ricchezza nel tempo

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Barometro Oro: 13.Apr.2013

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L’oro ha aperto la settimana a $1.579,30 e ha chiuso a $1.480,00.
Alla divisione Comex del New York Mercantile Exchange (Nymex), i contratti futures sull’oro per consegna a giugno sono quotati a $1.501.50.[/panel]

Questa settimana il mercato dei metalli preziosi (oro, argento, platino e palladio) ha risentito negativamente del cedimento delle quotazioni delle materie prime industriali. Rame, alluminio, piombo, zinco e nickel hanno toccato i prezzi minimi da sei mesi a questa parte, segnale di un forte rallentamento dell’attivita’ economica globale.

Seduta drammatica quella di venerdi’. L’oro ha ritracciato di ben $72,50 rispetto alla chiusura del giorno precedente e l’argento di $1,48.

L’ex assistente al Dipartimento del Tesoro USA, Dr. Paul Craig Roberts, in un’intervista on-line con Eric King ha affermato che oggi (venerdi’ 12 marzo) abbiamo assistito a un attacco in grande scala alle quotazioni dei metalli preziosi. 

Il Dr. Roberts ha chiaramente sostenuto che dietro la manipolazione ribassista c’e’ la Federal Reserve Statunitense. La Fed e’ terrorizzata dal fatto che il dollaro americano possa perdere definitivamente lo status di valuta utilizzata come mezzo di pagamento per gli scambi internazionali.

La FED non puo’ alzare i tassi d’interesse per sostenere le quotazioni del dollaro di conseguenza deve contrattaccare l’oro (l’unico concorrente del biglietto verde). La controffensiva e’ giocata sul principale mercato sintetico a termine statunitense, il Comex di New York.

Robert afferma decisamente che la FED sta tentando di tenere negativi i tassi d’interesse reali, pena il collasso del sistema finanziario statunitense (e di conseguenza Occidentale).

Andrew Maguire (The Whistleblower) in un’altra intervista con Eric King ha confermato che il forte deprezzamento dell’oro e’ dovuto alla violenza della manipolazione ribassista sui mercati sintetici futures.

Maguire ha ricordato che il mercato fisico del metallo giallo e’ piu energico che mai. Difatti la Cina da marzo a oggi ha acquistato circa 400 tonnellate di oro (a febbraio, dato ufficiale, ha stabilito il record di tutti i tempi in acquisto da Hong Kong – vedi approfondimento sotto).

Il prezzo dell’oro e’ tornato ai minimi di luglio 2011.

Oltre a ragioni prettamente economiche che giustificano questo indebolimento del mercato dei preziosi, Jim Sinclair di Mineset ha affermato che l’oro e l’argento sono stati oggetto di un “attacco concentrico ribassista” da parte di alcune istituzioni finanziarie internazionali che tramite comunicati pubblici a forte impatto emotivo hanno inteso deprimere il mercato.

Secondo Sinclair le dichiarazioni che hanno favorito l’instaurarsi di un sentiment negativo sui preziosi sono le seguenti:

1) la revisione al ribasso delle quotazioni dell’oro da parte di Goldman Sachs (istituzione finanziaria attualmente sovraesposta nel mercato azionario in bolla). Goldman Sachs prevede un prezzo al ribasso fino a $1.450,00 per oncia entro la fine del 2013.

2) la dichiarazione del Direttore del FMI, Christine Lagarde, la quale ha affermato che una parte sostanziale dell’economia globale oggi versa in condizioni migliori rispetto all’anno scorso.

3) la pubblicazione (sospetta nel “timing”, ovvero nella sincronizzazione dell’uscita di questa notizia con le altre due di cui sopra) dei verbali del braccio operativo della FED (il FOMC) relativi alla riunione tenutasi il mese scorso.I verbali avrebbero evidenziato una spaccatura all’interno del Comitato Esecutivo tra i membri che sarebbero stati propensi a interrompere il programma di allentamento monetario e quelli che invece sarebbero decisi a procrastinarlo a oltranza.

