Per comprendere gli eventi geopolitici e geofinanziari attuali bisogna farsi spazio tra il flusso di notizie globali e riuscire a guardare oltre la caligine di disinformazione dei media mainstream occidentali.
Molto significativo l’articolo della CNBC che ti propongo, a proposito delle “mosse” geopolitiche della Federazione Russa.
Mi rifaccio alla “campagna di disinformazione programmata” orchestrata dall’Occidente circa la “presunta” vendita delle riserve auree russe e all’articolo recentemente riproposto da Gennaro in relazione alle politiche di lungo termine della Federazione Russa e come quest’ultima (congiuntamente alla Cina) potrebbe dare “scacco matto” all’Occidente.
Alasdair McLeod dell’ufficio ricerche di Goldmoney di James Turk e John Butler, responsabile investimenti presso Atom Capital, ritiene che la Russia e il suo Presidente, Vladimir Putin, siano in procinto di traghettare il paese verso una sorta di “gold standard”, ovvero progettino di rafforzare la propria economia e le proprie “difese” finanziarie implementando continuamente le proprie riserve auree, prospettando l’eventualita’ di una valuta russa (il rublo, o il futuro rublo) direttamente convertibile in oro.
“Non c’e’ dubbio, anzi e’ un fatto acclarato, che la Russia e la Cina oltre ad altri Stati Eurasiatici sotto la loro sfera d’influenza, stiano tutti accumulando oro che ritengono essere un ‘asset’ fondamentale per la sostituzione del dollaro americano all’interno del commercio transfrontaliero globale” ha dichiarato McLeod.
Se “sufficientemente” provocato dall’Occidente, ha aggiunto McLeod, Putin potrebbe servirsi della Banca Centrale Russa per impostare l’economia russa sulla base di una moneta sostenuta direttamente dalle riserve auree, superando ogni eventuale “riserva” di qualsiasi funzionario dell’autorita’ monetaria centrale Russa.
I paesi Occidentali, finanziariamente indebitati da decenni e sprofondati ulteriormente nel debito a causa sia della crisi finanziaria che per sostenere le proprie politiche di “welfare”, vedrebbero direttamente minacciato il proprio “status” economico e finanziario da un ritorno alle politiche di “convertibilita’” in oro della futura valuta russa.
La Federazione Russa, traboccante di materie prime e risorse naturali fondamentali per l’Occidente, potrebbe fare uso delle stesse in disposizione “combinata” con una valuta sostenuta dalle riserve auree, a titolo di “armi di distruzione di massa” contro l’Occidente stesso.
Negli ultimi anni la Russia ha acquistato oro “aggressivamente” sul mercato proprio come la Cina; le riserve auree russe ammontano a 38,2 milioni di once al 1 Dicembre.
Anche secondo Jim Rickards di Tangent Capital la Russia si sta “muovendo” per costituire una valuta (il rublo, o il futuro rublo) convertibile in oro, ma che quest’obiettivo deve intendersi “di lungo termine”.
“La Russia continuera’ a implementare le proprie riserve auree, ma avra’ bisogno di incrementare anche le proprie riserve valutarie” ha aggiunto Rickards.
Secondo Phoenix Kalen, di Societe’ Generale, lo svantaggio di un rublo convertibile in oro, per la Russia, sarebbe quello di “collegare” la moneta russa al valore di una “commodity” differente dal petrolio (il rublo attuale e’ gia agganciato al prezzo del petrolio).
Kalen ritiene improbabile il varo di un rublo “convertibile” in oro, ma dice:
“la Russia potrebbe continuare ad accumulare riserve auree, tenendosi lontana dal dollaro statunitense a da tutti gli assets finanziari denominati in dollari, come i Titoli di Stato USA – Treasury Bonds – e beneficiare degli effetti disinflazionistici di una valuta forte, agganciata direttamente all’oro”.
Una risposta
Credo che l’oro tornerà a “volare” quando il $ sarà sostituito da altra valuta nelle transazioni
internazionali che, però, dovrà essere convertibile in oro. Questo a medio-lungo termine.
Invece,a breve, occorre che l’Europa guarisca dai suoi mali “economici” e che i Paesi emergenti (BRICS) aumentino ancor di più i loro PIL in modo tale da far aumenfare la domanda
della materia prima e della produttività,.Conseguentemente ci sarà un aumento dei consumi,
un rialzo dei prezzi e dei tassi d’interesse che innalzeranno anche il tasso d’inflazione.
Tutti questi elementi messi assieme agiranno come corroborante all’oro.