Le quotazioni dell’oro, a partire dall’inizio del 2012 ad oggi, si trovano in una fase di prolungato consolidamento orizzontale, o di tendenza laterale (sideway Trend) con un massimo annuale raggiunto a 1.783,00 $ e un minimo di $ 1.540,00.
Se analizziamo il trend primario dell’oro, ovvero la tendenza primaria rialzista in atto, prendendo in considerazione un ciclo più lungo, partiamo da un minimo di $ 250,00 toccato nel 2001 e un massimo di 1921,00 toccato nell’agosto 2011. Pertanto possiamo giudicare questa fase di movimento laterale come un trend secondario (Intermediate Trend), ovvero un trend con movimenti di lieve correzione o di assestamento orizzontale all’interno del trend principale (rialzista).
Questa settimana l’oro ha aperto le quotazioni a $ 1.581 e le ha chiuse a $ 1.590.
Durante i primi tre giorni, gli operatori del settore hanno rilevato prese di beneficio (profit taking) da parte di alcuni investitori, in area $ 1.580 – 1.590. Si rileva anche attività prettamente speculativa con vendite allo scoperto (short selling) segnalate al COMEX di New York.
Tuttavia questa attività speculativa da parte di investitori Occidentali non frena la corsa agli acquisti da parte dei grandi acquirenti asiatici. Questi ultimi, grazie a sofisticati programmi basati sugli algoritmi, riescono a monitorare le quotazioni secondo per secondo e ad essere sempre parte attiva sul mercato.
Analisti tecnici di Barclays Capital, segnalano un supporto a breve sui $ 1.565,00; mentre per il broker Scoita Mocatta il supporto è segnalato attorno a $ 1.551,00. Secondo analisti di JP Morgan, il prezzo di lungo termine dell’oro dovrebbe attestarsi sui $ 2.000,00.
Colin Fenton, in un recente report vede un prezzo a $ 1.671,00 nel 2012 e $ 1.775 nel 2013. Un gruppo più ristretto di analisti, sempre di JP Morgan, vede l’oro raggiungere i $ 2.500,00.
I fondamentali rimangono più forti che mai, con una forte domanda globale da tutte le zone del pianeta; dall’Europa al Medio Oriente, dall’Asia (in particolare dalla Cina). Il rischio contagio default dei paesi sovrani dell’Area Euro fanno premio sul prezzo dell’oro fisico, investimento privo di rischio d’insolvenza dell’emittente (no counterpart risk – no default risk).
Si registra un incremento della domanda anche da parte di alcuni Hedge Funds (Soros, Einhorn ecc.) così come da fondi obbligazionari come PIMCO e il fondo pensionistico degli insegnanti del Texas – USA – (Teacher Retirement System of Texas).
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“Peak Gold” – Picco dell’oro –
La produzione d’oro continua a calare in Sud Africa
La produzione di oro continua il suo calo in Sud Africa, scendendo del 2,9% a Maggio di quest’anno. L’offerta d’oro del Sud Africa rimane estremamente anemica.
Inizialmente, si pensava che la causa di questo declino fosse nei problemi di approvvigionamento di energia elettrica industriale, la quale si rifletteva in modo negativo anche nel settore minerario; in realtà, vi sono problemi di natura strettamente geologica che stanno provocando questa rapida diminuzione.
Nel 1970 il Sud Africa produceva oltre 1.000 tonnellate di oro; negli anni recenti non riesce a raggiungere nemmeno le 250 tonnellate. Riportiamo un grafico della produzione d’oro del Sud Africa, con una prospettiva futura.
I dati del World Gold Council per l’anno 2011, mostrano che la produzione globale è in aumento del 4% rispetto il2010, a 2.810 tonnellate di metallo giallo estratto. Ma la maggior parte della produzione è attribuita alla Cina.
In merito ai dati fornitici dalla Cina, c’è una certa confusione; in effetti paiono sembrare sovrastimanti rispetto a quanto analizzato sia dal WGC che dallo USA Geological Survey. Comunque, attualmente solo la Cina e la Russia registrano incrementi nella produzione dell’oro. Si segnalano annuali declini nell’estrazione anche negli Stati Uniti, Perù, Canada e Indonesia.
Le evidenze geologiche considerano possibile un picco dell’oro a breve termine (entro qualche anno), con un significativo impatto sui prezzi del metallo giallo.
E’ un fatto che il picco dell’oro potrebbe giungere proprio al vertice della crisi mondiale delle valute “fiat” (varate per decreto e non convertibili in oro). L’outlook rialzista sul metallo giallo, pertanto, rimane forte e solido.
