ricchezza nel tempo

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Cosa succede se la Grecia lascia l’Euro?

La domanda che in questi giorni sta facendo il giro del mondo è
cosa succede se la Grecia lascia l’Euro?”

Infatti, stando alle news circolate nelle ultime settimane, la Grecia sembrerebbe davvero avviata verso l’uscita dall’Euro.

Le domande che popolano il mondo finanziario in questo momento sono:

la Grecia lascerà domenica prossima, con il termine ultimo dato dall’Europa, oppure lascerà in una vicina data successiva?

Qualsiasi sia la risposta sul se e quando la Grecia lascerà l’Euro, ecco alcune considerazioni su cui riflettere in caso di uscita dalla moneta unica.

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1. Nel breve periodo l’uscita dall’Euro sarà molto dolorosa per la Grecia

Il paese cadrà ulteriormente in depressione, ci sarà un aumento della delinquenza e della disoccupazione. Le persone inizieranno a scambiarsi beni e servizi in cambi di altri beni e servizi.

Molte aziende falliranno. Così come molte banche.
Ci sarà una corsa al saccheggio nei supermercati e lunghe code alle pompe di benzina.

Immagina un vero e proprio far west. Una lotta alla sopravvivenza dovuta dai fallimenti a catena e dalla scarsità di risorse primarie.

Il paese sarà piegato su due gambe.
Per un breve periodo, probabilmente di 3/6 mesi, i Greci conosceranno cosa significa spurgare un sistema marcio per via della depressione deflazionistica.

MA…

la Banca Centrale Greca non resterà a guardare.
Nel frattempo che il paese subisce il colpo deflazionistico, la Banca Centrale stamperà quello che sarà il nuovo denaro Greco (la nuova valuta).

Probabilmente ci sarà un ritorno alla Dracma.

Con l’introduzione della nuova valuta (fortemente svalutata rispetto all’Euro) dalla deflazione la Grecia passerà ad una forte inflazione.

La buona notizia però è che dopo una purificazione dai debiti ed un crash del sistema bancario…

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2. La Grecia tornerà a crescere e lentamente emergerà dalla depressione

I capitali stranieri torneranno in Grecia.

Grandi investitori e forti speculatori compreranno beni reali (case, aziende e tanti altri beni di valore) a prezzi da saldo. Questo nuovo afflusso di capitali farà risorgere il paese che probabilmente rimpiangerà di non essere uscito prima dall’Euro.

A quel punto dovremmo assistere ad una bella ripresa del mercato azionario ed immobiliare greco.

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Ma per noi Italiani, cosa succede se la Grecia lascia l’Euro?

Ci sono delle lezioni che possiamo trarre da quel che sta avvenendo al paese Ellenico?
Cosa possiamo aspettarci se in un (attualmente) improbabile futuro dovessimo sperimentare la stessa sorte?

In questo scenario, ci sono alcune note interessanti che ricaviamo dall’attuale esperienza Greca.

In questi giorni infatti, mi sono arrivate voci che ai Greci sia stato impossibile comprare oro (altro che fasciarsi la testa pensando se sia meglio comprare oggi o magari quando il prezzo sarà dell’1% più basso…)

Questo ha senso, visto che quando un sistema collassa vengono chiuse tutte le scappatoie per gli investitori.

Senza contare che con le Banche chiuse (per adesso è successo per una settimana), chi aveva avuto la brillante idea di conservare TUTTO il suo oro in una cassetta di sicurezza bancaria, si è visto impossibilitato nel mettere le mani sul suo metallo.

E se avessi bisogno urgente di quel metallo?
Da me si dice “ti attacchi al tram“.

Ecco perchè faresti bene a pianificare – prima che accadano i casini – come conservare al meglio il tuo oro.

Ma non solo. File interminabili agli sportelli bancari per prelevare fino ad un massimo di 60 Euro al giorno.

Gli stranieri che erano in vacanza in Grecia (e per i quali si era detto che almeno per loro non ci sarebbe stato alcun limite al prelievo del loro denaro), dopo lunghe code agli ATM si sono visti recapitare un massimo di 100 Euro in contanti. Non di più.

