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L’oro ha aperto la settimana a $1.217,30 e chiuso a $1.191,50.
Al Comex di New York i contratti futures per consegna dicembre sono quotati a $1.191,10.
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Per piu’ di una settimana l’oro aveva tratto beneficio dal supporto posto a $1.215,00, dopo essere scivolato dai $1.240,00 di due settimane fa. Nella giornata di venerdi’, invece, ha sfondato al ribasso il supporto-chiave a $1.200,00 precipitando a $1.191,50.
Il lingotto sta subendo la forza del dollaro americano e la debolezza delle quotazioni del petrolio.
Il biglietto verde e’ in rapporto di correlazione inversa con il petrolio (all’incremento del primo si riscontra un decremento del secondo e viceversa). L’oro e il petrolio hanno una relazione diretta (le loro quotazioni procedono in modo parallelo). Il dollaro e’ in rapporto di correlazione inversa con l’oro.
Il calo del prezzo del petrolio si riflette in modo positivo sul biglietto verde in quanto una diminuzione delle quotazioni dell’oro nero riduce le aspettative inflazionistiche. La riduzione delle aspettative inflazionistiche si ripercuote sul dollaro rafforzandone le quotazioni (nel grafico sotto puoi notare il rafforzamento del dollaro concomitante con la debolezza delle quotazioni del petrolio WTI Crude Light al Nymex di New York).
Le quotazioni del petrolio WTI e Brent sono in calo da luglio 2014. Questo scenario continua a rafforzare le pressioni ribassiste su tutte le materie prime consolidando l’ascesa del Dollar Index che e’ diretto con forza verso quota $89,00 (grafico sotto, clicca per ingrandire).
Scommettere contro il dollaro, in questo momento, e’ da temerari (se guardi il grafico dell’Euro contro il biglietto verde noterai che il dollaro ha bucato l’euro come un coltello conficcato nel burro).
Tutte le grandi macroaree planetarie soffrono di stagnazione economica.
L’Europa e’ in profonda recessione, il Giappone non si e risollevato neppure con le incessanti iniezioni di liquidita’ da parte della BOJ (Bank Of Japan), la Cina crescera’ solo del 3,5% quest’anno.
Anche l’economia americana e’ in fase di stagnazione (se alcuni riscontrano una “ripresa”….e’ la ripresa piu’ tiepida che abbia visto in vita mia – nel grafico sotto la velocita’ di circolazione del denaro – mai stata cosi’ bassa da 54 anni a questa parte, sintomo vistoso di rallentamento economico e non di espansione).
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RIEPILOGO DELLE RELAZIONI CHIAVE
La pressione ribassista su tutte le materie prime, guidata dal tonfo del petrolio, non fa che rafforzare il dollaro e, di conseguenza, deprimere le quotazioni del lingotto.
Gli investitori globali percepiscono il dollaro come “il minore dei mali” rispetto alle valute delle concorrenti (e depresse) aree macroeconomiche e pertanto continuano a investire nel biglietto verde rafforzandone le quotazioni.
Se diamo un’occhiata alle aspettative inflazionistiche negli USA, queste confermano la scarsa pressione inflazionistica tuttora presente nell’economia USA (segnale di rallentamento economico).
Nel grafico che riporto sotto sono comparati i rendimenti dei Titoli del Tesoro Usa indicizzati all’inflazione (Treasury Inflation Protected Securities – TIPS) con le quotazioni dell’oro.
Come puoi vedere, i rendimenti dei TIPS sono ai minimi e riflettono le depresse quotazioni del lingotto.
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FINO A QUALE LIVELLO DI SUPPORTO PUO’ CALARE L’ORO?
Jeffrey Currie di Goldman Sachs ha previsto un prezzo dell’oro pari a $1.050,00 entro fine anno. Stesso pronostico ha espresso Dominic Schnider di UBS (guarda il video).
A livello personale non concordo con le previsioni dei due esperti menzionati.
