Oggi prendiamo in esame uno tra gli ETF più conosciuti al mondo per il settore delle Commodities e più specificatamente per i
metalli preziosi. Parlo dell’SPDR Gold Trust, più comunemente conosciuto con il simbolo “GLD“
(quotato nel mercato americano – NYSE), è un ETF rilasciato dalla State Street Global Advisor verso Novembre del 2004 e tiene come indice di riferimento il Gold Bullion (l’oro fisico).
Il prezzo dell’ ETF in partenza era pari a circa 44$, ha toccato il picco di circa 185$ a Settembre 2011 ed oggi è posizionato a 164$.
Con questi dati alla mano, una rapida analisi ci indica che il suo valore è quadruplicato nel tempo e ad occhi inesperti può sembrare un miraggio finanziario.
Molte persone che hanno utilizzato od utilizzano tuttora questo ETF, pensano di possedere del vero metallo fisico. MA QUI CI SI SBAGLIA!
Alcuni esperti del settore hanno definito questo ETF un trionfo di “ingegneria bankster” (semi acronimo di gangster) nel mercato dell’oro.
Si potrebbe pensare che questo ETF sia stato pensato e concepito per “proteggere” il valore dell’oro ma non è così.
E’ uno strumento ad oggi che serve alle banche per distogliere i dollari degli investitori (piccoli o grandi che essi siano) dal mercato dell’oro fisico e quindi così facendo cercano di ritardare l’aumento del prezzo stesso del metallo fisico.
Il GLD può essere paragonato al suo fratello “gemello” SLV denominato iShares Silver Trust, il quale tiene come paragone il mercato dell’argento.
Ma veniamo ad alcuni dati “sensibili”.
Il “custode” di tutto l’oro che deve detenere questo ETF sai chi è ? Si tratta di un gruppo bancario che ha il nome di HSBC.
Ad oggi HSBC è sicuramente il più grosso colosso bancario mondiale detentore di oro.
E prova ad indovinare chi mantiene anche le riserve del’ETF SLV ? 🙂 si hai indovinato, sempre HSBC…
Con una rapida analisi si può capire che HSBC è probabilmente il più grande venditore di oro al mondo, ma questo per il gruppo rappresenta un problema non da poco. Infatti tutti gli eventuali piccoli guadagni per i detentori del fondo GLD si traducono in perdite per il gestore del fondo (HSBC) e questo significa che HSBC ha un enorme interesse finanziario a limitare il più possibile, ogni forma di guadagno dei detentori di quote.
Per gli investitori più attenti metterò qui in evidenza alcuni punti che sveleranno con maggior forza perché questo fondo è pensato per i banchieri piuttosto che per gli azionisti dello stesso.
Tanto per iniziare, il fondo non ha nessun tipo di obbligo assoluto di investire in parte o tutti i proventi dello stesso nell’ acquisto di oro. Il funzionamento standard che si sono prefissati (definiamolo pure “obbiettivo di investimento”) è quello di “riflettere la performance del prezzo dei lingotti d’oro“.
In altre parole invece di accumulare con i proventi i lingotti di oro, si limitano a gestire il fondo come fosse un fondo indicizzato che ha lo scopo
solo di rilevare il prezzo dei lingotti d’oro.
Leggendo attentamente poi il prospetto del fondo stesso si capisce bene che ci si deve attenere al loro “credo” sulla detenzione di oro.
In altre parole non c’è affatto la sicurezza che tutto il valore del fondo, e quindi la protezione stessa degli investitori, sia garantita effettivamente
dalla detenzione del metallo fisico.
In una sezione del Trust che viene definita “Fattori di rischio” viene espressamente dichiarato che il fondo continuerà ad essere sempre più diluito nel tempo. Mentre l’originale intenzione del fondo era quella di garantire un fattore 1/10 di oncia d’oro per ogni unità del fondo, adesso questo fattore sarà ovviamente ampliato con l’aumentare del tempo a scapito degli investitori.