Anche il conto online Paypal è stato bloccato.
Insomma, paralisi totale.

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Come influisce tutto questo sul cambio Euro Dollaro?

Nell’analisi su Euro Dollaro che ho condiviso con te ad inizio Giugno, ho scritto della possibilità che il cambio arrivi al livello di parità, cioè 1.

A distanza di un mese e mezzo le mie ricerche continuano a confermare quell’analisi. Potrebbe però esser cambiato lo scenario macro che porterà a quel livello di Euro Dollaro.

In quell’articolo ho condiviso la possibilità che la Grecia non fosse uscita dall’Euro, guardando ad una tendenza storica che pare volgere più all’accentramento della valuta che non alla sua divisione.

Questa volta potrebbe essere diverso?
Viste le insistite voci che girano da qualche giorno direi proprio di si.

Come dicevo, per ciò che ricavo ad oggi questo non cambierebbe lo scenario che vede Euro Dollaro alla parità, semplicemente lo “giustificherebbe” in altro modo.

Proviamo a considerare cosa succede
al cambio Euro Dollaro se la Grecia lascia l’Euro

Da qualche giorno il cambio Euro Dollaro sta risalendo forte, sulla speranza che venga trovato l’ennesimo accordo Greco e che il paese non lasci la moneta unica.

Mi domando:

cosa accadrebbe se ci svegliassimo una mattina di uno dei prossimi giorni, in cui il governo Greco annuncia a sorpresa l’uscita ufficiale dall’Euro da parte della Grecia?

Probabilmente chi sta comprando Euro Dollaro in questi giorni, con la speranza che il cambio abbia fatto un minimo importante a Marzo di quest’anno, si ritroverebbe immediatamente con delle perdite in portafoglio.

L’uscita della Grecia dall’Euro potrebbe essere la news a livello macro che giustifichi i numeri che abbiamo visto nella mia analisi su Euro Dollaro. Con un ribasso forte e violento, di varie figure di Euro Dollaro, il cambio si porterebbe in pochi giorni alla fatidica parità.

Chiuderebbe uno storico ciclo di 15 anni, toccherebbe una soglia psicologica cruciale, e raggiungerebbe un ritracciamento di Fibonacci che già 15 anni fa segnò la ripartenza di un nuovo ciclo di 15 anni.

Ma non solo.
(sempre se hai letto la mia previsione su Euro Dollaro) sai anche che un ciclo di 15 anni su Euro Dollaro, nella sua fresca fase di partenza, spinge in modo incredibile al rialzo.

Questo significa ENORME forza su Euro rispetto al Dollaro.
E cosa potrebbe giustificare questa forza relativa dell’Euro sul Dollaro?

La risposta potrebbe essere nel fatto che gli investitori, dopo aver subito il colpo iniziale dell’uscita della Grecia (e dunque dopo aver prezzato in modo negativo la cosa), si accorgeranno che la vita continua e che dopotutto senza la Grecia adesso la moneta unica è ancora più solida!

Questo si che sembrerebbe uno scenario “che funziona e che ha senso”.

Comunque vada, Euro o non Euro per la Grecia, continuo ad aspettare Euro Dollaro al varco. E il varco, per me, resta ancora la parità.

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nota: nel primo pomeriggio di oggi, nonostante un referendum popolare Greco che aveva visto i Greci schierarsi per il NO (e dunque per l’uscita dall’Euro) un nuovo calcio al barattolo pare sia stato dato.

Quanto durerà la nuova farsa lo scopriremo nei prossimi giorni.

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ps. qualcuno mi ha detto che se la Grecia esce dall’Euro questa estate se ne va in vacanza lì perchè (noi che restiamo nell’Euro) ci ritroveremmo con una valuta molto più forte e potremmo fare le vacanze a sconto.