Jim Sinclair sottolinea che i verbali di cui sopra fanno riferimento a una riunione tenutasi ben prima delle catastrofiche performance del mercato occupazionale statunitense, quindi, la loro pubblicazione (obsoleta) ha inteso incidere negativamente sul sentiment del mercato dei preziosi imponendo volontariamente una spinta ribassista sugli stessi.

I fondamentali di lungo termine del mercato dei preziosi, come costantemente affermato, rimangono inalterati. 

Come ci ripete da anni Michael T. Snyder autore del sito web “The Economic Collapse Blog”, snocciolando le cifre dell’indebitamento generante interessi passivi a livello mondiale scopriamo che questo debito genera interessi (a causa dell’attuale sistema finanziario a moneta indebitante) che superano abbondantemente il PIL mondiale (100.000 miliardi di dollari in interessi contro un PIL mondiale di appena 70.000 miliardi di dollari). Per questo non potra’ mai piu’ essere ripagato.

Da qui la frenetica emissione di denaro da parte delle Banche Centrali onde tentare di evitare il collasso finanziario mondiale del sistema.

Da qui l’incessante e convulsa ricerca da parte del settore bancario e parabancario (shadow banking) di denaro, depositi, investimenti, bailout (salvataggi delle istituzioni finanziarie) con denaro pubblico tramite emissione di titoli di stato acquistati dalle banche centrali, tramite “bail-in” ovvero confisca di denaro depositato sui conti correnti (come nel caso di Cipro) o dichiarando nullo il valore delle obbligazioni detenuto da risparmiatori e investitori delle banche nazionalizzate (come nel caso della olandese SNS).

Il mondo e’ divenuto un gigantesco schema Ponzi: gli interessi sul debito sono pagati contraendo nuovi debiti o confiscando depositi e conti correnti, quindi distruggendo ricchezza e risparmio.

In Europa la Banca Centrale di Cipro ha negato l’intenzione di vendere le sue modeste riserve auree (13,90 tonnellate) a titolo di contributo per il piano di salvataggio internazionale varato due settimane fa.

La portavoce della Banca di Cipro (CBC) Aliki Stylianou ha riferito che la questione non e’ stata sollevata.

In un’ intervista alla News Agency Cipro, la portavoce ha detto che la CBC non ha preso in considerazione tale eventualita’ (smentendo quanto asserito dalla Reuters) e che non vi sono piani attuali o futuri di vendita delle proprie riserve auree.

Nel mese di febbraio di quest’anno la Cina ha stabilito un nuovo primato nell’import di metallo giallo da Hong Kong (grafico sotto): il Paese del Dragone ha battuto ogni record precedente “rastrellando” sul mercato ben 97 tonnellate di oro in un mese.

La Cina si e’ volontariamente giovata delle quotazioni a sconto per ammassare quanto piu’ oro possibile.

La notizia (stranamente) non e’ stata riportata da alcun media internazionale.

L’appetito per l’oro da parte della Cina e’ costantemente insaziabile. L’obiettivo a lungo termine e’ quello di arrivare a possederne la maggior quantita’ a livello mondiale entro il 2020.

Per farvi un esempio delle grandezze in gioco, la Banca Centrale di Cipro possiede 13,90 tonnellate di oro a livello a titolo di riserve auree. La Cina acquista in import la stessa quantita’ di cui sopra in circa 4 – 5 giorni di trading.

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La Turchia incrementa il proprio import di oro e argento

Nello scorso mese di marzo la Turchia ha toccato un record nell’importazione di oro da otto mesi a questa parte (fonte: Istanbul Gold Exchange).

La Turchia si e’ giovata di una media dei prezzi dell’oro mensile pari a $1.593,62 per oncia, quindi il sistema economico si e’ avvalso dei prezzi a buon mercato per acquistare. Il raffronto e’ stato fatto con il massimo toccato a settembre 2011 ($1.921,15).

