ricchezza nel tempo

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Venezuela: un (ex) paradiso in default

Ore 04.10 di mattina.
Whatsapp squilla… “Chi sarà mai a quest’ora”?

Dopo aver aperto il telefono una notifica riporta:

“Ehi Mario, sono al  minimarket all’angolo di Bellavista. Ho visto che hanno la carta igienica! Che faccio ti compro una scorta?”

…Sì, lo so cosa stai pensando.

Chi è questo matto che scrive alle 04.10 di mattina per avvisare che c’è la carta igienica al minimarket?

Benvenuto in Venezuela amico. Un paradiso in default.
Esatto… quello che hai letto qui sopra è un messaggio realmente inviato. 

Mario è mio suocero e vive in Venezuela, un paese che con i suoi 2,4 milioni di barili di petrolio al giorno dovrebbe essere uno dei paesi più ricchi al mondo.

Ma non è così. Il Venezuela è un paradiso in default! Sta vivendo un disastro sociale ed oggi  è uno dei paesi più poveri ed insicuri che tu possa trovare sulla faccia della Terra.

L’economia Venezuelana è dipendente dal petrolio. Si potrebbe definire una economia mono-produttrice visto che il 96% delle sue esportazioni sono proprio rappresentate dal greggio.

Con il prezzo del petrolio collassato nel 2014 e nel 2015, il paese si è praticamente ritrovato senza dollari in entrata.

E oggi l’ economia sta letteralmente implodendo.

Secondo il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale, l’inflazione è di circa dell’800%.

E anche se gli indici ufficiali degli istituti statistici del Venezuela dicono che l’inflazione sia “solo” del 200%, stiamo pur sempre parlando di un’inflazione che resta a tre cifre.

Il 2016 sarà un anno chiave per il Venezuela visto che il suo debito estero è di circa 70 miliardi di dollari di cui 9,5 miliardi sono in scadenza quest’anno!

Senza dollari in entrata il Venezuela sarà costretto a vendere alcune delle sue già scarse risorse per poter onorare le scadenze.

Il punto è che le sue risorse ammontano ad appena 15 miliardi, di cui 10 sono in oro.

Le imprese fuggono e non producono più nel proprio paese (oppure chiudono direttamente).

Per fare un paragone con l’Italia è come se da domani la Ferrero (una delle aziende più importanti d’Italia e che fornisce molti posti di lavoro) chiudesse tutta la sua produzione nel paese per aprire in Francia.

Cosa comporta tutto questo?
Un’economia “loca” (pazza).

Si sopravvive in un paese che come dicono i Venezuelani è una sorta di “wonderland”, un posto in cui tutto funziona al contrario rispetto al resto del pianeta.

baguetteVenezuelaUn posto in cui puoi comprare una macchina oggi e rivenderla a quasi il doppio il giorno dopo,

…dove lo stipendio minimo è di 15.000 BsF (Bolivares Fuertes, Bolivaro forte… hahahaha!!! ), mentre una baguette costa 1.000 BsF (quando la trovi).

In altre parole, il tuo stipendio mensile è pari a 15 baguette.

Questa a lato è una foto vera che mi ha inviato mio suocero direttamente dal Venezuela:

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Tasso di cambio VERO contro Tasso di cambio Statale

Nel paese girano oramai due diversi tassi di cambio con cui i Venezuelani possono cambiare i Bolivar in Dollari Usa.

Un tasso è quello legale/ufficiale (cosiddetto Simadi). L’altro è quello che si genera con il libero mercato sul mercato nero.

Per l’imposizione Statale, il rapporto tra Dollaro Usa e Bolivar è di 400 (ci vogliono 400 Bolivar per avere un Dollaro Usa).

Nulla in comparazione con la realtà…

Sul mercato nero (chiamato “nero” dagli enti ufficiali per bannarlo e tacciarlo negativamente) e che qui chiamerò con il nome di mercato VERO, per avere un Dollaro Usa devi sganciare quasi 1.100 Bolivar, circa 3 volte più del tasso ufficiale imposto dallo Stato.

Su questo sito: https://dolartoday.com/, il più usato dai Venezuelani, trovi la quotazione Dollari Usa contro Bolivar. Puoi guardarla in tempo reale cliccando sulla voce di menu “CALCULADORA”.

Vedrai sia le quotazioni libere (dal mercato vero) e sia quelle implicite (dal mercato Statalizzato).

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Insicurezza, povertà e… Black out!

Sono le 05.00 di mattina, un’ora abbastanza sicura per poter fare una passeggiata.
Sarà l’unica della giornata.

Venezuela senza CocaColaE’ l’unica ora in cui delinquenti e ladri sono al riposo… o almeno così sembra.

Un’ora e si deve rientrare a casa. Si prepara la “colazione” (o quello che la ricorda), si fà una doccia se è uno di quei giorni in cui c’è acqua (ci sono razionamenti quotidiani di acqua) e poi dritti a lavoro… nei giorni in cui si può andare.

Il governo ha infatti imposto 2 giorni lavorativi a settimana. Per tutti.
In questo modo si risparmia la corrente elettrica e si fa economia.

Alle 07.00 di sera si ritorna a casa. Scusa, volevo dire “ci si chiude in casa”. E lì si resta fino al giorno dopo (a quell’ora la strada è troppo pericolosa, pullulata da delinquenti).

Oggi cena da re…. lenticchie!!  Un piatto che non ci permettevamo da più di un anno, ed anche se ci è costato quanto un salario mensile, ogni tanto qualche lusso vale la pena prenderselo.