Ma, indossando i “panni” di analista finanziario, e’ doveroso da parte mia ricercare informazioni storiche e statistiche che possano confermare o invalidare le previsioni di cui sopra. Pertanto, se volgiamo lo sguardo indietro nel tempo un precedente storico potrebbe confermare le tesi di Currie e Schnider.
Durante il precedente mercato toro del lingotto (durato dal 1971 al 1980), ho riscontrato una fase estremamente negativa per l’oro, ovvero il periodo compreso tra il 1975 e il 1976.
Il 1975 fu l’anno della definitiva sconfitta degli Stati Uniti dal Vietnam. Dopo la storica “caduta di Saigon“, gli USA iniziarono il definitivo ritiro delle loro truppe stanziate nel Vietnam.
Durante quel biennio i tassi d’inflazione erano estremamente volatili. Si registro’ un picco del 12% e un minimo del 5%. Il deficit di bilancio federale tocco’ i 75 miliardi di dollari di disavanzo.
A febbraio del 1975 l’oro tocco’ un picco a $185,25 per oncia. Successivamente inverti’ la rotta. L’orso prese le redini del mercato trascinando il lingotto al minimo di $103,50 per oncia registrato ad agosto 1976 (grafici sotto, quotazioni oro anno 1975 e 1976).
Il “crollo” delle quotazioni fu pari al 44,1% in diciotto mesi di trading.
L’attuale mercato “orso” dell’oro – dal picco di settembre 2011 – e’ pari a una caduta del 38%. Una forte correzione ribassista come quella attuale e’ da considerarsi fisiologica all’interno di un trend rialzista secolare.
Potrebbe l’oro ripetere l’exploit negativo del biennio 1975-1976, ovvero arrivare a testare quota $1.062,00, vicino alla quota prevista da Currie e Schnider con un calo del 44,1% dal picco raggiunto tre anni fa?
Mark Twain diceva che “la storia non si ripete, ma fa rima“. Ovvero: se qualcosa di simile e’ successo nel passato potrebbe succedere anche ora.
Ma se “la storia non si ripete, ma fa rima“, le cattive notizie (un ulteriore possibile calo dell’oro verso area $1.062,00), sono tallonate da quelle buone. Indovina infatti cosa e’ successo alle quotazioni dell’oro dopo essere sprofondato al minimo delle sue quotazioni toccate ad agosto 1976?
L’oro, dopo aver toccato il minimo di agosto 1976, ha incrementato il proprio valore di ben 8 volte nei successivi quattro anni arrivando a toccare il picco oltre $850,00 per oncia nel gennaio 1980 (grafico sotto).
Alla luce di quanto sopra ritengo che gli investitori in oro fisico a lungo termine devono concentrarsi sui piu’ ampi scenari globali (quale sara’ il prezzo dell’oro tra 5 oppure 10 anni?) invece che focalizzarsi sulle quotazioni della prossima settimana.
Certo, l’oro nel breve termine potrebbe scivolare ancora piu’ in basso. Non posso escluderlo, anche se ritengo che l’industria mineraria non possa continuare a estrarre oro, indefinitamente, con costi di produzione medi intorno ai $1.300,00 per oncia e una quotazione dell’oro a $1.000,00.
14 risposte
….non ci credo che siamo i soli a credere e aver fiducia….non ci credo…..e un giorno avremo la nostra rivincita su chi ci ride contro (a me capita con molti conoscenti che continuano a guadagnare con le azioni) e avremo la nostra ‘vendetta’….
Intanto però si soffre… oggi i giornali dicono che chi ha comprato il gold non ha capito niente…mah… che dite?
Temo che la gente comune (blebe) abbia giá venduto o stia vendendo…ma chi sta comprando il fisico? …gli stati sovrani…e qualcuno di noi(blebe che non vuole farsi ancora incu….)….il mio problema pensando a ora: avrò il coraggio di tenerlo quando saremo al doppio o al triplo…?
