta’ e’ ancora piu’ grave: neppure il Management di queste banche comprende a fondo questi derivati, talmente e’ elevato il grado di complessita’; pertanto, neppure loro sanno a quale rischio vanno incontro realmente”.
“Fate attenzione: questi strumenti non essendo regolati da alcuna Borsa non compaiono nei bilanci ufficiali delle istituzioni finanziarie. E dato che sono strumenti complessi e non regolamentati, e’ difficile anche comprenderne l’esatto valore di mercato.”
“Le banche che hanno nei loro portafogli questi derivati finanziari assumono tutti i rischi di controparte. E sappiamo dal caso del fallimento della Lehman Brothers, che se la controparte non e’ in grado di fare fronte ai propri impegni finanziari tutta la catena finanziaria a cui sono legati rischia il collasso globale”.
“La gente deve comprendere che rispetto al caso Lehman qui siamo di fronte al fatto che non vi sono riserve globali sufficienti a fare fronte a un crollo apocalittico di tutte queste enormi posizioni aperte sui mercati dei derivati finanziari”.
“La realta’ e’ che molte istituzioni finanziarie sono estremamente esposte verso questi strumenti e stanno assumendo troppi rischi. Il sistema finanziario globale e’ gia’ fragile e debilitato di per se’ e non sopporterebbe lo scoppio della bolla dei derivati.”
“Ecco la ragione per cui insisto che gli investitori e risparmiatori tengano i loro assets fisici (oro e argento) allocati fuori dal sistema finanziario. Noi abbiamo $1,1 quadrilioni di dollari in derivati contro una produzione di metallo giallo (storicamente estratto) pari a $9 trilioni di dollari. Se prendiamo per buono (ma ho i miei dubbi, come molti altri del settore), che le Banche Centrali possiedano ipoteticamente 30.000 tonnellate di oro, esse non arrivano a un valore superiore a $1,6 trilioni di dollari”.
“Nel caso di scoppio della bomba dei derivati finanziari vi e’ la possibilita’ concreta che le Banche Centrali dovranno farvi fronte stampando migliaia e migliaia di tonnellate di cartamoneta e moneta elettronica. E io credo che prima o poi la bomba a orologeria inneschera’ l’ora X dell’esplosione definitiva”.
“Investitori e risparmiatori devono proteggere i loro capitali diversificandoli nell’oro e nell’argento fisico stoccandoli fuori dall’attuale sistema finanziario perche’ l’esplosione della bolla dei derivati causera’ un rialzo delle loro quotazioni.
E quando il caos finale lascera’ il posto a un futuro e migliore sistema finanziario, state sicuri che l’oro e l’argento fisico saranno gli unici due assets rimasti in piedi, ai massimi livelli del loro valore”.