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La stretta dei Compro oro: preziosi censiti per frenare il riciclaggio

Una dura frustata per i negozi Compro oro e per i loro clienti. Infatti delle nuove norme antiriciclaggio sono al vaglio e potrebbero entrare in vigore già fra qualche giorno.

Se questo accade, cambieranno un pò di cose sia per chi possiede un’attività di Compro oro e sia per i clienti che si servono dei loro servizi.

Dal Mattino.it:

Colpa della crisi economica, che ha prosciugato le ultime riserve auree delle famiglie. E anche della maggiore attenzione dei cittadini a non farsi coinvolgere in operazioni fraudolente.

Ma, soprattutto, dei maggiori controlli, scattati dopo 100.000 segnalazioni dalla Banca d’Italia di attività sospette, sfociate in 40mila casi trattati dalla Guardia di Finanza e l’accertamento di un miliardo di euro sottratto al Fisco.

Così la bolla dei compro oro, dopo l’exploit iniziale (quando erano spuntati un po’ ovunque nelle grandi città, ma anche nei paesini sperduti) negli ultimi due anni si è sgonfiata del 30%.

Un calo che comunque non ha tolto molto alle dimensioni di un settore che conterebbe ancora circa 28mila esercenti e un giro d’affari di almeno una decina di miliardi l’anno. Condizionale d’obbligo perché tanta prolificità non è stata accompagnata da altrettante regole. A partire da un censimento.

Attualmente, infatti, i compro-oro sono iscritti alla Camera di Commercio con lo stesso codice delle gioiellerie.

E soltanto nel caso in cui non si limitino a commercializzare gli acquisti ma procedano anche alla fusione e alla trasformazione in oro nuovo, da rivendere come puro, hanno l’obbligo di iscrizione all’albo Oam.

Ma la situazione dovrebbe cambiare entro brevissimo tempo. Tra una ventina di giorni anche a quest’indomabile attività andrà applicato il guinzaglio della normativa antiriciclaggio.

E gli esercenti dovranno obbligatoriamente far parte dell’Oam, che già opera per gli agenti finanziari e i mediatori creditizi.

Non sarà più possibile, quindi, una semplice licenza di attività commerciale per acquistare da sconosciuti oggetti, pagandoli sempre in contanti.

E i compro-oro saranno sempre tenuti a schedare i preziosi acquistati con tanto di fotografie. Dovranno tracciare tutte le transazioni sopra i mille euro.

È il decreto legislativo, approvato a fine febbraio in via preliminare in Consiglio dei ministri, che applica una direttiva europea, a prevederlo, rafforzando in alcuni casi misure già esistenti ma che venivano molto spesso eluse.

Come, ad esempio, la tracciabilità degli acquisti sopra quota mille euro.

La necessità di attenersi alle norme Ue consente di superare lo scoglio dei tempi dei lavori parlamentari, ma non certo le polemiche, che costringeranno le commissioni Finanze di Camera e Senato a chiedere uno slittamento della data del 6 aprile per i lavori necessari a fornire il loro parere sul decreto.

Sono gli 8mila gioiellieri e i 2mila orafi artigiani, coinvolti nella nuova normativa, a ribellarsi. «Tutto ciò è profondamente ingiusto, in quanto la vendita di oggetti usati per noi rappresenta solo un’attività occasionale e residuale», sbotta Steven Tranquilli, direttore della Federpreziosi. E tiene a fornire alcuni dati a dimostrazione della sua tesi.

«Nel 2016 il 94% dei gioiellieri ha venduto preziosi nuovi e solo il 6% si è occupato della compravendita di usati.

Ma anche per quest’ultima fascia si è trattato di un’attività secondaria perché non lucrativa, in quanto, hanno realizzato l’82% dei ricavi dal commercio di oggetti nuovi. Mi sembra esagerato, quindi, che anche la nostra categoria debba essere tenuta a rispettare le nuove regole e quindi sottoposta a sanzioni pesantissime, che possono arrivare fino a 50mila euro.

Che senso avrebbe, del resto, una duplicazione degli adempimenti a cui siamo già sottoposti, quando trattiamo oggetti usati? Già siamo obbligati ad avere la licenza della Pubblica sicurezza e a comunicare preventivamente alla stessa il possesso degli oggetti».

Una tesi che cozza con quella dei rappresentanti dei compro oro in senso stretto. A dare loro voce è Antico, l’Associazione di tutela del comparto dell’oro, che chiede di non «mettere la croce addosso solo alla categoria» e di applicare le stesse regole per tutte le aziende che acquistano oreficeria usata.

Qualche regola, in realtà, già c’era. Ma era insufficiente o disapplicata. «L’albo esiste già da cinque anni, affidato alla vigilanza della Banca d’Italia.

Ora siamo onorati di ereditare questa nuova funzione», spiega Antonio Catricalà, presidente dell’Oam. che ingloberà, appunto anche i compro oro.