Ecco, dopo Goldman è Guru vari se ci si mettono anche i giornali, vuol dire che si inverte 🙂
Buongiorno a tutti e in specie a Gennaro. Mi scuso perché eravamo d’accordo che vi avrei fatto pervenire un’analisi sull’oro che poi non vi è arrivata. Questo è dovuto al fatto che al lavoro ho delle cose urgenti da completare (entro meta’ ottobre) e mi prendono tutta la giornata oltre le canoniche 8 ore: quindi devo derogare e spostare tutte le altre cose. Inoltre prima di inviarla volevo vedere il video di Gennaro cui condivido ogni singola sillaba: erano cose la gran parte gia’ note a me e gia’ la pensavo alla stessa maniera. Invece molto interessante il grafico alla fine che rigurada il gap (non dico di cosa così chi vuole va a vederselo) che ciclicamente viene chiuso. Questa non la sapevo proprio. Grazie per avere condiviso queste informazioni ( poi alla fine vi è una cosa che francamente vorrei avere un chiarimento…a suo tempo).
Comunque due brevi considerazioni. La media (mi pare a 400 settimane o giu’ di li) trovata da Riccardo è valida e parecchio e mi scuso se avevo dubitato. Ve n’è un’altra di piu’ breve respiro che meglio definisce il trend e vedro’ di metterla su quello che vi inviero’.
Altre due considerazioni: i sentiment su oro, dollaro etc sono veramente agli estremi.
Infine Gennaro mi diceva che era interessato a vedere con me view diverse. In realta’ diversita’ al massimo ve ne sono nel breve semmai. Il fatto del lungo mi sa che le nostre visioni collimano. Infatti Gennaro indica il 2016 come anno clou per l’oro. Anche per me è così. E la direzione è UP.
Ancora scusate per il disguido ma francamente vorrei fare una cosa pensata e non buttare lì due grafici senza senso. Saluti.
Ciao Bullfin, ma come si fa a vedere il video di Gennaro ? L’ho cercato nella GSG e non l’ho trovato . Bisogna richiederlo ? Grazie per la risposta .
Alla fine di ogni articolo del blog noterai la scritta Ecco come puoi aumentare i tuoi risparmi dal +100% al +973%, investendo in Oro con Cicli che si ripetono da generazioni. metti nick e mail e poi guardi :).
Non preoccuparti Bullfin.
Se ti andra’ di condividere un articolo, sai come fare.
Nel frattempo ti leggiamo con piacere fra i commenti 😉
Buona domenica a tutti… ho letto alcune analisi in internet che danno l’sp500 nel 2018-2019 a 4000….sarebbe buono se fosse così comprare anche adesso vi pare?
Sul gold aspetto idee da Bulfin allora
Nella migliore delle ipotesi il top lo fa entro il 2017, ma poichè la complex è onda 3 del bull partito dal 2008 lo puo’ ben fare prima. Penso che il 2018-2019 saranno anni che chi ne esce senza ossa rotte puo’ mettere un cero alla madonna.
Un mio conoscente ha letto che zero hedge vede il top sul gold nel 2028 pero’….sarebbero 10 anni in piu’…
O lo fa entro tre anni o anch’io comincerò a credere che il ciclo dell’oro è finito. Capisco due anni di ritardo dalla chiusura, ma addirittura dieci anni altri!Secondo me stanno dando informazioni errate per farcelo vendere. Di una cosa son certo: più sacrifici e pene ci fanno passare, più sarà la sua esplosione al rialzo come un vulcano che erutta. Si salvi chi può se quel vulcano comincerà ad eruttare.
Quando questi sedicenti guru (soprattutto di Goldman) iniziano a sparare target elevati in un verso o nell’altro è il momento di invertire, guardacaso il minimo dell’oro è stato a “1191” e ho detto tutto.
Mi ricordo ancora qualche anno fa con Goldman che sparava target a 200 per il petrolio (era sui 140 quella volta), di li a 2/3 settimane è iniziato il crollo totale 🙂
correggo il minimo che ha fatto lunedì è stato a 1183……