ricchezza nel tempo

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Cicli di 13 anni: come la storia si sta ripetendo

Nello studio che proponiamo di seguito vi mostriamo una sorprendente relazione che esiste tra lo S&P 500/DJIA e l’oro.

Studiando cicli di 13 anni vediamo che quando lo S&P500 raggiunge i suoi massimi, l’oro tocca i minimi. E’ stato così da quando ai cittadini americani è stato concesso il diritto di possedere oro.

Il grafico sottostante mostra 3 cicli separati di 13 anni a partire dal 1973.

Se dai un’occhiata alla parte centrale del grafico qui sotto, vedrai il punto in cui si è concluso il vizioso mercato orso del DJIA: nel 1974.

Se guardi al centro del seguente grafico dell’oro dal 1970, vedrai come l’oro ha fatto il suo massimo relativo a 204 dollari, proprio alla fine del 1974.

Se guardi la parte centro-destra dei prossimi due grafici, vedrai come, esattamente 13 anni dopo, nel 1987 c’è stato un collasso del mercato azionario, proprio mentre l’oro toccava i suoi massimi relativi.

Il centro dei due grafici seguenti mostra come esattamente 13 anni dopo, nel 2000, ai massimi del DJIA è corrisposto il minimo dell’oro durante lo stesso lasso di tempo.

Se guardi il grafico in basso, lo S&P 500/DJIA sta in questo momento toccando i suoi massimi.

E indovina? Già, l’oro sta toccando i suoi minimi all’interno del suo secolare mercato toro.


Cosa significa questo?

Che gli investitori in oro dovrebbero essere pronti per i fuochi d’artificio quando l’oro inizierà a risalire mentre il mercato azionario sprofonderà.

Questa è solo la storia che si ripete.

 

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10 risposte

  1. Molto, molto interessante, grazie Daniel!

    Il rapporto Dow Jones/Gold attualmente si attesta sul 13 a 1; ciò significa che un’azione del Dow vale quanto 13 once di oro, e chi ha acquistato azioni a suo tempo, e le cambia ora con il gold ci guadagna 13 volte!!! E quando colui che avrà scambiato le azioni con l’oro vedrà salire quest’ultimo nel rapporto con il DJIA di 2 a 1 o addirittura in parità (abbiamo visto dalle chart riportate da Daniel come il rapporto sia inversamente proporzionale), beh, allora quel detentore avrà fatto veramente BINGO! E se infine quell’ipotetico investitore riuscisse a cogliere anche la exit strategy per cui poco prima del picco dell’oro ne convertisse una buona parte per spostarsi sull’assett “immobili”, allora io credo che avrebbe sfruttato al massimo la ciclicità degli investimenti, e vivrebbe serenamente per il resto dei suoi giorni.
    C’è un problema però: eravamo o no nella parte finale della seconda fase del ciclo rialzista dell’oro? Quella fase in cui le azioni del Dow stavano scendendo, tale che il rapporto con il gold era arrivato a 7-7,5 ad 1? Ed allora, se si è inceppato tutto e se la macchina invece di andare avanti ha cominciato a retrocedere…in discesa, è stato creato un precedente, che deve indurre ad attenta riflessione.

    Sinclair direbbe: MANTENIAMO LA ROTTA!
    Suggerisco, per chi ha voglia di tirarsi su di morale questa lettura: http://www.peakprosperity.com/blog/83944/wisdom-looking-idiot-today.

    Credo di rimanere in tema se suggerisco la lettura di tre buoni libri: Quando la moneta muore di Adam Fergusson, Il Grande Crollo di Galbraith, e Cosa è il denaro di Gary North.
    Nella lista però non deve mancare la Guida di Maloney, e…perchè no, anche l’ebook di Gennaro.
    Buona serata!
    PS: Mattocci, se ci sei batti un colpo!

    1. Ciao Doma, a mio avviso dobbiamo cercare di non perdere mai di vista il contesto generale che ci ha portato a questo tipo di investimento e ad esso fare riferimento.
      Cerco in breve di riassumere alcuni concetti espressi da Deshgold che a mio avviso non possono essere non tenuti in considerazione:

      – I cicli naturali hanno una durata di anni e non di mesi
      – Un ciclo naturale non è sempre al rialzo, ma al suo interno prevede fasi di ribasso
      – Statisticamente osservando i cicli naturali precedenti, prima dell’ultima parte finale del ciclo, quella che prevede una salita più rabbiosa e forte, vi è sempre stata una correzione abbastanza forte del prezzo.
      – Stiamo parlando di Investimento di lungo periodo e non di treading di breve.
      – Stiamo parlando di metalli preziosi detenuti presso propria disponibilità, quindi seguire tutti gli spostamenti di prezzo acquistando e vendendo su massimi e minimi all’interno di un ciclo richiede tempo costanza e non è detto sia sempre vantaggioso. Possono essere seguite tecniche di protezione di altro tipo.
      – Non possiamo non considerare il vantaggio che l’operazione offre in termini di “controllo” in caso di prelievo forzoso di denaro come avvenuto a Cipro. Deteniamo il malloppo, grande o piccolo che sia e siamo noi a decidere cosa farne in ogni momento.
      – Come giustamente dici non è detto che anche in futuro questo sia l’investimento migliore e bisogna tener sempre presente la situazione dei vari assets.
      – L’investimento di lungo periodo richiede una strategia di entrata e di uscita ben chiara. Dobbiamo sapere dove siamo e dove andiamo ed eseguire i dovuti aggiustamenti se lo riteniamo opportuno alla nostra strategia se il quadro di riferimento varia. Viviamo la nostra vita con serenità ed occupiamoci di altro, se ci è possibile, perché questo dovrebbe prevedere un investimento di lungo periodo e non una corsa al lamento ed al giudizio ogni variazione del vento.

