ricchezza nel tempo

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Barometro Oro: 06.Set.2014

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L’oro ha aperto la settimana a $1.287,70 e ha chiuso a $1.268,60. Al Comex di New York, i contratti “futures” per consegna novembre sono quotati a $1.266,00.

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Questa settimana l’attenzione di tutti gli operatori si e’ focalizzata sulle decisioni di politica monetarie della BCE di giovedi’ 4 settembre.

L’Eurotower si prepara a inondare di liquidita’ i mercati, via “quantitative easing” (espansione monetaria), grazie all’acquisto di titoli obbligazionari ABS (Asset Backed Secuirities e Covered Bonds – ovvero obbligazioni che hanno come “copertura” pacchetti di mutui ipotecari di famiglie e prestiti a imprese).

All’interno del Consiglio della BCE, Weidmann della Bundesbank ha votato contro il pacchetto di misure volute dal presidente Mario Draghi e degli altri membri votanti.

Il “board” dell’Eurotower ha anche deciso un taglio del tasso di sconto principale che scende da 0,15 a 0,05 per cento (in pratica a livello “ZERO”). Inoltre, le tesorerie delle banche che decideranno di depositare fondi direttamente presso la BCE, dovranno pagare un interesse negativo dello 0,30%.

Il “bazooka” monetario della BCE avra’ un volume di circa 250 miliardi di Euro su un mercato di ABS di quasi 1.200 miliardi di Euro.

Di questi 1.200 miliardi solo 250 sono “disponibili” per il quantitative easing in quanto i restanti sono utilizzati come “collaterale” dalle banche per accedere al mercato pronto contro termine dall’Eurotower.

L’impatto sull’economia reale sara’ comunque limitato in quanto 250 miliardi di Euro costituiscono solo il 2,6% del PIL dell’economia dell’Eurozona.

L’acquisto di questi titoli e’ finalizzato a “liberare” e “pulire” i bilanci delle banche da una montagna di junk bonds (obbligazioni spazzatura) che, appesantendone i rendiconti finanziari,  precludono la via dei prestiti a famiglie e imprese.

I famigerati titoli ABS sono proprio quei titoli obbligazionari che, aventi come collaterale mutui ipotecari, sono collassati di valore nel 2008 causando la crisi della Lehman Brothers propagatasi dagli USA in tutto il resto del pianeta.

E ora la BCE che fa?
Si affida agli ABS (titoli che hanno come sottostante un debito, ovvero un mutuo o un prestito) per uscire dalla crisi economica, finanziaria e…..debitoria dell’Europa!

In buona sostanza, ci affidiamo a “titoli di debito” per riscattarci dal debito che strangola l’economia…

Torniamo a noi.

A partire dal 18 settembre la BCE iniziera’ l’erogazione del pacchetto di prestiti alle banche da assegnare alle imprese (denominato TLTRO – “Targeted Long Term Refinancing Operation”). Questi prestiti sono “vincolati” ad aumentare il “money supply” (offerta di moneta) all’economia reale, e quindi non potranno essere utilizzati dalle banche per acquistare titoli mobiliari.

Il pacchetto di “stimolo” all’economia reale (TLTRO) con scadenza per le banche a 4 anni, sara’ di oltre 400 miliardi di Euro.

Tramite queste misure in stile “bomba atomica monetaria” la BCE intende procedere con la “svalutazione” dell’Euro (svalutazione competitiva) e innalzare il livello inflazionistico dell’Eurozona nel tentativo di dare fiato alla crescita economica e di inflazionare l’enorme debito pubblico e privato che attanaglia il Vecchio Continente.

Sara’ in grado l’economia europea di ripartire tramite quantitative easing?
I precedenti della FED e della Bank of Japan non lasciano ben sperare.

Osserva il seguente grafico.
Dal 2012 l’espansione monetaria della FED e della BOJ ha alimentato una bolla speculativa enorme sull’azionario mondiale (MSCI World Stocks), per converso, il PIL mondiale (2014 World GDP) e’ addirittura crollato.

