Molto bello e dettagliato l’articolo apparso sul Telegraph a firma di Ambrose Evans Pritchard, in merito alle condizioni dell’economia globale. Te lo traduco di seguito.
Secondo Pritchard la frenata economica congiunta delle due maggiori economie mondiali (gli USA e la Cina) e’ peggiore del previsto. La liquidita’ globale che aveva caratterizzato gli ultimi cinque anni e mezzo sta evaporando.
La recessione all’interno di queste due grandi aree macroeconomiche potrebbe tradursi, di fatto, in una “stagnazione economica secolare”.
I mercati finanziari sono in preda al panico a causa dell’approssimarsi del termine delle politiche espansive della FED. L’economia mondiale e’ sull’orlo della recessione totale: il prezzo del petrolio Brent e’ caduto di 25 dollari al barile da giugno a oggi.
I rendimenti dei Titoli del Tesoro USA e della Germania sono ai minimi storici.
Scopriremo presto se la fase a cui ci stiamo avvicinando si avvicina a quella gia’ vista nel 1937, quando le Autorita’ Monetarie ritirarono gli stimoli monetari avviati dopo la crisi del 1929, inaugurando di fatto la seconda fase della Grande Depressione.
Il rallentamento dell’economia globale impattera’ negativamente sui paesi europei gia’ preda della disinflazione e della bassa crescita: Francia, Italia, Spagna, Olanda, Portogallo, Grecia e Bulgaria.
Pritchard, poi, fa riferimento ai dati globali sul debito mondiale gia’ da noi riportati in quest’articolo, per evidenziare i pericoli insiti DELL’AMMONTARE DEL DEBITO in uno scenario di disinflazione e recessione mondiale.
Tutto il mondo e’ in preda alla depressione globale.
Se il prezzo del petrolio dovesse calare di nuovo i principali paesi produttori comincerebbero ad accusare gravi problemi di finanziamento delle proprie spese sociali e di sostegno ai propri apparati militari.
Il prezzo del greggio in caduta causerebbe anche l’immediata impossibilita’ per molte aziende attive nel settore energetico USA, di fare fronte all’accumulo di debiti finanziari contratti per sviluppare il settore dello shale oil e shale gas.
La Cina sta rallentando in modo vistoso, la bolla immobiliare si sta sgonfiando progressivamente e la produzione industriale e’ in fase di stallo.
L’economia mondiale e’ talmente “deteriorata” che i “mercati” prendendo in considerazione il termine dell’espansione monetaria da parte della FED, stanno di fatto anticipando una fase di depressione globale.
L’unica soluzione plausibile nel breve termine?
Che la FED lanci, e di gran fretta, un programma di acquisto di bonds (espansione monetaria) – QE4 (Quantitative Easing 4) – in modo tale da frenare il circolo vizioso dell’economia mondiale.
I “mercati” in questo momento stanno proprio scontando un’eventuale grosso “squarcio” finanziario causato dal ritiro, troppo subitaneo, degli stimoli monetari da parte della Federal Reserve.
In poche parole, conclude Pritchard: serve un QE (Quantitative Easing – Espansione Monetaria) PERMANENTE, pena il default globale del sistema economico.
Una risposta
Signor Pritchar, lei sta ricettando al paziente una 4° dose bestiale di morfina ( QE 4 ), questo fatto mi da l’impressione che il paziente se mon muore per la malattia morirá a causa della troppa medicina.
Buona giornata a tutti.