Hum… non sono così convinto che questa sarebbe una scelta intelligente dal momento in cui la ferita sarebbe così fresca. La prima fase post-uscita dall’Euro sarà caratterizzata dal far-west. E il far-west ci sarà anche per i turisti…

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Roy Reale

L'intera storia della scienza è stata una graduale presa di coscienza del fatto che gli eventi non accadono in un modo arbitrario ma che riflettono un certo ordine sottostante. E' mia ferma convinzione che questo ordine sia presente anche nei mercati finanziari. Ciò che mi muove sono la sete di verità e la voglia di andare a fondo nell'approfondire il codice che dà ordine ai mercati.
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L'intera storia della scienza è stata una graduale presa di coscienza del fatto che gli eventi non accadono in un modo arbitrario ma che riflettono un certo ordine sottostante. E' mia ferma convinzione che questo ordine sia presente anche nei mercati finanziari. Ciò che mi muove sono la sete di verità e la voglia di andare a fondo nell'approfondire il codice che dà ordine ai mercati.

17 risposte

  1. io la situazione la vedo ancora più drastica. é di dominio publico ed è un dato di fatto che l’europa è in crisi. mi pongo una domanda e la rivolgo anche a voi del gruppo, facciamo una ipotesi concreta se la Spagna o l’Italia o tutte e due alzano le mani come sta avvenendo con la Grecia ” ipotesi molto concreta ” cosa ne sarà x l’europa e x l’euro? E di conseguenza come la metteremo con l’aquisto di metallo? saluti Gaetano

    1. Ma come si può essere convinti che la Grecia lascerà l’euro ? Proprio oggi che il piano di Tzipras é stato giudicato dai vertici della UE un concreto passo avanti verso un accordo che già potrebbe esserci Domenica se non proprio domani ! Ma Roy Reale fuma roba veramente così scadente o ci ha davvero preso gusto a inanellare “cappellate” una dietro l’altra ???

      1. Luca se desideri che i tuoi prossimi commenti vengano approvati modera i termini.

        Detto questo, stiamo a vedere cosa accadrà nelle prossime settimane, anche perchè non sarebbe la prima volta che i leader politici cambiano scenario in breve tempo.

        Quello che ho condiviso qui è un possibile scenario macro che giustificherebbe ciò che ricavo dalle mie ricerche, e cioè che l’Euro Dollaro arriverà sulla parità.

        Se poi succede con Grecia dentro o con Grecia fuori, staremo a vedere.

      2. Non vogliamo in questo sito gli intenditori di fumo. Solo chi ne fa uso può giudicare scadente quella eventualmente fumata da altri (secondo una propria opinione).
        Vacci piano con la Grecia, la partita è ancora agli inizi. Dimenticavo: vacci piano anche col fumo. Oltre a far male, esso annebbia anche la vista e il cervello.
        Con simpatia.

    2. Gaetano in questo momento non mi fascerei troppo la testa su questo che vedo come un problema non immediato.

      1. ciao, io ho detto la mia poi resto a guardare cio che succede, ma sono molto pessimista. intanta gia ci sono dei disaccordi tra la Merkel e tsipras un caro saluto Gaetano

  2. Sembra strano, ma… tra la Merkel e Tsipras si è svolto un abile gioco delle parti. Non sembra, ma… tutti d’accordo e tutti a tirare dalla stessa parte, quindi niente parità tra dollaro ed euro. Questo è quello che si dice a vertici della piramide del potere

    1. Credo che la manipolazione sui metalli sia una cosa reale. Esattamente come avviene su tutti gli altri mercati.

      Banche centrali, grandi Banche e ricchi investitori, hanno più denaro del 90% del resto della popolazione del mondo e per forza di cose possono influenzare i mercati con le loro scelte di investimento.

      La notizia positiva è che loro stessi non hanno interesse a manipolare un mercato SEMPRE nella stessa direzione.

      Il gioco è ciclico ed è l’unica forma di gioco che può garantirgli profitti ad oltranza (se il gioco divenisse lineare, i piccoli investitori lo scoprirebbero e si chiuderebbe l’opportunità di guadagno per i grandi investitori).

      Questa è la mia realtà dei mercati finanziari all’esperienza che ho raggiunto oggi.
      Ed è per questo motivo che fra i miei strumenti di trading, cerco di seguire le orme dei grandi investitori e di mettermi nella loro teste per provare a capire come svilupperanno il gioco nell’immediato futuro.

      E se le mie ricerche sono corrette, stiamo assistendo ad un ulteriore scrollone sul prezzo dell’oro in dollari per toccare un punto di minimo più basso di quello registrato a novembre 2014.