In altre parole, se detieni un’oncia d’oro nelle tue mani, questa nel tempo non perde il suo valore o meglio non “evapora” (passami il termine 🙂
Nessun problema mondiale o di finanza andrà effettivamente a limare quel metallo. Diversamente, i detentori di quote GLD ad oggi vedono evaporare once d’oro che dovrebbe detenere il fondo ma che invece non detiene.
Altra cosa che si legge nel prospetto è che l’oro detenuto all’interno di un nascondiglio sicuro di HSBC potrebbe essere “perso, rubato o danneggiato”. Oltre a questo si legge che il fondo è in grado di bloccare “rimborsi” (a tempo indeterminato) ogni volta che decreta l’esistenza di una “emergenza“. Ovviamente, l’oro detenuto dalla Banca depositaria “appartiene” per tutto ed in tutto al fondo e la banca depositaria non conosce i detentori di quote.
Ok, ti starai chiedendo perché tutte queste indicazioni…
Lo scorso 11 Novembre 2011 (11-11-11), c’e’ stato il D-Day per questo fondo. Tale data era stata prefissata come giorno per la diluizione del fondo stesso. Il fondo sarà diluito (alleggerito) con qualsiasi spesa sostenuta durante la gestione del fondo stesso.
Questa situazione è molto importante perché porta alla luce uno dei rischi specifici che sono scritti all’interno del prospetto del fondo:
“Il Trust può richiedere di sospendere e di liquidare in un momento che è svantaggioso per gli azionisti.”
Si fa anche notare che il prospetto segnala che, poiché il fondo non è a “gestione attiva”, esso potrà vendere il suo oro per pagare le spese
“come necessario”, e senza il minimo riguardo al prezzo corrente dell’oro.
Rimettendo un pò insieme i vari punti abbiamo:
1) il prospetto segnala che la diluizione aumenterà nel corso del tempo
2) si avverte che il giorno per la diluizione delle spese sta’ per scadere
3) si avverte inoltre che per la copertura delle spese si può vendere l’oro
in proprio possesso dal fondo anche nel peggior momento possibile
Chi sarà ad aver avuto la maggior parte delle spese? HSBC.
A chi il fondo dovrà vendere il proprio oro per la copertura delle spese? Essendo l’oro fisicamente all’interno dei forzieri di HSBC, ovviamente,
l’oro sarà “venduto” ad HSBC 🙂
Come vedi c’è un sostanziale conflitto di interesse su questo fondo e gli unici che ovviamente sosterranno il rischio sono gli investitori del fondo stesso
e non certo la banca detentrice dei lingotti.
Il tasso di diluizione del fondo stesso potrebbe non avere limiti dopo il famoso 11 Novembre 2011.
L’8 Novembre scorso il Trust ha toccato quota $175, l’11 Novembre $172 e da li pian piano siamo giunti a quota $164. Solo speculazione del mercato? E’ iniziata la diluizione e ci si sta’ allontanando da questo Trust o altro ancora ?
Ad oggi sappiamo perfettamente che la volatilità dei mercati è un’arma estremamente potente e chi non ha un’attenta gestione della propria psicologia, in situazioni di stress tende a seguire la massa senza ragioni. Tutto ciò spaventa molti investitori a stare lontano dai metalli preziosi.
Questo ingrandisce le eventuali perdite che si dovrebbe assumere il fondo GLD. Ricordi? Ormai segue soltanto il costo dei lingotti.
Per concludere, questo fondo che ha nel tempo dato sicuramente un buon rendimento sta’ per rischiare di divenire “carta straccia” senza oro nei propri possedimenti. La plausibile ed illimitata diluizione delle riserve non farà che aggiungere rischio aggiuntivo ai possessori delle quote.
Il D-day 11-11-11 è ormai passato.. dei movimenti ribassisti sono già iniziati.. attenzione a non incorrere in una dura lezione di vita rimanendo bloccato in un fondo che con l’avanzare del mercato toro secolare dei metalli preziosi, possa completamente staccarsi dal prezzo del metallo fisico restando pura carta straccia nelle mani degli investitori….