ricchezza nel tempo

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L’irreversibile crollo della produzione mondiale di oro

Un recente report apparso sul sito SNL Metals & Minings (uno dei principali fornitori di statistiche del settore minerario – in abbonamento) si focalizza sul futuro della produzione/estrazione mondiale di oro.

Questo studio e’ estremamente interessante per gli investitori nel metallo giallo perche’ da un suo approfondimento si deduce che i trends relativi alle scoperte di nuovi giacimenti e sfruttamento delle risorse auree sono in netto declino storico.

Ti sintetizzo la relazione apparsa sul sito di cui sopra:

…negli ultimi 24 anni le compagnie minerarie hanno scoperto 1 miliardo e 66o milioni di once d’oro in 217 giacimenti.

Questo potrebbe sembrarti un numero formidabile. In realta’ – nello stesso lasso di tempo – le compagnie hanno estratto 1 miliardo e 840 milioni di once. Quindi le scoperte non hanno tenuto il passo con la produzione.

Ma il rapporto va ben oltre a questo dato significativo.
Ti espongo un altro dato.

Le scoperte di nuovi depositi d’oro rilevanti (ovvero, con non meno di 2 milioni di once estraibili) sono in netto declino e la tendenza sembra addirittura accelerare.

Negli anni ’90 del secolo scorso sono state scoperte 1 miliardo e cento milioni di once in 124 depositi.
Negli anni 2000 le scoperte di sono ridotte a 510 milioni di once in 93 depositi.
Recentemente, le scoperte di nuovi depositi si sono ridotte al lumicino.

Cio’ significa che negli ultimi 24 anni ben 200 milioni di once non sono state “sostituite” da nuove scoperte.

Dai un’occhiata al grafico qui sotto:

goldproduction

Come puoi vedere, le nuove scoperte di giacimenti (gold discovered) sono in netto declino, con aggravamento progressivo dal 1995 a oggi.

Tieni presente questo dato drammatico: dal 1999 a oggi sono state scoperte 674 milioni di once.  Assumendo un tasso di recupero estrattivo di queste once pari al 90% (le once d’oro scoperte non si tramutano automaticamente in oro estratto), esse potrebbero solamente costituire il 50% delle once d’oro realmente estratte nello stesso periodo.

Non e’ un caso che il prezzo dell’oro nell’anno 2000 quotava circa $250,00 per oncia. Oggi – dopo un picco di $1.920,00 nel 2011 – e’ quotato intorno ai $1.300,00.

Per inciso: non sto asserendo che il prezzo dell’oro e’ salito per il crollo delle scoperte di giacimenti. La produzione, nel contempo, e’ rimasta elevata.

Sto affermando che – proprio per il fatto che le scoperte non reggono il passo della produzione – cio’ ha inciso (e incidera’) sul futuro prezzo dell’oro (che necessariamente e’ destinato a raddoppiare o triplicare).

Il report afferma inoltre che il lasso di tempo che intercorre tra scoperte e produzione/attivita’ estrattiva, e’ in netto allungamento.

Se fino a qualche anno fa il tempo tra scoperte di giacimenti e successiva estrazione era di 20 anni, nei prossimi anni la durata si estendera’ ai 30 anni.

Se non vi saranno nuove e imponenti scoperte di giacimenti il trend al ribasso della produzione d’oro non potra’ assolutamente essere invertito.

CONCLUSIONI

  • le scoperte di nuovi giacimenti d’oro sono in calo e non tengono il passo con l’attivita’ estrattiva
  • il trend delle scoperte e’ in netto calo negli ultimi dieci anni e le nuove scoperte coprono appena il 50% dell’attivita’ estrattiva
  • il lasso di tempo necessario tra scoperte di nuovi giacimenti e produzione d’oro si sta allargando da venti a trenta anni

Questo scenario sta a significare che, anche se (uso il condizionale perche’ in questo caso e’ dovuto) le banche centrali dovessero improvvisamente smettere di stampare cartamoneta elettronica (evento assai improbabile), il prezzo dell’oro NON e’ destinato a scendere, bensi’ a salire, perche’ l’offerta globale non tiene (e non terra’) il passo della produzione mondiale di metallo giallo.

 

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Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

6 risposte

  1. Interessante,
    considerato che da una nuova scoperta alla produzione intercorrevano 20 anni,
    vuoi vedere che il calo del prezzo dal 2011 al 2013 è stato in parte dovuto alla previsione che sarebbero (anch’io uso il condizionale) entrate in produzione le abbondanti scoperte di metà degli anni 90′ ?

