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Il ruggito del Drago d’Oro cinese

Oggi vediamo, con l’ausilio di alcuni grafici, il ruolo che la Cina sta avendo nell’influenzare il mercato del metallo giallo. Ne trarremo beneficio per prevedere i trends futuri delle quotazioni e i relativi assetti geopolitici e monetari che ne scaturiranno.

Le importazioni nette della Cina tramite Hong Kong sono giunte a 63 tonnellate a novembre 2012, il piu’ alto livello di importazioni dal 2001. Dal 2001 la Cina ha importato via Hong Kong 1243 tonnellate di oro (riga nera nel grafico sotto).

Le importazioni nette nei primi 11 mesi del 2012 ammontano alla stratosferica cifra di 462,75 tonnellate (grafico sotto).

 

Il grafico sotto mette invece in evidenza la produzione domestica cinese di oro e le importazioni nette da Hong Kong.

L’ultimo grafico prende in considerazione un quadro temporale piu’ ampio: la produzione interna di oro e le importazioni nell’arco di ottanta anni a questa parte.

La Cina e’ attualmente il primo produttore di oro a livello mondiale e sta aggressivamente accumulando metallo giallo tramite importazioni e acquisizioni di importanti partecipazioni azionarie in aziende del settore minerario.

Questi grafici ci stanno comunicando che entro 10 anni il dragone d’oro cinese arrivera’ a possedere la quantita’ di riserve d’oro piu’ imponenti a livello mondiale offuscando definitivamente il ruolo del dollaro americano come valuta di riserva mondiale e  facendo da traino alle quotazioni del metallo giallo.

 

 

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Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

9 risposte

  1. Ci potrebbe essere una correlazione tra l’accumulazione di oro e il prezzo dello Yuan nei confronti delle altre valute?

  2. Ciao Luca,
    quando una Banca Centrale accumula riserve in oro, la propria valuta si rafforza. Nel caso che tu citi, avremmo dovuto osservare, da molto tempo a questa parte, una forte rivalutazione dello Yuan, soprattutto nei confronti del dollaro americano (anche dell’Euro e delle principali valute). Questo non sta accadendo.

    Per quale motivo?
    A causa delle manipolazioni sui cambi effettuate dalla Banca Centrale Cinese per conto del Governo.

    La Cina, nonostante sia una potenza economica (e anche militare, e’ l’unica nazione che e’ inattaccabile dagli USA, in quanto hanno una forza contraerea tale da essere immuni da ogni attacco dai cieli), il paese del Dragone ha ancora una domanda interna piuttosto contenuta e anche un’alta inflazione.

    Pertanto e’ costretta a esportare la maggior parte dei propri prodotti, tenendo un cambio basso rispetto alle proprie valute. Per quanto potra’ durare questa manipolazione al ribasso dello Yuan? Non lo sappiamo; sappiamo che i cinesi, attualmente, traggono vantaggio dal cambio a loro sfavore (che potenzia la svalutazione competitiva).

    Nel futuro, quando la domanda interna sara’ piu’ forte, non avranno piu’ bisogno di mantenere uno Yuan svalutato; avendo accumulato grandi riserve d’oro, potranno rivalutare la propria moneta e farla divenire valuta di riserva mondiale. Credo che sia solo una questione di tempo.

  3. Una domanda molto ingenua. Nel 2012 la Cina ha importato, e quindi comprato dall’estero, la piu’ grande quantita’ annuale di oro. Mi sarei aspettato di vedere quotazioni dell’oro in salita, invece l’anno scorso la quotazione aurea e’ stata piu’ o meno stabile, e comunque (ben) al di sotto dei massimi. Mi pare strano. Certamente non e’ l’unico attore del mercato, ma le cose non mi tornano. Dove sbaglio ?
    Grazie e ciao.

  4. Ciao Wintermute,
    una premessa: e’ difficile fare previsioni future circa le quotazioni dell’oro. Una modalita’ per tentare di prevederne le direzioni e’ lo studio dei cicli. Un’altra molto valida e’ quella di tentare di studiare i “trends” globali economici, finanziari, geopolitici e militari a livello mondiale.

    Il prezzo dell’oro, a differenza di altri assets, risulta influenzato da una serie vasta e articolata di fattori mondiali, dalla complessa interazione dei quali consegue il prezzo del metallo giallo.

    Il fattore che tu citi, ovvero l’ingresso della Cina da almeno quindici anni a questa parte, nel mercato dell’oro, e’ uno dei fattori trainanti. Ma non l’unico.

    Dobbiamo tenere presente, come dicevo, la complessita’ dei fattori e tendere a escludere ogni spiegazione lineare, perche’ e’ un mercato assai multiforme ed eterogeneo e’ il numero degli attori che interagiscono in esso.

    Nella rubrica del 22 dicembre 2012, ho abbozzato le influenze reciproche, le reciprocita’ e le scambievolezze che condizionano e dominano questo mercato.

    Ti allego il link.

    http://new.deshgold.com/barometro-settimanale-oro-22dicembre2012/

  5. Per la Cina acquistare oro è una necessità imprescindibile, in considerazione della veloce crescita economica l’aumento delle riserve auree è il miglior modo per stabilizzare l’economia Cinese anche contro il rischio inflazionistico, oltretutto le riserve auree proteggano i capitali del paese e ne elevano la credibilità a livello internazionale. Una realtà compresa già da molto tempo dal governo Cinese che ormai da decenni si dedica senza sosta a compare oro e a produrne sempre di più, tanto da diventare il primo produttore d’oro al mondo.

  6. Ottimo commento. Aggiungo che la Cina, oggi si trova di fronte a un passaggio storico determinante, da cui dipendera’ il suo ruolo e status internazionale.

    Pechino, da anni, ha intrapreso una lunga ma silenziosa “marcia” della sua valuta: lo Yuan. Lo scopo e’ quello di emancipare un’ampia area del pianeta, dal dominio anglo-americano ed Europeo. Spodestando in primo luogo il dollaro. L’aumento delle riserve auree continuera’ anche in futuro. La Cina, ha deciso di abbandonare in modo graduale l’acquisto di titoli del tesoro americano, per concentrarsi a comperare oro, ma anche Rame, Argento, Nickel, Ferro, Petrolio. Tutto pur di liberarsi progressivamente, dei pezzi di carta rappresentativi di debito dell’Occidente.

    In allegato due ottimi articoli in proposito:

    http://www.eilmensile.it/2012/03/20/cina-la-carica-dello-yuan/

    http://www.eilmensile.it/2012/01/17/la-lunga-marcia-dello-yuan/

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