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L’oro ha aperto la settimana a $1.293,30 ha chiuso a $1.292,70. Al Comex di New York, i contratti futures sull’oro, per consegna luglio sono quotati a $1.293,10
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Questa settimana le quotazioni dell’oro sono rimaste appiattite nello strettissimo canale compreso tra $1.287,00 e $1.299,00.
Continua a riproporsi un trend laterale che lascia poco spazio alle previsioni di breve termine. Da ricordare che, statisticamente e storicamente, il prezzo dell’oro tende ad attenuare le proprie quotazioni nel mese di giugno.
Il mese di Agosto potrebbe, invece, essere propizio per una risalita delle quotazioni dell’oro. Lascia ti spieghi per quale motivo affermo questo.
L’India (vedi approfondimento sotto), ha deciso di ridurre i precedenti vincoli imposti all’importazione di metallo giallo. L’India e’ storicamente la nazione maggior importatrice di oro al mondo.
Nel 2013 ha perduto questo record a favore della Cina.
La causa? L’applicazione di un forte dazio in entrata agli acquisti in oro (10%) e l’imposizione di un regime che obbligava gli importatori a destinare il 20% dell’oro importato da destinarsi all’export e non al mercato interno.
L’India, con questi vincoli, ha tentato di ridurre i forti deficit della propria bilancia commerciale con l’estero.
Ma, ora, la Banca Centrale Indiana ha reciso questi vincoli.
E l’India, potra’ di nuovo importare livelli record di oro (in genere l’India importava dalle 1000 – e oltre – tonnellate di oro annue).
La “normalizzazione” dell’import di oro in India avra’ sicuramente un impatto rialzista sul metallo giallo, a partire dalla seconda meta’ di quest’anno (dal mese di agosto).
Come puoi notare dal grafico qui sotto (che tiene in considerazione la “stagionalita” mensile dei prezzi dell’oro futures da venti anni a questa parte), ti accorgerai che, statisticamente, a partire dal mese di settembre i prezzi dell’oro tendono a salire.
Per quale ragione? La ragione sta nel fatto che, dalla fine di agosto fino a dicembre, in India si svolgono le festivita’ tradizionali del paese, e gli indiani colgono l’occasione per regalarsi (e regalare) oro e gioielli in oro.
Se il processo di “normalizzazione” dell’import di oro dovesse stabilizzarsi entro quest’estate (come sembra profilarsi), il metallo giallo ricomincera’ a correre al rialzo nell’ultimo quadrimestre del 2014, trainato dall’import dell’India.
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LA BANCA CENTRALE INDIANA ALLENTA LE RESTRIZIONI ALL’IMPORT DI ORO
Il 13 febbraio, scrissi un articolo in cui anticipavo che, le Autorita’ della Banca Centrale Indiana (RBI), stavano prendendo in considerazione di allentare i vincoli all’import di oro.
Mercoledi’ 21 maggio la Reserve Bank of India (RBI), ha effettivamente provveduto ad attenuare i dazi all’import di metallo giallo. E’ quindi ufficialmente finita l’inutile “guerra all’oro” dichiarata dalla RBI piu’ di un anno fa.
Secondo le opinioni di esperti del settore, questa decisione contribuira’ a incrementare l’importazione di oro dalle attuali 25 – 30 tonnellate mensili, alle 55 tonnellate al mese.
La RBI ampliera’ la platea di case di trading che disporranno della facolta’ di importare oro. In precedenza solo alcune banche erano autorizzate a importare il metallo prezioso. Ogni istituzione doveva garantire che il 20% di metallo importato fosse destinato all’export (cosiddetto regime 80:20).
L’india, l’anno scorso, aveva aumentato i dazi all’import di oro dal 4% al 10%.
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LA RUSSIA ACQUISTA 28 TONNELLATE DI ORO IN APRILE
La Banca Centrale Russa, in aprile, ha acquistato 900.000 once di oro (28 tonnellate).