L’import di metallo giallo e’ risultato essere di 18,26 tonnellate metriche a marzo, il rialzo piu’ imponente da luglio del 2012. In febbraio l’import era risultato pari a 17,34 tonnellate metriche.

Lo scorso anno la Turchia aveva importato 120,80 tonnellate metriche di oro. Se il trend dovesse proseguire, quest’anno la Turchia potrebbe arrivare a un import annuale di 160 – 180 tonnellate.

Nel 2012 la Turchia e’ stata la quarta nazione per import d’oro a livello mondiale (fonte: World Gold Council).

Anche l’import di argento e’ stato notevole in marzo.

La Turchia ha acquisito 6,19 tonnellate metriche di argento, il massimo da gennaio a questa parte. L’anno scorso la Turchia importo’ ben 142 tonnellate di argento.

Anche in questo caso il sistema economico turco si e’ avvantaggiato di una media dei prezzi mensile favorevole ($28,81 per oncia), il prezzo piu’ basso da luglio dell’anno scorso (il massimo toccato dall’argento si e’ registrato in aprile 2011, con una quotazione pari a $50,00 per oncia).

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Importante sondaggio tra gli operatori del mercato dei metalli preziosi

Il 63% dei delegati alla conferenza dei metalli preziosi di Dubai ritiene che l’oro possa raggiungere i $3.000,00 entro il 2014. E’ quanto risulta da un sondaggio effettuato alla seconda edizione della Dubai metal precious metals conference. La rimanente minoranza (37%) degli esperti prevede invece un ribasso dell’oro verso i $1.000,00.

Molte le voci degli specialisti e consulenti del mercato dell’oro e dell’argento che hanno partecipato al sondaggio. Riportiamo in modo sintetico i commenti dei principali esperti del settore partecipanti alla fiera di Dubai.

Secondo Norman Ross, CEO di Sharps Pixley, il focus degli operatori deve essere indirizzato a monitorare costantemente l’alto livello di debito pubblico e privato mondiale accumulato da decenni a questa parte. Secondo Ross l’alto livello del debito (rispetto al PIL mondiale) si dimostrera’ insostenibile sul medio-lungo periodo e potra’ dare luogo a un’implosione globale dell’attuale sistema monetario.

Ross prevede un forte rialzo di oro e argento nei prossimi anni.

Il Manager dell’Hedghe Fund Tiberius Group, Christoph Eibl, ha ricordato quando nel lontano 2001 prevedeva un lungo mercato toro per l’oro. Eibl era considerato uno “stravagante” per quella predizione, invece le quotazioni dell’oro si sono moltiplicate per sei volte e mezzo da allora.

Eibl e’ di nuovo positivo sui metalli preziosi considerato il fatto che Banche Centrali e grandi investitori stanno tuttora incrementando le loro posizioni in oro.

I delegati “rialzisti “sull’oro si sono detti convinti che il metallo giallo possa fuoriuscire a breve dai movimenti laterali che lo hanno connotato da diciotto mesi a questa parte. Rimangono divisi pero’ sulle cause che potrebbero dare luogo a un nuovo ciclo rialzista di lungo termine per l’oro.

A questo proposito molti si sono detti convinti che la causa scatenante del prossimo rialzo del metallo giallo possa essere una grave guerra regionale tra Corea del Nord, Corea del Sud e Giappone.

Altri hanno affermato che la causa potrebbe essere una crisi globale di fiducia (confidence) nell’attuale assetto monetario mondiale.

Una terza categoria ritiene che la Banca Centrale Giapponese (con le sue politiche monetarie super-espansive) sara’ la causa della detonazione globale del sistema monetario.

