In un articolo scritto in data 18.04.2014
(“i BRICS verso la costituzione di un’istituzione monetaria alternativa al FMI“),
anticipavo che i cinque grandi paesi emergenti degli anni 2000 avevano progettato di realizzare una grande istituzione finanziaria per dare luogo a progetti infrastrutturali, concessione di prestiti e tutela dei cambi e delle proprie riserve valutarie; un vero e proprio istituto di credito a favore dello sviluppo e del commercio fra Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.
Ti confermo che i preparativi per la creazione di questa super-struttura finanziaria, sono in via di completamento.
Il presidente del Brasile, Dilma Rousseff e il presidente russo Vladimir Putin, hanno discusso la creazione di questa banca di sviluppo che avra’ come scopo la promozione della crescita dell’interscambio commerciale e finanziario tra le nazioni del gruppo BRICS.
Rousseff ha ricevuto Putin nel proprio palazzo presidenziale di Brasilia lunedi 14 luglio, affermando che “i paesi del BRICS sono i piu’ grandi del mondo e non possono essere soggetti a qualsivoglia tipo di dipendenza economica e finanziaria verso terzi soggetti”.
La creazione della BRICS Bank ha un chiaro significato politico: l’abbandono del dollaro americano da parte delle piu’ significative economie globali. Il biglietto verde sara’ progressivamente estromesso dai circuiti finanziari e dal commercio globale e perdera’ il suo ruolo di “valuta di riserva globale”.
L’operativita’ della nuova banca, e’ prevista essere per il 2016. La banca, sara’ affiancata da un apposito fondo di riserva contro le crisi valutarie che potrebbero colpire i paesi aderenti.
La banca si pone l’obiettivo di gestire iniziative economiche aventi come fine investimenti infrastrutturali; a regime, dopo dieci anni, la nuova banca dei BRICS potrebbe detenere una media d’investimenti pari a 34 miliardi di dollari annui, contro gli attuali 61 della Banca Mondiale (controllata dall’Occidente).
Poni estrema attenzione a questi eventi: se e’ vero che il dollaro non e’ ancora defunto come ruolo ricoperto all’interno delle transazioni globali, e’ pur altrettanto vero che il trend di allontanamento dal biglietto verde e’ gia fase di decisa accelerazione.
Il punto di non ritorno del dollaro potrebbe essere molto piu’ vicino di quanto pensiamo. In realta’, il biglietto verde potrebbe aver gia’ passato il punto di non ritorno nel suo cammino verso la sua irrilevanza globale.
La costituzione di questo grande istituto finanziario, in alternativa al FMI, sviluppera’ e rafforzera’ gli scambi multilaterali e la leadership globale dei BRICS e ne tutelera’ i propri interessi finanziari e geopolitici di lungo periodo.
I BRICS si stanno trasformando, da paesi emergenti, a grande potenza finanziaria ed economica globale.
Una grande alleanza “anti-dollaro”.
Una risposta
La nascita di una banca alternativa al FMI é una cosa molto importante ed in gestazione dal 1999/2000 perció é possibile che nei prossimo 5/10 anni prenda il largo ma che il dollaro sia progressivamente escluso dagli scambi é fanta politica. Una economia globale di 7 miliardi di persone non puó sostenersi su di una unica moneta forte di scambio e giá gli scambi in uan sono prossimi a quelli del $ . Il sistema si adatta e rigenera progressivamente, tra venti anni i maggiori volumi di scambio saranno in uan ma non accadrà niente di straordinario al $ di quanto non é accaduto alla Sterlina Inglese tra fine 800 e primi 900. Il futuro di un globo che nel 2030/35 avrà 9 miliardi di abitanti non puó sostenere la propria economia appoggiato ad una valuta o legato ad un corso di qualsiasi genere. Dovranno concorrere più forze per il sostegno, già oggi averlogià attuato sarebbe stato un vantaggio. A Firenze c’é un solo sindaco a Roma sono 10 con altrettanti comuni metropolitani ma 50 anni fa ce ne era uno solo come a Firenze !! Le realtá sono mutevoli e non necessariamente fonte di catastrofe, anzi !! Addio al $ ? Obama é stato il primo a sottoscriverlo e prima ancora di divenire Presidente !! Ciao