Secondo Ed Steer di Casey Research, questo rappresenta il secondo maggior acquisto di oro mensile di sempre per la Russia (superato solo nel maggio 2010, quando la Russia acquisto’ un milione e 100.000 once d’oro).
Sembra che la Russia sia sempre piu’ intenzionata a diversificare le proprie riserve in oro piuttosto che in dollari americani e titoli del tesoro a stelle e striscie.
Il secondo gruppo finanziario russo (VTB), ha siglato un accordo con la Bank of China per regolare ogni transazione commerciale tra le due istituzioni finanziarie direttamente con valute domestiche (rublo e yuan) escludendo definitivamente il dollaro USA.
Russia (Gazprom) e Cina (China National Petroleum Corp), hanno firmato anche uno storico accordo trentennale per la fornitura di gas dalla Russia al Paese del Dragone. Anche in questo caso il contratto non e’ stato controfirmato in dollari (il controvalore: 400 miliardi di dollari).
Non c’e’ bisogno di ripeterlo all’infinito: questi accordi costituiscono ulteriori passi verso la detronizzazione del dollaro americano a titoli di valuta di riserva.
4 risposte
Oggi provano a scendere il più possibile… vedremo cosa succede. I FED-elissimi pregustano la disfatta del gold, un metallo che è residuo barbarico, appannaggio di menti ancora non civilizzate dal $. Vedremo come andrà a finire. Io intanto conservo l’ultima cartuccia da sparare subito prima del rialzo!… fosse … magari che con questo compenso le altre perdite. Mi giungono notizie di previsioni che lo vogliono a 1920/2 … con correzione del 50% … ma io ho fede nell’average marginal cash cost, a dispetto dei matematici che fanno la sola analisi grafica, come se questa desse da mangiare a chi lavora nelle miniere, e quindi insisto con accanimento…. batto il pugno sul tavolo e dico… è giusto!
Ciao Luigi,
concordo con quanto da te espresso nel tuo commento. In questo momento, il “miglior supporto” per l’oro e’ l’alto costo globale d’estrazione, ricerca e commercializzazione (all-in costs).
Oggi, il metallo giallo, ha rotto al ribasso il supporto a $1.280,00. Il livello inferiore per ora si situa a $1.260,00 – $1.255,00.
L’indicatore tecnico ADX ci segnala che gli orsi hanno ripreso in mano il mercato al Comex, ma vi sono ancora molte posizioni “lunghe” aperte, specialmente da parte degli Hedge Funds; pertanto direi che, senza sbilanciarmi ulteriormente, l’oro dovrebbe tenere i supporti di cui sopra nel breve termine.
Il “problema” per i ribassisti, e’ dato dagli alti costi che stanno appesantendo le societa’ minerarie. Non credo che riescano a reggere a lungo l’urto di prezzi cosi’ bassi.
Ci avviciniamo a giugno, un mese statisticamente debole per le quotazioni dell’oro. Si registra un calo della domanda cinese (ultimi dati da Hong Kong) e gli investitori sono ancora focalizzati sull’azionario.
Direi che il “sentiment” a breve termine rimane rialzista, anche se in calo rispetto a qualche settimana fa.
Ciao
Riccardo Gaiolini
Analyst & Research
https://www.deshgold.com
Temo che giugno e forse luglio saranno al ribasso, magari altalenante ma pur sempre ribasso … poi ad agosto dovremmo avere una svolta. Comunque non dobbiamo avere timore, statiticamente l’all-in costs ha sempre tenuto per il gold. Hanno da temere coloro che vorranno il gold in futuro perchè non sarà disponibile per tutti. Ho letto pochi minuti fa un articolo dove ad un cliente di una banca svizzera che aveva chiesto il suo oro gli è stato risposto che non era disponibile ma che gli avrebbero dato un certificato in oro. Ecco questa sarà la differenza.
Ciao Riccardo, ho dimenticato di salutarti!