 

STOCKSWGDP

 

Quindi – nonostante l’enorme espansione monetaria – la divaricazione tra sfera economica e sfera finanziaria si e’ addirittura ingigantita.

L’oro gia’ ad inizio settimana “scontava” le manovre di espansione monetaria della BCE. Gli speculatori da lunedi’ hanno iniziato a praticare – quasi a colpo sicuro – il “carry trade”, indebitandosi in Euro per acquistare bond denominati in dollari che rendono di piu’.

Il Dollar Index in rialzo ha sfiorato quota $84,00. Il lingotto, per converso, vista la “forza” relativa del biglietto verde ha sfondato al ribasso il supporto a $1.275,00. Lo sconfinamento al ribasso dell’area $1.275,00 potrebbe preludere a un ulteriore indebolimento fino quota $1.240,00.

E’ difficile prevedere se nel breve termine l’oro possa toccare l’importante supporto a $1.240,00. Statisticamente la domanda stagionale di oro entra nel vivo a partire dal mese di settembre fino quasi alla fine dell’anno.

Visto che i prezzi del metallo giallo stanno tornando di nuovo a sconto (bargain basement prices) mi aspetto un aumento della domanda durante il secondo semestre di quest’anno, e quindi un aumento delle sue quotazioni.

L’attuale “forza” del biglietto verde (una tigre di carta…) e’ piu un riflesso della grave crisi economica, finanziaria e debitoria dell’Eurozona, piuttosto che un riflesso dei “fondamentali” e dello stato di salute dell’economia americana.

A mio avviso (e questa e’ un’opinione strettamente personale), questo tentativo della BCE di rianimare l’economia  e inflazionare i livelli di debito pubblico e privato e’ una delle ultime chances per salvare la moneta unica.

In caso contrario l’Euro potrebbe andare incontro alla sua dissoluzione, ovvero alla frammentazione delle aree monetarie e la conseguente fine dell’Euro stesso.

Ne abbiamo avuto avvisaglia alle ultime elezioni europee di maggio quando l’elettorato ha dimostrato, votando partiti Anti Euro in tutta l’Eurozona (persino in Germania, con Alternative Fur Deutschland), di aver ormai esaurito la pazienza nei confronti dell’Unione Monetaria.

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L’Outlook sul mercato dell’argento

L’argento sta mostrando una notevole debolezza nelle quotazioni. Come puoi osservare dal grafico giornaliero sottostante l’argento si trova all’interno di un canale ribassista e non trova la forza per espugnarlo al rialzo.

SILVERSPOTPRICE
Il grafico settimanale ci mostra un argento in grado di testare dei mini-picchi rialzisti, pero’, seguiti prontamente da movimenti ribassisti che trovano un forte sostegno in area $18,70.

SILVERSPOTPRICEWEEKLI
Se osservi il grafico su base annuale, il supporto fondamentale (la linea verde che fa da base del triangolo ribassista) dell’argento rimane proprio a quota $18,65.

SILVERSPOTPRICEYEARLY

Se questo livello di supporto tecnico (e psicologico) non dovesse riuscire a “tenere”, potremmo assistere a un ribasso di breve termine ancora piu’ marcato.

Fino a che punto?
Difficile dirlo, ma i traders tengono sotto stretta osservazione il livello a $18,65.

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Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
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Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

4 risposte

  1. Visto che 1240 non è ancora stato violato voglio e posso essere ancora ottimista….
    Spero e ripeto spero che 1248 di ieri tenga e rappresenti la chiusura del ciclo trimestrale
    anziché quella data in precedenza. (è un po’ forzato ciclicamente non probabile ma possibile)
    Se così fosse e se la partenza del nuovo trimestrale recuperasse quota 1280 prima ma soprattutto 1320 con conferma oltre 1325 attiverebbe un “wolfe” con potenzialità di andare oltre 1400 in un mese ma anche target più ambiziosi nel lungo periodo.
    Non è la view più probabile, ma fino a tenuta di 1240 tutto è ancora possibile…
    Only the braves

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