La BOJ inneschera’ una forte svalutazione dello Yen che diverra’ inarrestabile (“effetto valanga”); in un primo momento lo svilimento di valore della valuta giapponese inneschera’ dinamiche positive, come l’aumento dell’export giapponese, la crescita della produttivita’ e dell’occupazione, ma sul medio-lungo periodo accendera’ una forte spirale inflazionistica globale perche’ esasperera’ le tendenze dell’attuale guerra valutaria globale (currency wars).

Il Giappone, a causa dell’enorme debito pubblico (attualmente oltre il 230% del PIL – in ulteriore espansione a causa dei continui allentamenti monetari) precipitera’ in una sindrome iper-inflazionistica in quanto soffrira’ della fuoriuscita di ingenti capitali che dovranno riversarsi su assets piu’ “stabili” dello yen se vorranno conservarsi dalle tensioni inflazionistiche.

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George Soros: “le quotazioni dell’oro non sono destinate a crollare”

George Soros ha rilasciato un’intervista al South China Morning Post riguardo le quotazioni dell’oro. Trascriviamo i punti salienti dell’intervista:

Domanda: “Cosa ne pensa dell’oro e quali sono le sue aspettative su questo asset?”

Soros: “Domanda complessa. La maggior parte degli investitori retail e’ stata delusa dalle quotazioni dell’oro (con riferimento all’ultimo anno e mezzo circa).

Molti piccoli risparmiatori stanno riducendo (o hanno ridotto) i loro risparmi in oro. Essi hanno avuto la percezione che l’oro non gode piu’ dello status di rifugio sicuro (safe haven). Questo grave errore prospettico ha avuto luogo l’anno scorso durante la crisi dell’Eurozona e dell’Euro come valuta.

Al contrario dell’investitore retail, le banche centrali non stanno riducendo le loro riserve auree, anzi le stanno aumentando.”

Soros ha aggiunto: “il riferimento sono le Banche Centrali. Incrementano le loro posizioni in oro. Questo sta a significare che si attendono una o piu’ crisi monetarie e stanno facendo incetta d’oro.

Certo, il piccolo investitore e’ terrorizzato dall’alta volatilita’ delle quotazioni auree. Ma e’ la regola di questo mercato. Chi entra in questo mercato deve avere una visione di lungo termine ed evitare di concentrarsi sui movimenti quotidiani (day-to-day movements).

Durante l’intervista Soros ha fatto intendere che diversificare parte dei propri assets investendo in oro rimane fondamentale sia nel breve che nel lungo termine; che il metallo giallo rimane una riserva di valore fondamentale e che lo status di bene rifugio dell’oro rimane inalterato.

Il caso di Cipro ci insegna che l’oro e’ un importante asset che ricopre un ruolo fondamentale contro la confisca dei propri risparmi mantenuti in forma digitale su conti correnti o depositi titoli; una valida alternativa contro le tensioni inflazionistiche e geo-politiche.

 

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Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
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Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

6 risposte

  1. la prova col codice captcha è stata positiva , scusate ancora il disturbo , ma poi un messaggio successivo
    mi è stato eliminato . ora scrivo brevemente che ringrazio gennaro ( ovviamente sempre
    gent. dr . e con tutto il mio rispetto ) per le sue precisazioni sul valore finale nullo
    dell’ oro etc e finanziario . però la b. etruria mi chiede spiegazioni sui miei prelievi .
    siamo alla resa dei conti comunque ? buone cose . marcello .

    1. Ciao Marcello, volendo entrare in possesso diretto dell’oro la Banca ti chiede un motivo del ritiro.
      Le motivazioni sono necessarie per qualsiasi prelievo superiore ai 1000 euro.
      Puoi inserire come motivazione “custodia in altro luogo”

      Luca Zenatti
      Help Desk Director
      http://www.Deshgold.com

      1. la banca non mi chiede informazioni su movimenti di oro ma ( orrore ) sui miei prelievi dal
        mio conto corrente che evidentemente verranno poi seguiti . stò leggendo vostri vecchi articoli
        e anche altri forum per farmi una idea sulle possibilità . un saluto a tutti . marcello .

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