Grecia ed Euro. Una questione sempre piu’ sulla bocca di tutti.
La crisi greca scoppiata esattamente un anno fa, ogni giorno che passa entra sempre piu’ nel vivo della partita. Aspetto con pazienza di vedere la decisione che prenderanno su come terminare il gioco.
Solo chi non è capace di fare 2+2 puo’ pensare o sperare che la crisi Greca si possa risolvere nei prossimi giorni/mesi/anni come se niente fosse mai accaduto e tutti contenti e felici come quando terminavano le favolette che mia madre mi raccontava da bambino.
La grecia, come tanti altri paesi, ha risentito come un macigno (e continua a risentire) la crisi economica e finanziaria in cui il mondo si è addentrato in questo inizio secolo.
Il paese ellenico si è infatti ritrovato con debiti sempre piu’ pesanti sul groppone fino al momento in cui hanno deciso di chiedere aiuto a tutta l’europa.
Pensa alle finanze di uno Stato come le finanze di una famiglia. Supponiamo che lavori e che il tuo stipendio sia l’unica entrata in famiglia. Questo stipendio è di 2.000 Euro al mese.
Quanto tempo pensi che potresti tirare avanti con spese mensili per 4.200 Euro?
Magari i primi mesi potresti cercare di ricevere un prestito da qualche banca che ancora vuole fidarsi di te e della concreta possibilità che nel breve tu possa ricostituire le tue finanze (magari con un cospicuo aumento di stipendio).
Ma se dopo un po’ l’aumento di stipendio non arriva e le tue spese continuano ad aumentare (adesso ai 4.200 Euro al mese devi aggiungere anche 100 Euro in piu’ ogni mese per pagare gli interessi del prestito ricevuto dalla banca) ecco che la tua affidabilità diventa zero agli occhi di tutti.
Ti rendi conto in che casino ti saresti messo?
Un vortice nero ti avvolge. Hai bisogno di guadagnare di piu’, di lavorare di piu’, ma non c’è lavoro e tutti cominciano a non fidarsi piu’ di te, cosi’ finisci che perdi anche il lavoro di 2.000 euro al mese.
Non solo non hai ricevuto l’aumento ma sei stato anche licenziato. I debiti invece sono sempre li’, che aumentano giorno dopo giorno.
Tutto quanto detto fin’ora prendilo e riportalo alla questione greca, e avrai un quadro molto piu’ chiaro di cio’ che è accaduto e sta accadendo a quel paese.
Anche se nessuno mette in conto che uno Stato possa fallire (mai sentito parlare di obbligazioni sicure perchè statali?) la storia ci insegna che gli Stati sono sempre falliti (e ancora continueranno a fallire in futuro). Certo non è una cosa da tutti i giorni, ed è proprio per questo che le conseguenze di un fallimento statale trascinano con se un’energia superiore ad un fallimento di una società.
C’è chi sfrutta questa energia in negativo, subendo su di se’ tutto lo tsunami e c’è chi invece riesce a capire e a coprirsi in tempo dallo tsunami riuscendo a sfruttare in positivo la sua enorme energia. Queste ultime persone invece che subire il sistema riescono a cavalcarlo, a guadagnare dal suo funzionamento.
Dunque la partita della Grecia prima o poi dovrà finire. Siamo abbondantemente nei tempi supplementari e si aspetta di sapere se sarà l’arbitro a fischiare o se la partita terminerà per un invasione di campo da parte di tifosi stufi di vedere il deprimente spettacolo.
Sono diverse le ipotesi in ballo e credo che 2 siano le possibilità piu’ concrete (se escludiamo soluzioni che non farebbero altro che allungare ancora di piu’ il fischio finale della partita).
La prima è la dichiarazione di default (parziale o totale) sul suo debito. Questo significa che lo Stato greco potrebbe un giorno dire a tutti i detentori di titoli di Stato grechi:
“ragazzi miei siamo nella cac…a fino al collo e per questo motivo siamo obbligati a dichiarare default (cioe’ a non pagarvi i titoli di stato che avete acquistato”.
Se il default sarà totale non verrà rimborsato nemmeno un euro ai detentori dei titoli, mentre se sarà parziale verrà rimborsata solo una certa percentuale.
