ricchezza nel tempo

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Barometro Oro: 19.Apr.2014

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L’oro ha aperto la settimana a $ 1318,60 ed ha chiuso a $ 1.293,90.
Al Comex di New York i contratti futures sull’oro, per consegna maggio, sono quotati a $ 1.293,90.[/panel]

Alle 08:27 AM (ora di New York) di Martedì 15 aprile l’oro e’ stato oggetto di una poderosa offensiva ribassista sul mercato a termine (futures).

In pochi secondi di contrattazione “mani forti” hanno venduto 4.000 (quattromila) contratti a termine per l’importo stratosferico di 500 milioni di dollari americani, causando un immediato crollo del lingotto di ben $ 12 dollari (grafico sotto).

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Le autorita’ di vigilanza, presso il Comex di New York, hanno sospeso (trading halt) tutte le contrattazioni per 10 secondi, per smorzare la furia della speculazione (amplificata dai sistemi automatizzati di “stop-loss”).

Nell’arco di tre minuti, pero’, l’oro ha recuperato parzialmente il terreno perduto, anche se la sessione e’ rimasta piatta per il resto della giornata di trading.

Il “flash crash” sul lingotto si e’ riflesso anche sul mercato dell’argento, del platino e del palladio, con vistosi cali avvenuti anche in questi mercati, nel medesimo lasso di tempo.

Rilevo alcune anomalie di questo improvviso “flash crash”:

  • in soli 7 minuti dall’apertura delle contrattazioni al Comex, sono stati scambiati ben 14.000 contratti di compravendita; una simile quantita’ di contratti e’ pari al 18% dei contratti scambiati al Comex….nelle 14 ore di trading precedente; questo volume, invece, si e’ attivato in soli 7 minuti di contrattazione;
  • proprio nello stesso giorno era stato reso noto il tasso d’inflazione “ufficiale” negli USA nel mese di marzo, il quale segnalava un aumento all’1,5% rispetto al precedente 1,1%;
  • riscontro una strana e sinistra “ricorrenza cabalistica”: proprio l’anno scorso, in questo periodo (tra il 12 e il 14 aprile 2013), fondi speculativi, “eterodiretti” dalla FED, attaccarono al ribasso il prezzo dell’oro, vendendo “tonnellate di oro di carta” al Comex di New York.

Lascio a te le considerazioni su questo caso. Concludo comunicandoti che non mi risulta che la CFTC (Commodity Futures Trading Commission – l’Autorita’ di vigilanza sui mercati futures USA) abbia aperto un’indagine sul caso…

Dal punto di vista “tecnico” evidenzio un “danneggiamento” del quadro a breve termine. L’oro ha violato al ribasso sia il supporto a $ 1.300,00 che la media mobile a 50 giorni, nonché la media mobile a 200 giorni (grafico sotto).

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La violazione al ribasso di queste medie dovrebbe preludere ad un’ulteriore calo, con supporto a $ 1.277,50.

La linea nera in fondo al grafico, che si interseca con quella blu (tori) e quella rossa (orsi) e’ l’indicatore tecnico ADX (Average Directional Movement).

La ADX misura la forza del trend, senza fornire indicazioni sulla sua direzione. Ad un piu’ attento esame, essa indica un probabile ribasso a breve termine delle quotazioni del lingotto, anche se continuo a sostenere che l’oro sta muovendosi lateralmente/orizzontalmente (sideway trend) nel canale tra $ 1.280,00 e $ 1.340,00, senza dare precise indicazioni sulla sua direzione.

Il movimento “orizzontale” dell’oro potrebbe essere messo in relazione all’andamento globale delle materie prime.

L’oro e’ un indicatore anticipatore delle future tendenze inflazionistiche. Se dai un’occhiata al grafico sotto (Goldman Sachs Commodity Index) ti accorgerai che il trend dei prezzi delle materie prime e’ tendenzialmente stabile, con possibilita’ ribassiste nel breve termine (i massimi del grafico a candela sono decrescenti).

 

IL NUOVO RAPPORTO DEL WORLD GOLD COUNCIL: “MERCATO DELL’ORO IN CINA, PROGRESSI E PROSPETTIVE”

Un nuovo importante rapporto, pubblicato il 15 aprile dal WGC, ci informa che la domanda d’oro da parte del settore privato cinese e’ destinata ad aumentare (dal livello attuale di circa 1.132 tonnellate annue importate nel 2013, alle 1.350 tonnellate annue entro il 2017).

Quindi il WGC prevede una crescita della domanda di oro da parte della Cina, nella percentuale del 25%.

Per il 2014 il rapporto prevede un “consolidamento” della crescita, mentre per gli anni successivi un aumento della stessa. Nello studio sono evidenziati i fattori scatenanti l’aumento della domanda di oro:

  • nei prossimi 6 anni, la Cina vedra’ crescere la sua classe media del 60% rispetto a quella attuale. La classe media arrivera’ a contare 500 milioni di persone contro i 200 milioni attuali
  • l’aumento dei redditi reali e del risparmio privato, uniti ad una rapida urbanizzazione di vaste aree, costituiscono trends che fanno intravedere prospettive di aumento per la domanda di gioielli e di oro da investimento, per i prossimi 4 anni
  • la Cina e’ gia’ numero uno del mercato globale dei gioielli, avendo triplicato il fatturato negli ultimi 10 anni. Nel 2013 sono stati venduti gioielli per un totale di 669 tonnellate (il 30% della domanda globale di gioielli)
  • le stime prevedono un’ ulteriore crescita di questo mercato, toccando le vette delle 780 tonnellate entro il 2017
  • in Cina sono locati oltre 100.000 gioiellerie e migliaia sono le aziende produttrici a livello nazionale
  • la fiducia dei consumatori verso l’oro e’ incrollabile. Anche se il 40% dei consumi si riferisce a matrimoni, l’appetito per l’oro in Cina, va oltre l’occasione nuziale. L’80% degli acquirenti di gioielli intervistati, dichiara di voler aumentare la loro spesa nel settore nei prossimi 12 mesi, in quanto si attende aumenti di reddito e perche’ ritengono che l’oro, anche in formato di gioiello e non in formato “da investimento”, mantenga il suo valore nel tempo
  • i livelli di risparmio della classe media cinese sono elevatissimi. Circa $ 7.500 miliardi di dollari sono depositati sui conti correnti del sistema finanziario cinese
  • a livello privato, il consumatore cinese ha investito “solo” 300 miliardi di dollari in oro da investimento; “spazi” per ulteriori investimenti nel lingotto sono quindi assai vasti
  • difatti, il Word Gold Council prevede che, ulteriori consistenti “fette” di questo risparmio, siano in futuro destinate ad essere investite in oro
  • l’oro, nella psiche collettiva cinese (e per cultura storica), e’ visto come un bene (asset) stabile; una valida alternativa all’aumento dei prezzi delle case e un’opzione alla mancanza di scelte di risparmi differenti.

Gli investimenti in lingotti e monete, sempre secondo il WGC, potrebbero arrivare a toccare le 500 tonnellate entro il 2017.

Oltre ai tradizionali lingotti e monete da investimento, il cinese investe in prodotti finanziari (fondi) legati all’oro e Piani di Accumulazione in Oro (GAP – Gold Accumulation Plan).

Puoi scaricare il report completo presso questo link.

Buona Pasqua a tutti!

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Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
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Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

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