«La categoria era vigilata solo in parte, essendo tenuti all’iscrizione solo gli operatori professionali. Il decreto è quindi positivo. Certo, il riciclaggio non sarà impedito da questo intervento, ma essendo censiti coloro che fanno questo mestiere sarà più facile per il sistema composito delle forze che si occupano di antiriciclaggio, individuare chi svolge quest’attività», aggiunge l’ex presidente dell’Antitrust.

Un’attività che rischiava di sfuggire ai controlli per la sua estensione, dopo il boom «di 20mila nuovi esercizi negli ultimi anni», come evidenzia Catricalà. Le imprese dei professionisti registrati nell’elenco della Banca d’Italia sono invece solo 346.

Come funzioneranno le norme antiriciclaggio?

Oltre all’obbligo di iscriversi all’albo, sarà quindi necessario identificare la clientela, pena una sanzione fino a 10 mila euro.

E per ogni oggetto, si dovranno archiviare foto e descrizione dettagliata, data e ora della transazione, importo e mezzo di pagamento utilizzato.

Poi si dovranno conservare queste schede per cinque anni. Infine, i compro-oro saranno obbligati alla segnalazione delle operazioni sospette alla Banca d’Italia, pena una sanzione fino a 50 mila euro.

Le multe saranno raddoppiate in caso di violazioni gravi o ripetute e a queste si può aggiungere la sospensione dall’attività fino a tre mesi e, per i recidivi, la cancellazione dall’albo.

Anche l’esercizio abusivo viene colpito con una sanzione da 2.000 a 10.000 euro e la reclusione da 6 mesi a 4 anni.

L’iter del provvedimento è collegato comunque a un altro decreto, già approvato dal Consiglio dei ministri, che rafforza le misure antiriciclaggio in attuazione della direttiva europea 849 del 2015.

Per quest’ultimo è previsto il parere, oltre che delle commissioni Finanze anche di quelle Giustizia di Camera e Senato.

«Attenderemo le audizioni anche su quest’ultimo per un ragionamento complessivo. È probabile, quindi, che chiederemo alcuni giorni in più per esprimere il parere e si slitterà a dopo Pasqua. Credo, comunque, che vi siano spazi per accogliere le richieste dei commercianti, considerando che la vendita di oggetti usati è un’attività residuale per i gioiellieri», fa sapere l’esponente del Pd Sara Moretto, relatrice del provvedimento in commissione Finanze alla Camera.

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9 risposte

  1. e per i negozi di numismatica che vendono anche monete in oro (sterline e marenghi) e argento non dicono nulla? E’ considerato ancora collezionismo?

  2. E soltanto nel caso in cui non si limitino a commercializzare gli acquisti ma procedano anche alla fusione e alla trasformazione in oro nuovo, da rivendere come puro, hanno l’obbligo di iscrizione all’albo Oam.

    Questo è il testo che scrive il Mattino, io ho l’attività “Compro -oro” non procedo alcuna fusione o trasformazione , il materiale ritirato lo vendo con Fattura ad azienda che poi lei procede alla trfarmoziane.Dovrò essere anch’io iscritta Oam ?
    Elisabetta -Gorizia

  3. Guarda che le transazioni ,da sempre ,devono essere registrate anche se si tratta di un solo euro,con documenti validi e fotografare l’acquisto e stampare il registro della questura.
    Perciò per compro oro non cambia un bel niente,prima di scrivere cazzate informatevi.

    1. L’articolo (ripreso dal Mattino.it) punta il focus su un altro aspetto e cioè, i Compro oro devono registrarsi all’albo OAM? E se si, in quale occasione diventa obbligatorio?

      Se conosci bene la materia, al posto di scrivere parolacce potresti spiegarci con parole semplici come funziona ed illuminare noi comuni mortali sul tema.

