ricchezza nel tempo

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La Polonia confisca le pensioni ai cittadini: la storia che si ripete

Traduciamo e riportiamo un’intervista apparsa sul web a Robert Fitzwilson, fondatore del “Portola Group” (fondo d’investimento per privati e famiglie). Fitzwilson e’ un veterano dei mercati finanziari, con oltre 40 anni di esperienza nel settore.

“Mentre il mondo era incollato alla televisione per seguire gli sviluppi della crisi in Siria, la Polonia, per riappianare il debito sovrano troppo alto, ha deciso di trasferire allo Stato il volume dei beni di proprieta’ dei fondi pensione privati del paese.

Di fatto, lo Stato ha nazionalizzato circa la meta’ dei fondi pensione privati.

Il nome di questa operazione pare un eufemismo: ‘ristrutturazione delle pensioni’. L’ammontare dei fondi pensioni servira’ per abbattere il rapporto debito/PIL. Si tratta di una vera e propria confisca statale di ricchezza privata.”

 

La storia che si ripete…

“In realta’, la Storia ci insegna che gli espedienti per confiscare ricchezza ai produttori non e’ cosa nuova.

Gran parte della ricchezza che l’uomo ha creato dagli albori della Storia, e’ frutto del Lavoro. In parte e’ anche frutto della genialita’ di alcuni personaggi che con la loro inventiva hanno creato interi settori industriale e commerciali a partire dalle loro idee e invenzioni.”

“Il problema nasce quando si deve determinare con quale mezzo i frutti del lavoro devono essere scambiati tra loro; la cartamoneta e’ stata ideata per favorire lo scambio tra i diversi elementi materiali e immateriali frutto del Lavoro.

E’ sicuramente meno gravoso portarsi in giro cartamoneta rispetto a beni materiali per scambiarli con altri beni materiali. Tramite il sistema della cartamoneta si e’ superato il momento del baratto.”

“Quando i possessori di cartamoneta decidono di differire l’acquisto di alcuni beni materiali, decidono pertanto di non immettere la propria liquidita’ nel sistema, essi conservano la propria cartamoneta; questo tipo di conservazione di ricchezza e’ denominato risparmio.

La cultura del risparmio, da tramandare di generazione in generazione, era fino agli anni ’70 del secolo scorso la cultura che ha fatto grande gli Stati Uniti: era un fattore etico instillato nei giovani e alle loro famiglie”.

“Ma 100 anni prima fu fondata la Federal Reserve: la FED.

Il suo scopo era la confisca delle ricchezze delle genti tramite la creazione artificiale dell’inflazione, una tassa occulta.

All’inizio, le persone non si accorgevano della confisca tramite inflazione; se ne accorsero alla fine degli anni ’60 del secolo scorso, quando il Presidente Lyndon Johnson, durante la Guerra del Vietnam, finanzio’ questa guerra disastrosa con la stampa indiscriminata di dollari”.

“Poi, nel 1971, il Presidente Nixon, per paura che gli alleati degli USA chiedessero la convertibilita’ in oro dei dollari che detenevano nei loro caveaux, recise il legame tra dollaro e oro; da quel momento inizio’ la cultura del debito e l’inflazione comincio’ a galoppare“.

Sempre negli anni ’70, le tensioni inflazionistiche cominciarono ad esplodere con l’embargo petrolifero dei paesi arabi e con la rivoluzione Khomeinista in Iran.

I salari non tenevano il passo dell’inflazione, e l’etica del risparmio comincio’ a declinare. Coloro i quali detenevano il proprio patrimonio in titoli di stato a reddito fisso hanno visto i propri risparmi, i propri capitali, decimati dall’inflazione.

“E’ vero che l’inflazione faceva crescere anche gli importi di salari e stipendi: ma questi erano decimati sia dall’inflazione stessa, che correva di piu’ degli aumenti seppur alti, ma anche dagli scaglioni fiscali: piu’ crescevano i redditi, piu’ cresceva la pressione fiscale.”

“Quindi, il lavoratore si vedeva confiscare la ricchezza:

1) dall’aumento delle tensioni inflazionistiche

2) dall’aumento delle imposte tramite l’innalzamento degli scaglioni fiscali, che crescevano con l’espansione reddituale dovuta all’inflazione. 

Una doppia confisca!

Il filo conduttore della confisca, ad ogni modo, era la stampa incontrollata di denaro.”

 

“Torniamo agli eventi odierni, con cui abbiamo iniziato l’articolo. Le notizie che ci arrivano dalla Polonia ci stanno segnalando che siamo entrati in una nuova era, che io definisco ignominiosa, di nuove e inquietanti forme di confisca“.

“I Governi, ci stanno dicendo che ‘abbiamo bisogno di soldi, e ce li prendiamo‘. Questo e’ il messaggio che ci stanno trasmettendo. E’ facile per i governi mettere mano ai risparmi dei lavoratori se essi sono conservati all’interno dell’attuale sistema finanziario, in forma ‘virtuale'”.

E’ necessario che ogni risparmiatore, ogni lavoratore, ogni cittadino, detenga una parte dei propri risparmi in assets reali: i metalli preziosi fisici, in primo luogo. Oro e argento.

“Date un’occhiata al grafico sotto, relativo al mese di agosto 2013: gli investitori globali sono gia’ in fuga verso i beni reali; in primo luogo argento, gas naturale, oro e rame. Ripeto: piccoli e grandi risparmiatori, dovrebbero detenere una parte dei loro capitali, conservata in oro e argento fisico, da detenere all’esterno dell’attuale sistema finanziario.

La confisca e’ appena iniziata”.

 

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Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

2 risposte

  1. Sono d’accordo con il contenuto dell’articolo, ma l’epoca delle confische è iniziato con Cipro ( o con Amato in Italia?).
    Ho letto in un articolo sul blog di BullionVault che Marc Faber sconsigliava di detenere oro in realtà degli Stati Uniti e della Svizzera.
    http://oro-oggi.bullionvault.it/Oro-Bolla-Marc-Faber-Conferenza-LBMA
    Faccio riferimento al terz’ultimo capoverso.
    Possibile che la Svizzera possa confiscare l’oro agli investitori?
    Singapore, secondo voi, offre maggiori garanzie?
    (Alla fine, non possiamo mica detenere somme ingenti sotto il materasso!)
    Grazie.

  2. Ciao Chiara, condivido l’opinione di Faber di non detenere oro nel territorio degli USA, mentre non concordo in relazione alla Confederazione Elvetica.

    La Svizzera e’ uno dei paesi piu’ stabili politicamente, e’ un paese neutrale in caso di qualsivoglia evento bellico.

    Puoi detenere il tuo oro e argento, nel territorio Elvetico, presso aziende specializzate in custodia di preziosi.

    Queste aziende, custodiscono i tuoi preziosi, in zona franca nei pressi dell’aeroporto di Zurigo (quindi all’esterno del sistema finanziario). La custodia e’ assicurata da primarie compagnie assicurative internazionali, e a tua richiesta, puoi sempre recarti a prelevare il tuo oro e argento.

    Ciao

    Riccardo G.
    Analyst & Reserach
    https://www.deshgold.com

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