Di solito Mario guarda un pò di televisione, nella speranza che non ci sia uno dei numerosi black out di mezzo.

Questa è la giornata tipo di Mario e della gran parte dei Venezuelani oggi. E questo è un assaggio di cosa significa il termine iperinflazione.

Eppure non è tutto qui.

Dati inquietanti sono stati rilasciati sul fronte omicidi e criminalità. Solo nel 2015 il Venezuela ha registrato 27.875 omicidi!

Secondo l’Osservatorio Venezuelano della violenza, dal 1999, 252.073 persone sono morte a causa della cronica mancanza di sicurezza.

La maggioranza dei casi resta impunito a meno che non si tratti di dissidenti del governo. Un esempio è il leader dell’opposizione Leopoldo López che è stato condannato a 13 anni di carcere per incitazione all’odio e alla violenza durante una manifestazione (si era rotto le palle del governo che ha portato il suo paese alla distruzione).

Qualsiasi altra parola credo a questo punto sia sinceramente superflua…

Qui in basso la foto dei miei due suoceri che mandano i saluti all’Italia. Come puoi vedere dall’immagine, nonostante tutto continuano a sorridere e ad andare avanti con la loro vita.

Mario-Venezuela

p.s. Quasi dimenticavo…
Mario è un italiano cui i genitori emigrarono qualche decennio fa per scappare dalla guerra ed in cerca di fortuna ed una vita migliore per i propri figli…

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Gianluca Peruzzo

Gianluca Peruzzo

Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, possono dimenticare ciò che hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatti sentire (Maya Angelou)... Queste parole non potrebbero riassumermi meglio :) Sono un appassionato di marketing digitale e sono il fondatore del sito mkwings.it
Gianluca Peruzzo

Gianluca Peruzzo

Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, possono dimenticare ciò che hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatti sentire (Maya Angelou)... Queste parole non potrebbero riassumermi meglio :) Sono un appassionato di marketing digitale e sono il fondatore del sito mkwings.it

6 risposte

  1. E desolante vedere delle persone che hanno attraversato una vita di lavoro,sacrifici,alla fine magari poter soppravvivere tranquilli godendosi una piccola pensione.Invece grazie a chi decide per(la bassa forza)il popolo.Si e costretti a stare con le pacche seduti se nza piú nulla,senza più forze e con il morale sotto i piedi.

    1. Dovrebbero i tuoi suoceri raccontare come stavano prima dell’arrivo di Chavez, quando il popolo ha votato a suo favore e se lui era d’accordo al cambiamento. Dovrebbe anche rapportare quanto il potere usa faccia di tutto per fare fallire quello che il popolo vuole come del resto in tutte le parti del mondo dove sono impegnati in conflitti di guerra. Noi Italia stiamo viaggiando verso il declino epocale senza speranza come prima era accaduto in Venezuela o Argentina, Ma se noi popolo decidessimo di cambiare strada siete sicuri che il nostro padrone USA lo permetterebbe o metterebbe il atto le ritorsioni, ricatti embarghi come li in Venezuela è avvenuto? Secondo me non si può valutare quello che sta avvenendo in quei paesi senza tenere in considerazione quello che il potere economico incide in quel contesto. Pertanto credo per onestà intellettuale sbagliate a diffondere messaggi che di questo non tengono conto, ma anzi sembrano di parte.

      1. Sembrano di parte verso chi o cosa Renzo?

        In questo articolo abbiamo raccontato l’esperienza che una precisa famiglia sta vivendo in questo esatto momento in quel paese.

        Forse tu conosci meglio di Mario come sta vivendo in questi giorni?

        1. Ti ringrazio della risposta,
          intendo dire come di parte il giustificare quello che stanno facendo a quel paese la finanza mondiale come se il Venezuela avesse fatto errori nell’intraprendere il percorso di togliersi di torno la finanza sanguisuga.
          Attraverso la diffusione di quello che avviane è un favore prestato gratuitamente in buona fede, per impaurire anche noi e quelli come noi, se un giorno decidessimo di uscire dalle loro grinfie. Salvator Allende disse: Noi abbiamo la ragione ma loro hanno la forza. Se vogliamo aiutare chi vuole liberarsi, secondo me non dobbiamo fare grancassa.

  2. Perdonami Roy, sono un tuo lettore da qualche anno ormai, interessante articolo, nulla da eccepire, ma sinceramente mi aspettavo più che un articolo sul Venezuela, una qualche Tua riflessione sull’andamento del prezzo dell’oro dell’ultimo mese; prezzo che se non sbaglio Qualcuno vedeva in maniera assolutamente certa a 1400$ l’oncia entro fine di Aprile…. :-(( 😉
    Saluti.

    Felix.

    1. Felix dalle mie ricerche ricavavo ottime probabilità di spingere fino a 1.400$ prima di iniziare la prima fase di ritracciamento dei prezzi.

      Così non è stato e il mercato ha sempre ragione.
      Il mio lavoro è basato su scenari probabilistici.

      Ho a che fare con la statistica non con il Divino.
      Quando comprenderemo questo, inizieremo a capire cosa sono realmente i mercati.

      ps. avevo già riportato aggiornamenti in queste ultime settimane, solo che non qui sul blog.

      Per questo motivo ti invito a seguire anche la nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/Deshgold/

      e la DeshMember da cliente:
      http://www.deshmember.com

      (dove abbiamo gestito questa fase di ribasso portando a casa un guadagno di oltre il +20% su due operazioni su azioni minerarie e dove siamo rimasti ancora long su posizioni su oro comprate tra Dicembre e Gennaio)

      Un saluto.

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