  4. Staff DeshGold, se pubblicate un articolo inerente al tema compro-oro, non dovete poi peccare di vittimismo, quando qualcuno vi fa notare le pecche. Il suddetto articolo, parte con “Una dura frustata per i negozi Compro oro e per i loro clienti”, quale sarebbe questa frustata?
    Grazie alla disinformazione di quotidiani come “il mattino” o “il messagero” (così come la maggior parte di quotidiani), ancora oggi si è convinti che questa attività commerciale, che ha portato solo dei benefici al Paese, sia composta solo da mafiosi e associazioni affini alla criminalità. Dedite al riciclaccio, ricettazione e usura!
    Già mi è capitato più volte di scrivere anche ai già citati quotidiani, ma senza avere riscontro, infondo sono finanziati anche con i miei soldi.
    Le 100.000 segnalazioni e i svariati controlli, fanno capo alle operazioni GoldScrap 1 e 2, rivolte solo ed esclusivamente all’evasione fiscale. Vorrei ricordare che questo Paese ad oggi “si fonda” sull’evasione, in tutti i campi e non solo nel nostro settore, visto che la pressione fiscale è ben oltre il dovere di pagare le tasse.
    Voglio ricordare, che ha chiedere maggiore chiarezza alle autorità, sono state per prima le varie associazioni di categoria e che solamente adesso l’Italia si smuove, solo perchè pressata dalla UE e non per spirito combattivo verso il riciclaggio, ricettazione e/o usura.
    Prima affermate che “Attualmente, infatti, i compro-oro sono iscritti alla Camera di Commercio con lo stesso codice delle gioiellerie.” poi “Non sarà più possibile, quindi, una semplice licenza di attività commerciale per acquistare da sconosciuti oggetti, pagandoli sempre in contanti.” o abbiamo una semplice licenza oppure quella dei gioiellieri … decidetevi! E poi, cos’è una semplice licenza? Visto che esce dalle Questure seguendo tutti i criteri TULPS!!!
    “E i compro-oro saranno sempre tenuti a schedare i preziosi acquistati con tanto di fotografie” … altra cavolata! NON SARANNO, MA SONO!!! Perchè da sempre per scambiare oro, requisito fondamentale per proseguire è identificazione del cliente, con relativa annotazione e registrazione su apposito registro vidimato dalle Questure, per quanto riguarda le foto, in moltissimi casi già è obbligo!
    L’unico vero cambiamento è la soglia dei 1.000,00€, tra l’altro un atto discriminante verso la categoria, visto che in tutto il mercato la soglia è di 2.999,99€.
    Nessuno mai che sottolinei, come i compro-oro negli anni abbiano giovato al Paese, visto il volume d’affari generato e per tanto le tasse pagate. Nessuno che citi il rischio di acquistare oro, visto che in caso di refurtiva, acquistata con tutti i criteri legislativi da un ladro che si spaccia per legittimo proprietario, le forze dell’ordine sequestrano gli oggetti ritornandoli al reale legittimo proprietario e alla fine chi passa per derubato è il compro-oro che non recupererà più i propri soldi. Forse sarebbe il caso di citare anche il contrasto tra compro-oro e usurai, perchè visto le porte chiuse in faccia dai mediatori creditizi nonchè dalle banche ai cittadini, l’unica via percorribile prima dei compro-oro era appunto solo l’usuraio, mentre oggi i cittadini possono auto-finanziarsi grazie al proprio oro/gioielli vecchi ed usuti, quindi siamo l’opposto alla criminalità!
    Vanto personalmente un controllo amministrativo al 1°anno di attività ed un verbale con NESSUNA IRREGOLARITA’! E come me tanti, ma tanti miei colleghi con cui siamo sempre in stretto contatto.

    1. Tirteo,
      anche io ho un’attività compro oro, regolarissima, e condivido quanto hai detto.
      Ie notizie che girano in rete, spesso e volentieri, sono confuse, contraddittorie e frutto solo del “sentito dire”.
      Adesso che la legge è approvata posso dire la mia sul lavoro dei nostri zelanti legistratori:
      Iscrizione all’OAM: Saremo gli unici commercianti/negozianti costretti a iscriverci al registro. Anche ci ha un negozietto dovrà effettuare tutti gli adempimenti che hanno le banche e i mediatori finanaziari. Pazzesco!

      Limite contanti a 500 Euro: Ci discrimina fortemente rispetto a tutte le altre attività commerciali. Secondo me è anche una misura incostituzionale.

      Conto corrente dedicato in via esclusiva: Ennesimo regalo alle banche e aggravio di costi.

      Obbligo di fare due fotografie dell’oggetto: questa è proprio una presa in giro. Mi incasinerà l’archivio fotografico, ma questo in fondo è il meno.

      A questo punto sto seriamente considerando di chiudere questo tipo di attività. Tanto ormai di oreficeria usata i clienti ne portano sempre meno e i margini sono minimi.

      Grazie Governo Gentiloni per averci dato il colpo di grazia!

    2. finalmente qualcuno con chiare parole ha descritto perfettamente ..il mio commento e’uno soltanto la crisi e sempre promossa dalle banche .Banche non piu ‘ efficenti il rendimento sugli investimenti e ‘ pari allo zero .L oro un bene rifugio che tutti noi abbiamo sempre comprato per un piacere di averlo o i piu esperti per investimento .Chi ha promosso all apertura dei compro oro .SONO STATE LE STESSE BANCHE per recuperare i soldi che hanno finanziato..NON PENSANDO CHE L ORO AVREBBE AVUTO UNA CRESCITA PAZZESCA .forse un po invidiosi ? L oro essendo manipolato hanno frenato questa crescita portandola ad un equilibrio accettabile la gente non vende piu come prima Passeranno ancora anni che l oro ritornera nella fase di crescita allettante ..Chi ha spinto ha creare una legge secondo me pessimma ed tra un po anche inutile e interessato ad spillare soldi a queste attivita giunte alla fine .

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