Sulla questione default c’è da ricordare che molti dei titoli di Stato grechi sono proprio in pancia ad altri stati come ad esempio Portogallo, Irlanda, Germania, la stessa BCE, ed altri Stati della comunita’.
In questo caso si rischierebbe di scatenare un effetto domino devastante che porterebbe alla fine dell’Europa cosi’ come l’abbiamo conosciuta in questi anni.
La seconda soluzione potrebbe essere un ritorno alla vecchia valuta greca, la Dracma (o ad un’altra valuta, una specie di Euro di serie B), e anche questo caso comporterebbe gravi perdite (forse peggiori del default) a tutti i cittadini grechi che vedrebbero in un colpo solo crollare il loro potere d’acquisto.
Anche in questo caso le istituzioni subirebbero un grosso smacco e sara’ come ammettere la fine di un progetto tanto giovane quanto fallimentare >> l’Euro!
Non credo invece alla buona riuscita della vendita di asset dello Stato (come ad esempio la vendita delle isole). Proprio come una famiglia senza piu’ soldi inizia a vendersi la casa, l’automobile, e tutto cio’ che aveva, anche uno Stato puo’ cominciare a vendersi pezzi. Ma in questo caso, considerando l’enorme mole di debiti della Grecia, non credo si riiuscirebbe a risolvere qualcosa con la vendita dei beni.
In ogni caso, comunque vada, ci saranno tantissime persone che verranno colpite da un bel cetriolo megagalattico, proprio come è sempre successo quando bisogna pagare per errori commessi dal sistema. Le banche e gli stati gestiscono male e quando tutto affonda tocca ai cittadini buttarsi dalla barca (le banche e i politici hanno invece sempre pronte le scialuppe di salvataggio private).
Tu se fossi un cittadino greco ti butteresti dalla nave o cercheresti di infilarti in una delle scialuppe di salvataggio?
Te l’ha mai detto nessuno in questi mesi che anche il sistema italia e’ pronto per affogare o sono riusciti a farti bere la favola che e’ tutto ok?
Oro fisico, una delle poche scialuppe di salvataggio…. (finche’ c’è ne ancora a disposizione per i comuni mortali, perche’ verra’ il momento in cui per i normali cittadini non sarà piu’ possibile accaparrarselo)…
4 risposte
Ma se questa notizia diventa veritiera il cambio euro dollaro almeno a 1,60 come minimo??
Valentino secondo logica dovrebbe essere esattamente come dici tu, ovvero dovrebbe avvenire un forte apprezzamento dell’euro sul dollaro (nel caso in cui la grecia uscisse dall’euro).
La realta’ dei mercati pero’ insegna che alla fine sono sempre i big player (quelli che fanno il mercato, le banche e le grosse istituzioni per intenderci) che decidono che trend far nascere e che trend far morire. Ad esempio (butto giu’ la prima idea che mi viene in mente) potrebbero rigirare la notizia in maniera negativa dicendo che l’euro potrebbe cessare completamente di esistere (e non continuare senza la grecia e le altre nazioni che con buone probabilità gli faranno seguito).
Grazie per la domanda.
Gennaro
Ciao Gennaro, la penso esattamente come te. Ti diro’ di piu’, fai passare l’estate e vedrai che pure in Italia ci saranno scene di panico generale. Oggi borsa crollata e spread alle stelle. Nulla e’ cambiato da Novembre 2011, anzi ci troviamo ora piu’ poveri e senza nessuna prospettiva di uscire da questa crisi in tempi brevi. Ho paura che il peggio debba ancora arrivare, prevedo un mese di Agosto “caldo” con crollo della borsa a livelli mai visti e differenziale con i bund tedeschi a livelli stellari. Cosa rimane ai comuni mortali? Poco o nulla. E forse come dici tu, la scialuppa di salvataggio dell’oro e’ l’unica opzione veramente percorribile. Sarei curioso di sapere cosa ne pensi riguardo la situazione economica Italiana da qui alla fine dell’anno. Forse non ci stiamo veramente rendendo conto del rischio che stiamo correndo. Ciao e Buona giornata.
Sono d’accordo con le tue parole Alessandro.
Oggi piu’ che mai la preparazione e’ essenziale. Il rischio e’ quello di ritrovarsi molto piu’ poveri nel giro di qualche mese.
L’Italia sta andando incontro ad una delle prove piu’ dure della sua storia. Nel nostro piccolo, lottiamo per tenere duro.