Quattro dei piu’ importanti impianti per la raffinazione dell’oro si trovano nella Confederazione Elvetica.
Queste raffinerie Svizzere impiegano le piu’ avanzate tecnologie nella lavorazione del materiale proveniente dalle miniere e nel riutilizzo di vecchia gioielleria.
E’ stimato che almeno il 70% della raffinazione dell’oro sia eseguita oltralpe, in Svizzera.
Gli impianti sono quelli di Argor-Heraeus, Valcambi, Metalor e Pamp. La maggior parte dell’oro in circolazione sul nostro pianeta passa per queste raffinerie.
Nel terzo trimestre di quest’anno, la Svizzera ha importato 808 tonnellate di oro, esportandone ben 680.
I dati dei primi nove mesi, evidenziano un import di oro per 2.420 tonnellate e un export di 2.184 tonnellate.
Nei primi nove mesi di quest’anno, la Svizzera ha pertanto raggiunto il record di sempre nell’esportazione di metallo giallo (export evidenziato in rosso, nel grafico sotto messo a disposizione da KoosJansen del sito “In Gold We Trust”).
Piu’ di 1.100 tonnellate di oro raffinato nel 2013 hanno raggiunto il porto di Hong Kong (e altre citta’ portuali della Cina) per l’importazione nel Paese del Dragone.
Anche per quanto riguarda l’argento in export, la Svizzera e’ in procinto di superare i record di tutti i tempi.
Durante il terzo trimestre ha importato 545 tonnellate di argento, esportandone 608 (uguagliando l’export dell’anno scorso, in appena nove mesi).
Con il prossimo trimestre, l’export di argento dalla Svizzera raggiungera’ il top da 11 anni a questa parte (export evidenziato in rosso nel grafico sotto messo a disposizione da KoosJansen del sito “In Gold We Trust”).
3 risposte
Ritorna lo spettro del ribasso…..1288!Sto pensando di barattare cento grammi di gold con un quintale di pomodori che di sicuro mi aprirà la strada verso nuovi orizzonti.
La situazione non sembra positiva per il gold. Ieri ho letto per la prima volta, dai ribassi di aprile, un articolo che riportava l’hedging effettuato da alcune aziende. Riporto qui un estratto:
“L’azienda australiana St. Barbara ha dichiarato di aver venduto ieri 7,5 tonnellate in contratti forward al prezzo di $1390 all’oncia.
La piccola azienda mineraria sudafricana Amara Mining questa settimana ha venduto il 20% delle proprie quote a un investitore istituzionale.”
Con questo non è ancora detta l’ultima parola. Tuttavia se dovesse prevalere questo tipo di contratti di vendita non c’è da aspettarsi niente di buono. Nè per le aziende minerarie che in caso di forte rialzo ci rimetteranno di brutto nè per il prezzo del gold che continuerà ad essere volutamente depresso dalla finanza oligarchica.
Se le dichiarazioni della banca criminale Goldman Sach sono vere allora il gold ha finito il rialzo e lo aspetta un ulteriore calo che lo porterebbe anche a 700 $ oz e ci dovrebbe restare per circa 20 anni. Questo insegna la storia del mercato del Gold. Ma a voi sembra verosimile?
Io dico di no. Stanno solo sfruttando chi lavora(miniere) e a chi ha investito mettono paura per gettarlo nel panico.
Manteniamo la calma e vedremo chi la spunta.
Dei risultati sull’occupazione USA è meglio aspettare un’altra conferma de-stagionalizzata. Poi potremo anche credere agli asini che volano.
La situazione si è chiaramente deteriorata ma non è ancora detta l’ultima parola.
L’aspetto negativo è la mancanza di volumi in acquisto.
Di positivo abbiamo 1) IL Supportone a 1251 resiste. Se dovesse cadere il trend gira a short. 1180 non vale ormai più niente.
2) La differenza di prezzi tra PLATINO e ORO che normalmente si attesta sui 100 punti è salita a quasi 160 punti. Forse qualcuno si sbaglia, speriamo sia l’oro.
3) Il minimo di ieri a 1181 potrebbe essere un minimo di inversione rialzista. Infatti i prezzi sono rimasti stabilmente tra i 1182-1184 per oltre 3 ore e poi verso fine seduta hanno iniziato un lento recupero chiudendo a 1188.
4) La maggior tenuta dell’argento che non ha ormai molto margine di discesa, il suo supporto decisivo passa a 20,50 USD. In condizioni normali l’argento avrebbe perso almeno il 3% se non di più.
Comunque ormai ci siamo, presto sapremo. Saluti.