AUGURI A TUTE LE NOSTRE LETTRICI PER LA FESTA DELLA DONNA – 8 MARZO 2014!
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L’oro ha aperto la settimana a $ 1.326,00 e ha chiuso a $ 1.340,70.
Al Comex di New York i contratti futures sull’oro, per consegna maggio, sono quotati a $ 1.340,50.
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BCE, DOLLAR INDEX E RALLY DELL’ORO
La decisione presa giovedi’ da parte del “board” della BCE, di lasciare invariato il tasso di sconto (allo 0,25%), ha innescato un rally sull’Euro, causando, per converso, un grave deterioramento tecnico del Dollar Index, il quale e’ sceso sotto la soglia psicologica degli $ 80,00.
Per essere piu’ precisi, il Dollar Index era gia’ sceso sotto la soglia degli $ 80,00 durante la giornata di lunedi’, esattamente nel pomeriggio, per poi recuperare in modo flebile il giorno successivo.
Il Dollar Index e’ un indice composto da un “paniere” di valute (Euro, Yen giapponese, Sterlina Inglese, Dollaro Canadese, Corona Svedese e Franco Svizzero) il quale “misura”, tramite apposita media geometrica ponderata, il valore del dollaro statunitense.
Come puoi vedere dal grafico sotto, il Dollar Index sta “flirtando” pericolosamente sotto la soglia (dagli analisti ritenuta “psicologica”) degli $ 80,00.
Se il Dollar Index sfondasse al ribasso quota $ 79,50, si avvicinerebbe in modo pericoloso all’ulteriore soglia “psicologica” posta a $ 79,00, con conseguente formazione di un trend ribassista di lungo periodo.
Qui sotto trovi il grafico delle quotazioni dell’Euro contro il Dollaro Statunitense.
Se l’Euro violasse al rialzo, in modo robusto, l’area compresa tra 1,38 – 1,39 si inaugurerebbe UNA NUOVA ERA della “guerra globale valutaria” (“currency war”), indicandoci la possibile fine dell’attuale “forza” del dollaro USA.
Il dollaro statunitense, come tutte le valute “fiat” (ovvero, emesse per decreto governativo e prive di convertibilita’ in oro), si sostengono sulla “fiducia” delle masse.
Ma la “fiducia” della gente, degli investitori globali e dei risparmiatori rispetto al dollaro americano, si sta lentamente ma inesorabilmente erodendo, come ci indica il trend ribassista rappresentato dal Dollar Index.
Il grande vincitore del duello tra Euro e Dollaro, e’ il metallo giallo, ovvero il denaro reale. Questa settimana, come dicevo sopra, l’oro ha testato l’area posta a $ 1.350,00.
Il Lingotto ha ritracciato al ribasso venerdi’, sulle solite speculazioni circa la creazione di posti di lavoro creati a febbraio in USA, la quale e’ risultata essere migliore di quanto previsto dagli analisti.
Ma i posti di lavoro creati sono per la maggior parte “a tempo determinato”, circoscritti nel settore dei servizi, in quello ospedaliero e scolastico, nonche’ “governativi”.
Come sai, il settore a piu’ alta produttivita’ e’ il settore manifatturiero. E’ questo il settore che “traina” l’economia.
Come puoi vedere dal grafico sotto, il settore manifatturiero USA ha creato nel mese di febbraio solo 6.000 posti di lavoro…(quint’ultima riga a partire dal basso).
Credi veramente che il “mercato del lavoro” si stia rimettendo in marcia negli USA? Dimentica la propaganda massmediatica…e CONCENTRATI SU questo grafico, CHE ANALIZZA LA DURATA MEDIA DEI PERIODI DI DISOCCUPAZIONE. Come ti puoi accorgere, la durata media dei periodi di disoccupazione, da parte dei lavoratori americani, e’ in continuo aumento, con esplosione potenziale dei lassi temporali di disoccupazione, a partire dal 2008. A tutt’oggi siamo quasi ai massimi dal 1950 (37 settimane circa).
Dai un’occhiata al grafico qui sotto. L’oro continua a “splendere”…anche se sul suo cammino s’imbatte in una forte resistenza posta in area $ 1.354,00 – $ 1.355,00.
Ritengo che questa resistenza sia da mettere in relazione con il supporto a $ 79,00 del Dollar Index di cui parlavo sopra. Se il Dollar Index violasse al ribasso quest’area la prossima settimana (o si approssimasse a tale area), l’oro potrebbe facilmente demolire la resistenza a $ 1.355,00.