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Due nuovi reports del World Gold Council
Esponiamo in modo sintetico i contenuti dei due nuovi reports emessi dal WGC.
1. Il primo è intitolato “L’oro come strumento tattico di copertura dalle tensioni inflazionistiche e come asset strategico di lungo termine“. Il report afferma che tradizionali assets come le obbligazioni indicizzate all’inflazione e le azioni tendono a registrare una prestazione inferiore al tasso d’inflazione sul lungo termine.
L’oro, invece, da secoli, è utilizzato come perfetto strumento di copertura dall’inflazione. La seguente affermazione è confermata da alcuni grafici che integrano il report (inerenti periodi di inflazione negli USA) che potete trovare per approfondimenti, direttamente a questo link.
Il report conclude che nessun altro asset tradizionale (materie prime, proprietà immobiliari, obbligazioni indicizzate al tasso d’inflazione) è in grado di competere con l’oro nel riparare i risparmiatori dall’erosione del potere d’acquisto provocato dall’inflazione. L’oro è indicato come strumento di diversificazione all’interno del proprio portafoglio investimenti.
2. Il secondo report prende in considerazione l’offerta di moneta globale (global money supply) e il tasso d’inflazione. Dopo il 2007 le Banche Centrali hanno implementato l’offerta di moneta globale attuando politiche ultra-espansive per aiutare le loro economie.
Il report mostra che sia nel caso di incremento di offerta di moneta strettamente correlato a un normale periodo di crescita economica e dei fattori produttivi, che nel caso di incremento artificiale di moneta (come a partire dal 2007), l’oro, in entrambi i casi aumenta il proprio valore.
Il report identifica un lasso di tempo di almeno sei mesi dal momento di incremento di moneta (money supply) prima che il prezzo dell’oro aumenti, raggiungendo in prima battuta il tasso inflazionistico e successivamente sovraperformandolo. Pertanto, l’incremento dell’offerta di moneta ha un impatto rialzista sulle performances future dell’oro, sia che detta offerta sia correlata ai fattori produttivi, sia in caso contrario (allentamenti monetari non correlati all’espansione economica).
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Curiosità : Coniata la moneta d’oro più grande al mondo
La Zecca di Perth – Australia (Perth Mint) ha coniato la più grande moneta d’oro al mondo, stabilendo un Guinness dei Primati. L’anno prossimo nel mese di ottobre, il Libro dei Guinness dei Record Mondiali riporterà la notizia che vi stiamo anticipando.
Si tratta della moneta d’oro più grande di sempre, mai coniata fin d’ora. Pesa una tonnellata ed è costituita da oro puro al 99,99%.
“E’ stata un’enorme sfida per noi produrre una moneta di queste dimensioni; grazie al talento del nostro team, alla loro dedizione ed esperienza, abbiamo conquistato il Guinness dei Primati” ha affermato Ed Harbuz, CEO di Perth Mint.
Costituita da oro puro al 99,99% estratto dalle miniere australiane, la moneta pesa esattamente Kg. 1.012 e misura cm. 80 di larghezza e 13 di profondità. La moneta è stata coniata quest’anno in presenza di esperti del settore dei metalli preziosi, della numismatica e ad esperti di calibrazione e pesatura che ne hanno verificato ed esaminato le specifiche tecniche.
La moneta ha come simbolo l’icona nazionale australiana, il canguro. La preferenza per il simpatico marsupiale come immagine della moneta è “una scelta naturale per noi australiani” ha affermato Ed Harbuz.
3 risposte
grazie del report.
Sarebbe interessamte vedere graficamente quanto scritto in merito all’incremento del valore dell’oro a seguito di un money suppley in una scala temporale il più possibile ampia
Sapreste indicare un link dove magari poter osservare e studiare questo fenomeno?
Andrea
può scaricare il report con i grafici sul sito del WORLD GOLD COUNCIL – http://www.gold.org/investment/research sul lato destro clicca su GOLD AND INFLATION poi nella nuova pagina clicca su LINKING GLOBAL SUPPLY TO GOLD AND TO FUTURE INFLATION” trova il report con i grafici.
Ciao Gennaro,
qui di seguito riporto un link relativo ad un articolo scritto da Adrian Ash e pubblicato nella sezione analisi del sito Bullion Vault http://oro-oggi.bullionvault.it/Prezzo-Oro-Dollari-Euro-Crisi.
Sicuramente tu e il tuo staff ne avrete già preso visione, ma mi piaceva far conoscere anche ai lettori di Deshgold.com quanto viene periodicamente pubblicato da Bullion Vault e ti sarei grato se potessi esprimere la tua opinione in merito all’articolo.
Grazie di tutto