      Da questo punto di minimo inizierà una ripartenza storica sui prezzi dell’oro, che si accompagnerà allo scoppio della madre di tutte le bolle, quella sul debito.

      Credo nel mercato libero e nel fatto che il mercato, in pochi istanti della sua vita, riesca a liberarsi dalle catene di qualsiasi manipolazione.

      Ma probabilmente il libero mercato riesce a farsi spazio sopra ogni forma di manipolazione solo per il 5% (o forse meno) del tempo di sviluppo di un mercato.
      Per il restante 95% del tempo, il libero mercato non trova spazio.

      Detto questo, chi manipola da diversi anni i prezzi dei metalli preziosi al ribasso, sta giungendo al punto in cui avrà voglia e desiderio di iniziare a spingere il mercato nella direzione opposta.

      Il futuro e le risposte sono dietro l’angolo.

  3. C’è un solo modo per uscire dalla crisi. Stampare moneta, cosa assai difficile per i paesi vincolati dall’euro in quanto fanno capo ad un’unica banca centrale il cui comportamento è determinato dalla politica del più forte (la germania) e non dalla sovranità dei singoli. Una idea nuova sarebbe quella di distribuire la moneta stampata direttamente ai cittadini e non alle banche. La banche aumenterebbero comunque i depositi in quanto i cittadini depositerebbero la moneta ricevuta nella banche per farsela gestire. Tutto questo se c’è reciproca fiducia. Nella storia nessuno stato è uscito dalla crisi sea rotta di collo. Vedi gli USA, ma la differenza è che con questa moneta bisogna avere la capacità di investire su cose che portino sviluppo. Se la classe politica investisse, per avere un facile consenso, solo su cose non produttive ( ad esempio assistenza sanitaria per gli anziani) non ci sarebbe sviluppo (come la nostra politica) e non ci sarebbe un nuovo ciclo economico. I nuovi cicli economici sono sempre legati a progetti ed idee nuove. Sbarco su Marte, internet, fusione nucleare per produrre energia a basso prezzo come fa la natura etc. etc.

    1. Questa e’ probabilmente la più grande illusione del nostro tempo Paolo.

      La stampa di nuovo denaro è solo un modo per fregare i paesi che stampano meno. La stampa di nuovo denaro porta a benefici di breve termine ma poi sul lungo termine il mercato presenta SEMPRE il conto.

      Un esempio vivente è il mondo di oggi.

      Perchè mai gli Usa, il Giappone, l’Italia e tante altre nazioni sono paesi praticamente falliti? Proprio perchè da metà del secolo scorso hanno iniziato a pompare in modo massiccio nuovo denaro nel sistema.

      Nel breve termine tutto è stato meraviglioso. Oggi ci accorgiamo che quella stampa di denaro ha drenato valore e risorse all’attuale generazione e alle prossime generazioni future.

      L’unico modo per creare vero valore nei mercati, così come nella vita, è seminare un seme, prendersene cura e farlo crescere per raccogliere frutti NEL TEMPO (nessun seme regala frutti il giorno dopo che l’hai seminato).

      E questo, tradotto in economia, significa risparmiare in modo saggio ed equilibrato e poi fare investimenti basati su quel risparmio.

      Tutto il resto è puro rimedio di breve termine destinato a fallire miseramente.

      1. Relativamente alla soluzione dello stampa-stampa si può leggere qualcosina riguardo a “L’Iperinflazione della Repubblica di Weimar (1921-1924)”

