ricchezza nel tempo

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Il gigante d’oro (addormentato) si prepara alla guerra valutaria

Articolo di Michael J. Kosares (tradotto in esclusiva su DeshGold.com)

Piu’ oro una nazione possiede, meglio essa sara’ in grado di affrontare un cataclisma valutario che veda collassare il dollaro o magari l’Euro,  oppure la Sterlina o qualsivolglia altra valuta di riserva mondiale”
Evgeny Fedorov – deputato Russo – Partito Unito di Russia 

Secondo i dati dello U.S. Geological Services, i maggiori produttori mondiali di oro sono le seguenti nazioni:

1) Cina (370 tonnellate metriche – MT)

2) Australia (250 MT)

3) Stati Uniti (230 MT)

4) Russia (205 MT)

5) Sud Africa (170 MT)

6) Peru (165 MT)

7) Canada (102 MT)

 

Letta la tabella e’ fondamentale fare una doverosa precisazione al fine di comprendere quanto di questo oro prodotto finisce sui mercati internazionali alimentando l’offerta di metallo giallo. Prendiamo l’esempio della Cina.

La Cina e’ il piu’ grande produttore mondiale di oro ma la maggior parte della sua produzione e’ destinata “a uso interno”, cioe’ rimane entro il  paese e va a incrementare le proprie riserve auree. Lo stesso concetto si puo’ affermare per la Russia.

Il 21% della produzione mondiale d’oro (575 tonnellate) non affluisce sui mercati mondiali ma rimane confinata all’interno dei paesi produttori.

Nella tabella vista sopra, 4 delle grandi nazioni produttrici riscontrano significativi cali nell’attivita’ estrattiva di lungo termine di oro (Stati Uniti, Canada, Sud Africa e Australia). Tre di questi hanno visto crescere la loro produzione (Cina, Russia e Peru’).

Tra gli stati in declino produttivo, il Sud Africa ha subito i maggiori cali estrattivi (dal 2000 l’attivita’ produttiva e’ in calo del 52%). Considerando sempre il 2000 come data spartiacque, la produzione degli USA e’ scesa del 39%, quella del Canada del 38% e quella dell’Australia del 24%.

Ora chiediamoci: che impatto avranno questi cali estrattivi in relazione all’ evoluzione della legge della domanda e dell’offerta  futura a lungo termine?

E’ da tenere in considerazione che nel 2000 la produzione mondiale di oro affluiva abbondantemente sui mercati internazionali in quanto le nazioni produttrici non tesaurizzavano il metallo giallo come lo fanno dagli ultimi anni a questa parte. Il mercato dell’oro e’ cambiato in modo considerevole dal lato dell’offerta negli ultimi dodici/tredici anni.

Considerate le attuali politiche monetarie ultra-espansive adottate soprattutto dall Banche Centrali Occidentali (Giappone compreso), ne deduciamo necessariamente che il trend relativo all’aumento delle riserve auree continuera’ senza sosta, anzi, i paesi emergenti avranno sempre piu’ interesse a diversificare le loro riserve aumentando quelle auree. Non mi sorprenderebbe se anche il Peru’ decidesse di mantenere entro i propri confini parte dell’oro prodotto al fine di incrementare le proprie riserve.

Nel puzzle complessivo del mercato dell’offerta d’oro, la Russia gioca un ruolo fondamentale. Nel 1980 la Russia era il secondo produttore mondiale con il 21% della produzione, dietro il Sud Africa che si attestava al primo posto con ben il 55% della produzione mondiale.

Dal punto di vista della potenzialita’ estrattiva la Russia e’ un gigante addormentato che una volta sveglio potrebbe surclassare l’attivita’ estrattiva sia degli Stati Uniti che dell’Australia.

Secondo Sergei Kashuba, capo dell’Unione degli Industriali Russi per il settore aurifero, “se i prezzi dell’oro rimarranno elevati la produzione potrebbe incrementare del 4-5% annuo consentendo alla Russia di diventare il terzo piu’ grande produttore mondiale entro il 2015”.

Ma quanto oro di produzione russa affluira’ sui mercati mondiali?
Una quantita’ esigua diminuendo ulteriormente quello in circolazione sui mercati mondiali.

Il Governo Russo di Dmitrij Anatol’evič Medvedev ha decretato che l’oro di produzione della Federazione Russa rimarra’ entro i propri confine al fine di proteggere la Russia da un potenziale collasso valutario causato dalla guerra monetaria in atto (currency wars) tra yen, yuan cinese, dollaro ed Euro.

In termini di potenziali riserve estrattive riconosciute la Russia riporta 5000 tonnellate metriche, al terzo posto dopo Australia (7400 MT) e Sud Africa (6000 MT).

Riporto in basso un interessante grafico che visualizza la strategia russa di costante espansione delle proprie riserve auree.

Guarda cosa e’ successo dal 2007/2008 ad oggi. Non pensi che questo grafico parli da solo?

 

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Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

2 risposte

  1. … tutto molto logico… eppure il metallo giallo é in caduta libera e non si fermerà fiché non avrà raggiunto quota 1.000
    il tutto é governato dalla carta e sarà così ache DOPO la guerra valutaria, comunque vada a finire

  2. Ciao Giovanni,
    e’ indubbio che il mercato sintetico dell’oro (paper gold) abbia una forte influenza sui prezzi. E’ su questo mercato che gioca la speculazione.

    Ma non dimentichiamoci che il mercato dell’oro e’ in fase toro da dodici anni, e che nonostante la manipolazione ribassista, il mercato fisico non e’ stato fermato da quello sintetico (o di carta che dir si voglia), nonostante i tentativi avvengano quotidianamente.

    Questo tredicesimo anno e’ il primo negativo, per quanto riguarda le quotazioni, dopo dodici anni di toro. Ci puo’ stare. E’ evidente che chi e’ entrato dieci anni fa, ne abbia preso beneficio, vendendo fisico. Solo quest’anno la speculazione ribassista e’ riuscita a farla da padrona, proprio perche’ alcuni fondi hanno tesaurizzato quanto guadagnato in dieci anni.

    Se in futuro il mercato dell’oro fisico, rispecchiasse i trends passati, nessuna speculazione riuscirebbe a fermarne l’impatto rialzista. La manipolazione ribassista ha buon gioco quando vi e’ un calo nelle vendite di oro fisico.

    Ciao

    Riccardo G
    Analyst & Research
    https://www.deshgold.com

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