  2. Molto probabile !! Comunque di sicura incidenza. Sotto questo profilo credo che non abbia inciso ma non é stato di impedimento al ritracciamento il costo di estrazione per oncia. In Cina si estrae in media a $ 300 oz. in Russia in media a $ 500 oz. in Ghana e Mali a $ 300 oz. in Sudafrica un poco di più in Sud America mediamente $ 800 oz. e soltanto in Nord America e canada vi sono Miniere che estraggono intorno ai $ 1200 oz. Oggi un prezzo di circa $ 1300 oz.
    ripaga in buona parte dei casi sia gli investimenti passati come i futuri. Un prezzo stabilmente sopra i $ 2000 oz. aprirebbe la strada per siti giá conosciuti ma non convenienti uno per tutti si trava in Italia ed é nel Monterosa. Miniera conosciuta da secoli con giacimenti stimati ancora oltre le 2000 tons e forse più ma non appetibile per quotazioni inferiori a $ 2200. Secondo uno studio che ho letto un poco di tempo fa per i prossimi 4/5 anni il problema di approvvigonamento con gli attuali consumi non si presenta ma poi occorrerà mettere mano al metallo più costoso ed in previsione il mercato dovrebbe reagire prima portandosi magari tra i $ 2400/2500. Non si tratterebbe di una bolla ma di una necessità di prezzo. Il mercato é possibilista come sempre !!

  3. non è cosi automatico il ragionamento altrimenti è facile fare le previsioni , se ragioniamo cosi ci saremo estinti già 100 anni fa o che ne so non avremmo mai inventato il nucleare e saremo tutti morti da una coltre di fumo irrespirabile , c’è da aggiungere la variabile dello sviluppo tecnologico, e il grafico dimostra un’altra tesi , che nonostante non si scoprano nuovi giacimenti la produzione continua a salire invece di invertire , vorrei precisare che i giacimenti sfruttati siano solo quello superficiali della crosta fino a 500 metri massimo di profondità, il restante è ancora li e la crosta e la crosta a dai 15 a 40 km di spessore , supponiamo di poter sfruttare con nuove tecnologie da oggi ai prossimo 200 anni i primi 5 km di superficie , ci sono riserve di 10 volte quelle sfruttate vino ad ora !però c’è da aggiungere poi altra variabile la profondità più si va in profondità e più i giacimenti dovrebbero aumentare , e ci sarebbe un terza variabile da aggiungere se il prezzo sale ci saranno maggiori investimenti per sfruttare i giacimenti in profondità quindi maggiori incentivi per scatenare corse all’oro !

  4. ah dimenticavo è stato sfruttato l’oro della terra emersa e una piccola porzione subacquea, quindi avremmo estratto circa in 5% dell’oro terrestre , poi se alzi gli in naso al in su ci sono miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di tonnellate d’oro ti possono bastare per raffreddare il mercato ?:-)

  5. nell’antichità si estraevano a fatica le pepite con un diametro fino a .05 di grandezza con tenori di 20 grammi per tonnellata ora si estraggono pepite fini quanto un atomo con tenori anche di 2 grammi per tonnellata , domani si estrarrà anche .02 per tonnellata e sarà redditizia lo stesso l’energia e la tecnonologia sono fondamentali in questa variabile , le variabili sono molte non è cosi facile fare previsioni , lo si sa solo quaando le cose accadono , ma per come la vedo io il prezzo rimarrà stabile secondo l’inflazione , a scanso di decisioni improvvise che faranno fluttuare improvvisamente in costo, , esempio chiusure di miniere perchè inquinanti ,ma per un paese che le chiude altri paesi visto il costo allettante decidano di riaprire l’estrazione, ti dico solo che sotto il monte rosa geologi dicono che c’è un giacimento di 20kmq, ma per cause ambientali non viene estratto, ma sai il costo dal volta può far prendere altre decisioni , o non consentiti tipo nella foresta amazzonica , poi ci sono i posti non esplorati la Groelandia o antartico altre variabili vero ?tante 🙂 se sto qui altri dieci minuti ne trovo altre ciao ciao l’acqua dell’oceano …

  6. poi una precisazione che bisognerebbe fare è,bisognerebbe capire se il reale valore sia cosi alto , perchè il grafico mostra il prezzo in dollari , cioè dollaro oro , ma se mostrassi il grafico euro oro non sarebbe cosi pronunciato , il dollaro fino al 2012 si era deprezzato contro molte monete , euro dollaro a toccato anche i 1.35 dollari per un euro ora ne servono 1.14 circa anche meno quindi per noi l’oro costava circa 1/5 in meno , siamo sicuri che sia tutta farina del suo sacco ?? è una gran confusione ,dovremmo fare in rapporto con tutte le monete mondiali per capirci meglio , cmq non era proprio cosi alto il prezzo , ha inciso un deprezzamento del dollaro , ma di quanto bisogna fare i conti

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