      2. Ciao Roy,
        concordo pienamente sugli scenari della Grecia in caso di uscita dall’euro (ipotesi molto improbabile stando agli ultimi eventi) oppure di salvataggio a suon di miliardi. Il principale motivo che spinge l’FMI a continuare a finanziare la Grecia è il tentativo di evitare quello che tutti temono (sottovoce): un effetto domino che porterebbe al fallimento di altri stati, Italia, Portogallo, Spagna e alla conseguente implosione dell’intera Europa.
        Sulla questione dell’immissione di liquidità nei mercati, ho una mia idea: non è la produzione di denaro che spinge l’economia a crescere, semmai il contrario. Quando un’economia cresce, aumentano le transazioni, quindi la richiesta di denaro come moneta di scambio e, ad un livello successivo, aumenta la richiesta di credito. In altre parole in un primo momento si forma il capitale industriale, che poi diventa capitale finanziario ad uno stadio più avanzato.
        Quando però la produzione industriale arriva al suo sviluppo massimo, ovvero allo stadio in cui produce più di quanto i mercati siano disposti ad assorbire, arriva la crisi.
        Quest’ultima si manifesta innanzitutto come un ritorno alla moneta, dato che il credito si restringe fino a congelarsi. I produttori infatti non rientrano dei loro crediti concessi ai clienti, così non possono rimborsare i debiti contratti con le banche, che rischiano il default e quindi chiudono i rubinetti del credito, alimentando così una spirale soffocante per le imprese, proprio quello che è successo a ridosso dello scoppio della crisi nel 2008.
        Si innesca così una paralisi del credito, che può essere combattuta solo stampando moneta, come stanno facendo da anni le banche centrali di tutto il mondo, peraltro senza grandi risultati.
        Quanto all’oro, la sua funzione di riserva di valore ha determinato, a causa dell’incertezza dei mercati e all’assenza di investimenti alternativi, una forte speculazione che ha causato una vera e propria bolla sull’oro, destinata a sgonfiarsi ulteriormente nel lungo periodo in maniera non dissimile a quelle sul mercato immobiliare, sul petrolio o su altre materie prime.
        Potrebbero esserci nel breve o medio periodo dei “rimbalzi tecnici”, ma la tendenza di lungo periodo rimane a mio avviso sostanzialmente ribassista.

    2. Ciao Paolo,
      hai sollevato una questione importante e in merito all’argomento della creazione di mezzi monetari, vorrei esprimere la mia opinione, come studioso di eventi finanziari, monetari e storici.

      In linea teorica (ribadisco: in linea teorica), non sarebbe sbagliato creare mezzi monetari (stampare moneta), senza bisogno preventivo di risparmiare o tagliare le spese.

      In linea pratica, la questione, e’ assai piu’ ardua.

      Per quale motivo? Perche’, le classi politicche e le elites finanziarie a cui e’ demandata la creazione di mezzi monetari “dal nulla”, dovrebbero rigidamente vincolare quella moneta aggiuntiva a impieghi che aumentino la produzione e la produttivita’ generale, migliorando strutture infrastrutturali di lungo termine.

      Inoltre, la creazione di mezzi monetari (ripeto: la stampa di moneta “dal nulla”) necessiterebbe di essere accompagnata da misure di razionalizzazione della spesa e delle entrate fiscali, dal pareggio di bilancio pubblico, dall’eliminazione di sprechi e privilegi della spesa pubblica, dalla rimozione dei fattori di distorsione economiche (per esempio, uno sui tanti: la rimozione di oligopoli e monopoli) dando libero sbocco alla concorrenza e al libero esplicarsi della legge della domanda e dell’offerta, rimuovendo altresi’ ogni privilegio alla classe politica o concessione fiscale alla classe industriale e finanziaria.

      Ma qui sta il punto: storicamente, quale classe dirigente, di natura politica, economica e finanziaria e’ stata in grado di rilanciare produttivita’, occupazione, consumi e redditi e nel contempo preservare il valore della valuta nel tempo (perche’ e’ dovere di ogni classe dirigente, che vuole essere anche Autorita’ Monetaria, preservare il suo potere d’acquisto nel tempo)?

      A livello di ricorsi storici, non mi pare di imbattermi in simili classi dirigenti, che, piuttosto, hanno utilizzato, innumerevoli volte, il potere di creare mezzi monetari quale strumento per arricchirsi alle spalle delle masse, per socializzare perdite private (vedi la crisi dei mutui subprime) e come mezzo di dominazione politica e sociale.

      Certo, se prendiamo spunto dal caso della Grecia, questo paese non puo’ e non e’ in grado di risollevarsi economicamente con una valuta decisamente piu’ forte rispetto ai suoi fondamentali economici; oltretutto la Grecia e’ indebitata verso l’estero (con i restanti paesi UE a livello di importazioni) in Euro; esattamente come molti paesi Africani che anni fa si erano indebitati in dollari americani e che si sono ritrovati impossibilitati a onorare i debiti in una valuta forte.

