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Numeri sul 2014: Oro Vs Azioni Vs Valute

Ora che il 2014 e’ terminato, vediamo in modo sintetico le performances (rendimenti) annuali del metallo giallo rispetto alle maggiori valute mondiali e indici azionari (principali).

Un anno fa la banca d’affari Goldman Sachs prevedeva un calo del 15% su base annuale dell’oro nei confronti de dollaro americano.

Previsione errata, invece, cari gnomi della finanza presso Goldman Sachs!

L’oro in dollari ha lasciato sul terreno solo l’1,87% nei confronti del biglietto verde.

Per gli investitori statunitensi il dollaro ha sicuramente conseguito un risultato positivo (anche se irrilevante) rispetto al metallo giallo, ma se confrontiamo i rendimenti dell’oro rispetto alle altre valute mondiali, le performances sono a favore del metallo giallo, con guadagni che potremmo giudicare dal “trascurabile” (per esempio contro lo yan cinese) a guadagni che potremmo invece definire “spettacolari” (per esempio contro il rublo russo).

Questa tabella che riporto sotto e’ tratta da Kitco.com e riguarda le performances dell’oro contro le principali valute mondiali.

Valuta %Oro (variazione nel 2014)
Us Dollar -1,87%
Rupia indiana -0,08%
Yuan cinese +0,62%
Sterlina britannica +4,22%
Dollaro australiano +6,78%
Dollaro canadese +7,17%
Rand sudafricano +8,61%
Franco svizzero +9,33%
Real brasiliano +10,02%
Peso messicano +11,03%
Euro +11,45%
Japanese Yen +11,47%
Rublo russo +73,44%

 

Rispetto alle 13 valute di cui sopra, l’oro ha guadagnato (in media) una percentuale pari all’11,71%.

Se da questa tabella rimuoviamo il rendimento dell’oro contro il rublo russo (perche’ determina un’amplificazione eccessiva della media), la media della performance dell’oro si ferma a un guadagno del 6,56% contro le 12 principali valute globali.

Una media non molto elevata, ma del tutto rispettabile visto che si tratta di un confronto tra l’oro contro 12 valute mondiali!!

Per gli investitori europei: l’oro ha guadagnato l’11,45% contro l’Euro: in questo caso l’ascesa del metallo giallo ha sicuramente fruttato di piu’ rispetto all’investimento azionario dell’Eurozona.

In effetti, l’indice STOXX Europe 600 che rappresenta 600 aziende di grandi, medie e piccole dimensioni di 18 paesi dell’Unione Europea (Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito) ha riscontrato un guadagno annuale solo del 4,4%.

Gli investitori che hanno puntato sull’indice azionario del Regno Unito, il FTSE 100, hanno invece collezionato una perdita del 2,7% nel 2014.

Questi i dati nudi e crudi. E pensare che diversi investitori si sono lamentati delle performance dell’oro per il 2014, osannando invece l’azionario. Questione di numeri…

 

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Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
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