Una violazione al rialzo di detta area trascinerebbe l’oro verso il primo target della configurazione grafica “double-bottom-reversal – doppio-minimo-rialzista”, posta a $ 1.434,00 (vedi grafico sopra).
L’eventuale irruzione dell’oro nell’area dei $ 1.434,00 mi suggerisce un ulteriore allungo rialzista diretto verso area $ 1.493,00, in quanto il lingotto si porterebbe proprio a ridosso della media mobile a 200 settimane.
ARGENTO
Per quanto concerne l’analisi tecnica dell’argento, la resistenza posta verso l’area a $ 21,20 – $ 22,30 si sta dimostrando assai ardua da superare (grafico sotto).
Se l’argento riuscisse a chiudere oltre quell’area nel corso della prossima settimana, potremmo registrare un “rally” sino ad area $ 25,00, la quale potrebbe aprire al rialzo sino area $ 28,30 (che rappresenta la media mobile a 200 settimane).
Buon fine settimana a tutti e godetevi l’anticipo di primavera metereologico previsto per questo week-end!
8 risposte
Ottimo lavoro come sempre, con alcune informazioni anche sull’Argento. Posso chiederti secondo un tuo parere tecnico, quale pensi che sia l’arrivo dell’Argento come valuta?Credi che nel corso di questo fine ciclo si riallinei i lrapporto 1 a 15/16 con il gold?Sarebbe un tantino esagerato se credessi tra 3500 e 15000 euro al kg (in virtù proprio dell’eventuale riallineamento)?
Ciao Andrea,
sto preparando un articolo sull’argento, pero’ non lo pubblichero’ a breve, perche’ sto ancora cercando dei dati che sono di sicuro interesse e aiuteranno voi lettori nella comprensione dei trends di questo metallo prezioso monetario.
A mio modo di vedere (ma questa e’ un’opinione personale), NON ritengo che sia possibile un riallineamento dei del rapporto (ratio) tra oro e argento (Gold/Silver ratio). Almeno non nel breve termine.
Ti spiego per quale ragione. La crescita economica, a livello globale, e’ ASSAI debole. Giappone, USA, Europa, nonche’ Paesi Emergenti, sono tutte aree macroeconomiche in recessione (se non addirittura in Depressione).
Ora: l’argento ha un ampio utilizzo industriale rispetto all’oro. L’utilizzo dell’oro nel campo industriale, e’ veramente modesto.
Quindi: mentre l’argento “patisce” eventuali rallentamenti economici, l’oro non ne risente affatto. Entrambi sono riconosciuti a livello globale come “store of wealth” – “riserve di valore”, ma mentre l’argento e’ anche utilizzato in campo industriale, su larga scala, l’oro e’ propriamente una vera “riserva di valore”, dato il suo scarso utilizzo industriale.
L’attuale fase recessiva-depressiva globale, non favorisce un riallineamento tra le quotazioni dell’oro e dell’argento.
Tuttavia: i costi totali per estrarre e commercializzare argento, da parte delle Compagnie minerarie, si aggirano intorno ai $20,00 – $22,00 per oncia. L’anno scorso, a livello mondiale, sono state estratte 800 milioni di once d’argento (un record).
Potranno essere mantenuti in futuro questi record estrattivi quando il costo per produrre e commercializzare l’argento e’ pari (se non addirittura negativo) rispetto a quanto si puo’ ricavarne immettendolo sul mercato?
La risposta e’: NO. Le Compagnie minerarie attive nel mercato dell’argento, NON potranno estrarre argento, in cosi’ larghe quantita’, con continui cali nei profitti.
Personalmente ritengo che gia’ a partire da quest’anno, i ritmi d’estrazione dell’argento tenderanno a calare drasticamente. Il record dell’anno scorso e’ principalmente dovuto ai grandi investimenti che le Compagnie fecero nel 2011 (quando l’argento tocco’ i $50,00 per oncia).
E’ chiaro che il prezzo dell’argento tendera’ a crescere, causa i cali estrattivi (e a causa del fatto che l’argento non usa essere riciclato – rispetto all’oro i cui rottami sono continuamente riciclati sul mercato).
Ma i tempi di un eventuale riallineamento sono estremamente lunghi, perche’ l’argento risente del ciclo industriale e del suo attuale forte rallentamento.
A mio avviso (opinione strettamente personale), nel medio termine, l’oro continuera’ a sovraperformare l’argento.
Ciao
Riccardo Gaiolini
Analyst & Research
https://www.deshgold.com
Grazie per la risposta elaborata, per lo meno ho capito che quel che rimane conviene buttarlo sull’oro, considerando il medio termine. Di sicuro si arriverà a quelle cifre per l’argento ma occorrerà conservarlo a lungo e scordarsi di averlo.