      Ma, da quanto sopra esposto, ne deduco che, la creazione di mezzi monetari “dal nulla”, dovrebbe essere accompagnata da una classe dirigente che la sappia usare produttivamente e che sappia preservarne il potere d’acquisto nel tempo…….e in linea pratica non trovo esempi da imitare a livello storico.

      Ciao

      Riccardo Gaiolini

      Analyst & Research

      Deshgold

  4. Ciao Roy,

    dal mio punto di vista la Grecia non uscirà né dall’Euro, né dall’Europa.

    L’Euro non è una questione economica, è una questione geopolitica. E’ stato voluto per creare una forza economica che potesse dialogare con Usa, Russia e Cina. E per farcela ha dovuto espandersi e annettere un’accozzaglia di improbabili partner come la Grecia.

    Nessuno ha interesse che la Grecia esca dall’Euro. La Russia non vuole, stanno prendendo accordi per il gasdotto. Putin ha già dichiarato che la Grecia non ha bisogno di essere salvata, la aiuteranno volentieri economicamente se resterà nell’Euro. La Cina ha fatto grossi investimenti nel porto del Pireo che vedrebbe andare in fumo se la Grecia uscisse dall’Euro. E gli USA stanno puntando alla firma del trattato TTIP per il libero scambio, hanno bisogno di un partner economico stabile senza divisioni interne.

    L’Europa unita sulla carta ma divisa al suo interno fa comodo a Russia, Cina e USA che hanno tutte interessi economici.

    Se la Grecia esce e si accende la miccia del NO EURO, c’è la fila di paesi che vogliono uscire. Questo non verrà facilmente permesso.

    Tra l’altro, per quello che possono valere i sondaggi, sembra che il 70% dei greci voglia restare nell’euro… ma sappiamo che i sondaggi li creano a tavolino… il che comunque fa capire in che direzione si vuole portare la Grecia.

    Mia umile opinione.

    Staremo a vedere…

    Ciao Roy 🙂

    1. Sono d’accordo con te Maximilian.
      L’Euro non è una questione economica, è una questione geopolitica.

      E’ per questo motivo che in questo articolo https://deshgold.com/previsioni-euro-dollaro-come-conoscere-futuro-del-cambio/ scrissi che a mio modo di vedere la Grecia non sarebbe uscita dall’Euro.

      Eppure una serie di dati continuano ad indicarmi che Euro Dollaro, da qui ai prossimi mesi, si troverà al livello di parità. E’ questo che mi ha portato a scrivere questo articolo, ovvero un probabile scenario che “giustificherebbe” Euro Dollaro ad 1.

      Se non sarà l’uscita della Grecia a giustificarlo, sono curioso di vedere cosa scatenerà l’arrivo dell’Euro Dollaro sulla parità (lo so, sto dando per scontato che ci arrivi…).

      I mercati sono numeri. Complesse e fascinose serie di numeri su cui le news vengono magicamente costruite.

      Grazie per il tuo meraviglioso apporto.
      Un grande abbraccio.

  5. Una volta abbiamo detto che l’oro e il dollaro sono come due acerrimi nemici che si fanno la guerra.Quando vince uno perde l’altro. Se l’oro si rivaluta il dollaro si svaluta e viceversa. Poi
    abbiamo visto dal grafico del cambio €/$ che quest’ultimo dovrebbe a breve arrivare alla parità
    (1 contro 1) con l’€, quindi $ si rivaluta e oro si svaluta. Poi però il $ le prenderà di santa ragione
    dall’€, quindi il $ si svaluta e l’oro si rivaluta. Facendo un riepilogo si intuisce che il ” timing ” per
    comprare oro sarà quando le due monete arriveranno alla parità e se il grafico di Roy sull’oro
    è giusto, il valore del metallo aumenterà fino ai primi mesi del 2021. Non rimane altro che appli-
    care nella pratica queste osservazioni. Un saluto a Roy

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