L’iperinflazione è la morte della valuta.
Nel 1985, quando avevo 15 anni, feci un viaggio estremamente istruttivo Oltrecortina (Cecoslovacchia, Ungheria e Yugoslavia), con i miei genitori e mio fratello.
Quel viaggio è stata la mia “iniziazione” all’evanescenza del valore di tutte le monete perchè mi ha aiutato a capire la profonda insostanza della valuta.
Non ti nascondo che la mia passione per l’oro si accentuo’ proprio durante quel viaggio (dell’oro fisico e del suo straordinario incremento di valore ne sentii’ parlare qualche anno prima, sul finire degli anni ’70, quando l’oro arrivo’ al primo grande “top” nelle sue quotazioni, a oltre 800 dollari l’oncia; ricordo che se ne parlava in famiglia e tra parenti anche se nessuno osava avvicinarsi a questa tipologia d’investimento).
Avevo gia’ sperimentato l’inflazione galoppante della nostra Liretta verso la meta’ degli anni ’70 del secolo scorso. E nei primi anni ’80 l’inflazione ancora mordeva i nostri portafogli.
Richiamo ancora alla memoria la crisi petrolifera di fine anni ’70 (causata dalla Rivoluzione in Iran): flashback riecheggiano nella mia mente; si tratta di lunghe code di vetture ai distributori di benzina; si correva a fare il pieno prima che i prezzi aumentassero e prima che i distributori rimanessero a secco di carburante.
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Cosa succede nei supermercati e nei negozi quando c’è l’iperinflazione
Quando mi recai Oltrecortina i tassi d’inflazione italiana (a due cifre) mi sembrarono addirittura ridicoli. Si perchè sperimentai il raro fenomeno dell’iperinflazione.
Mi recavo con i miei genitori a pagare un caffe’ al bar con grossi mazzi di banconote che non valevano NULLA.
C’erano lunghe file davanti ai negozi d’alimentari.
Gli scaffali semivuoti e i prezzi alle stelle.
Stessa cosa per i prezzi dei carburanti, assolutamente proibitivi.
Ricordo un totale crollo della fiducia della popolazione locale nei confronti delle valute nazionali (difatti, imperversava il “mercato nero delle valute” – le monete piu’ bramate erano i dollari americani, ma andavano di moda anche i marchi tedeschi).
Soprattutto in Yugoslavia, ma anche in Ungheria e in Cecoslovacchia, nessuno voleva tenere in mano cartamoneta locale perche’ i prezzi rincaravano con enorme facilita’: si correva a fare incetta di beni di prima necessita’ prima di un nuovo aumento dei prezzi e prima che cominciassero a scarseggiare.
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Il dollaro dello Zimbabwe è stato distrutto dall’iperinflazione
Navigando in internet, per puro caso mi sono imbattuto in una notizia che mi ha riportato alla memoria quegli anni di alta inflazione in Italia e di iperinflazione nei Paesi dell’Est.
La notizia e’ la seguente: il dollaro dello Zimbabwe sara’ ufficialmente rimosso dalla circolazione in modo definitivo, dopo quindici anni di iperinflazione devastante che ne ha disintegrato il valore.
Il Ministro delle Finanze, Mr. Biti, aveva gia’ sospeso la circolazione del dollaro dello Zimbabwe nel marzo del 2009 dando libero corso alla valute estere di “pregio” (dollaro americano e rand sudafricano).
I cittadini dello Zimbabwe, titolari di conti bancari in dollari locali, scambieranno questi ultimi contro dollari americani nella misura di 175 trilioni (dicesi: centosettantecinque) di dollari dello Zimbabwe, contro 5 (si, hai letto bene), cinque dollari americani.
Nello Zimbabwe i tassi d’iperinflazione furono stratosferici; sembra che i prezzi dei prodotti e dei servizi aumentassero del 170% -200% alla settimana (230 milioni per cento all’anno; ma c’e’ chi stima che sia stata anche piu’ elevata).
Nulla e’ piu’ disorientante dell’iperinflazione perchè e’ un fenomeno che sconvolge dall’interno l’intera societa’.
Nelle societa’ colpite da iperinflazione non si svaluta solo la moneta: si svaluta l’individuo.
Ogni persona si sente svalutata perche’ l’unita’ di valore su cui contava (la moneta), perde la sua qualita’ in modo continuativo.
Quando l’iperinflazione arriva, sono in molti ad essere colpiti: salariati (in maggior modo) ma anche coloro che vivono di rendita.
La morte del dollaro dello Zimbabwe e’ un caso estremo. Nel prossimo futuro le valute che conosciamo oggi non dovranno sperimentare obbligatoriamente lo stesso scenario dello Zimbabwe, ma come ho gia’ scritto nell’articolo sul mio viaggio nei Paesi dell’Est,
tutte le valute compaiono, scompaiono e riappaiono
con altri valori rispetto a quelli precedenti.
Dico tutte: nessuna esclusa.
Solo l’oro e l’argento fisico, mantengono storicamente intatto il tuo potere d’acquisto.
La valuta, inesorabilmente, anche la piu’ pregiata (dollaro americano, euro, sterlina inglese, yen giapponese, franco svizzero, ecc…), ritorna inesorabilmente a contare in base al suo valore intrinseco.
Ovvero: ZERO
2 risposte
…..bellissimo articolo
Ciao Massimo,
grazie!
Riccardo Gaiolini
Analyst & Research
Deshgold