Nel Settembre 2011 sia il Dollar Index che l’Eur-Usd erano pressappoco ai valori odierni, ma l’oro era all’incirca piu’ alto del 40% . La correlazione congrua e’ quella di allora o quella odierna?
Ciao Alfredo,
ma in realta’ io non paragonerei la situazione di settembre 2011 con quella attuale. Le situazioni finanziarie sono difficili da paragonare, specialmente su base mensile. Prendiamo un orizzonte prospettico piu’ lungo.
Per esempio, nei primi cinque mesi del 2008, l’Euro toccava un massimo di 1,60 contro dollaro.
http://cambi.bancaditalia.it/cambi/ChartServlet?cxSize=600&cySize=500&controValuta=Euro&valuta=Dollaro%20USA
Come puoi notare, il trend del cambio Euro contro dollaro, dal 2008, e’ a favore del dollaro, perche’ dal picco del 2008, l’Euro ha cominciato a decrescere rispetto al dollaro.
Dal 2013 l’Euro inverte la direzione. Dal 2013, il dollaro e’ debole contro quasi tutte le valute; se non si indebolisce (per esempio si e’ rafforzato contro il dollaro canadese) non riguarda la sua forza intrinseca, ma perche’ la Banca Centrale Canadese (in questo caso) tende a espandere la sua massa monetaria tramite operazioni di mercato aperto, per agevolare l’export canadese.
http://cambi.bancaditalia.it/cambi/ChartServlet?cxSize=600&cySize=500&controValuta=Euro&valuta=Dollaro%20USA
Questo non esclude un intervento della BCE per “calmierare” il cross Euro/Dollaro e non danneggiare l’export europeo, anche se io tendo a prevedere che la BCE rimanga ferma, perche’ un’Euro forte agevola l’Eurozona riguardo le importazioni di petrolio e gas (la BCE non abbassera’ il tasso di cambio per non importare inflazione da idrocarburi, causa anche il precipitare della possibile guerra del gas tra Ucrainia e Russia, che coinvolge anche il nostro import di gas e petrolio da quella macroarea).
Ciao
Riccardo Gaiolini
https://www.deshgold.com
Ciò che ha detto Riccardo riguardo al ratio gold/silver è ragionevole e giusto. Tuttavia c’è da considerare, facendo un paragone con il picco del 1980, che l’argento si trova addirittura a meno della metà di quel picco(50$oz) mentre l’oro è sopra di circa 500 $ oz. Forse questo accade perchè l’oro è di più difficile estrazione mentre l’argento è un prodotto secondario delle miniere?
Forse è così ma non sono molto informato.
Ciao a tutti.
Ciao Luigi,
nel 1980 ci fu il picco dell’argento, pero’ dal 1974 al 1980, il prezzo dell’argento era salito di molto a causa delle speculazioni rialziste dei Fratelli Hunt. A mio modo di vedere, se gli Hunt non accumulavano tutte quelle posizioni rialziste, l’argento non sarebbe cresciuto (a livello di quotazioni) a quei livelli. Questa e’ una mia opinione personale.
Buona domenica
Riccardo Gaiolini
Analyst & Research
https://www.deshgold.com
Ciao Riccardo, in effetti ci deve essere stato un qualche evento diciamo straordinario. Quello che hai riportato potrebbe giustificare il rialzo che ebbe l’argento nel 1980 e che a tutt’oggi è ancora lontano. Vedremo cosa accadrà. Mi piace vivere questo momento, aldilà delle convinzioni personali di ciascuno. Questo perchè siamo di fronte ad una svolta epocale. Costi dell’energia sempre più alti e nazioni che credono di poter continuare a crescere senza tener conto di questo importante fattore. La mia idea l’ho espressa più volte e sono convinto nel bene e nel male che gli esseri umani dovranno porsi le domande di sempre ma in maniera certa… senza tergiversare o cercando vie di fuga nell’illusione. Sono cosciente che ciò che dico va ben oltre il tema dell’investimento in metalli preziosi ma credo che l’umanità, nella crisi, non abbia mai avuto così poche alternative come adesso. Siamo tanti, in un mondo sempre più piccolo, con sempre minore energia per tutti. Ed oltre a questo è stata costruita negli ultimi decenni la convinzione-illusione individuale che il mondo vada sempre a migliorare. Questa, secondo me, è una grande illusione che ha reso tutti noi egoisticamente isolati gli uni dagli altri.