      1. Ciao Luca, ben detto.
        Concordo con quanto affermi: negli anni settanta l’oro prese una batosta spettacolare e la correzione fu fortissima, ma necessaria affinché le mani deboli lasciassero la presa; si è visto poi le cose come sono andate. In un ciclo naturale ci sono alti e bassi, ma se si è long non ha senso impressionarsi più di tanto. Quanto a detenere il fisico presso proprie disponibilità credo che sia un aspetto a dir poco FONDAMENTALE. Per me è vitale, figurati, non credo neppure nella sicurezza delle cassette di sicurezza, che anzi ritengo solo un utilissimo strumento in mano allo Stato/Potentati/Lobbies per censire e depredare i privati in caso di necessità. Chi conosce l’Executive Order 1602 sa a cosa mi riferisco. Il trading di breve lo lascio fare a chi lo sa fare o presume di saperlo fare. Io mi limito ad accumulare quando e se posso. Non è nelle mie intenzioni però (e neppure nelle mie possibilità, purtroppo) farmi il deposito di Zio Paperone per il solo gusto di averlo o di tuffarmici dentro come faceva lui con le sue nuotate. L’oro è un rifugio, preserva la ricchezza dall’inflazione, protegge etc, ma ad un certo punto va utilizzato (almeno una parte) e convertito. In cosa poi, a ciascuno il compito. Ben vengano quindi i supporti della desh member e gli approfondimenti sulle exit strategy che presumo siano oggetto di studio e di dibattito.

        Mi fermo qui, chiedendo a chi ha acquistato di recente sui minimi del periodo: quanto ha inciso per voi in percentuale lo spred del venditore?
        A me è capitato di acquistare un lingottino di 20 g con l’otto per cento di spread; a fine 2011, dallo stesso venditore e per la stessa tipologia di prodotto lo spread era del 2%!!!.

        1. Qualsiasi venditore, deve ottenere un utile dal proprio lavoro, quindi in fasi di discesa dei prezzi si alza lo spread che dovrebbe riabbassarsi con il risalire dei prezzi del metallo.
          Farsi il deposito stile zio Paperone non ha alcun senso, qui si parla di cavalcare un ciclo ventennale, finito il ciclo si può cambiar cavallo. Nessuno ha sposato il metallo giallo, e se non in casi particolari, è auspicabile un uscita al termine del ciclo. Ma ad ogni momento la giusta scelta.

  2. Uno studio interessante oltre che probabile al 99.999999 periodico. Ottima traduzione.
    Io sono stanco di seguire il gold perchè ormai significa solo seguire la corrotta FED e le sue banche affiliate.
    Comunque non mollo! resto vigile con la consapevolezza che non avranno mai la mia approvazione. Chi sbaglia deve pagare in un modo o nell’altro… questo deve valere per tutti. Altrimenti siamo schiavi, numeri nella volontà di pochi potenti. E per nutrire lo spirito mi sento a randello un pezzo antico che dice appunto “resta vigile perchè lo spirito, che ama la verità, non muore mai”: http://www.youtube.com/watch?v=0O1v_7T6p8U …. cantiamolo con gioia e rabbia! … come si conviene.

    Ciao

  3. Un’altra annotazione che segue quella del vostro articolo sul barometro dell’oro. Parlate di CICLO di tredici anni. Farei gentilmente notare che il ciclo è da minimo a minimo. Se da minimo a massimo parleremo di trend e non di cicli. Ora dal 1974 al 1987 è un ciclo. Dal 1987 al 2000 NON E’ UN CICLO. Ora per esservi ciclo dovreste prendere dal minimo del 1987 al minimo del 2003 :))))). Ibidem per quello che state calcolando ai giorni nostri :))))). Saluti.

  4. Mi chiedo infine…
    sembra tutto molto logico e razionale.
    “investi in oro e argento perché ci sarà presto una correzione dei mercati e questa volta sarà ben peggiore del 2008”. Sembra tutto molto logico, fin troppo.
    Persino la cina che compra tonnellate di oro all anno spinge nella direzione di investire in oro.
    E se invece il mondo non dovesse mai svegliarsi, se fossimo troppo piccoli per cambiare le cose e, forse, cosa più importante se fosse ormai fin troppo tardi per inniziare una rivoluzione economico/politica ?
    Non so cosa sperare in questo mondo marcio, argento a 100$ vorrebbe dire catastrofe economica povertà e distruzione cose da cui nessuno ne uscirebbe indenne e al quel punto cosa ce ne faremmo del nostro argento quando tutti noi saremo sotto un unico cielo legati dllo stesso destino?
    L idea del profitto ci sta spingendo a sperare in una caduta del mercato, del dollaro in primis, quindi come vedete non siamo poi così differenti da quei cattivoni dei rockfeller e rotshild spinti dal profitto a tutti i costi, specialmente fare guerre. Noi investitori facciamo lo stesso , o sbaglio? Il mondo e’ in rovina perché siamo spinti dall avere sempre più soldi al costo di sacrificare vite umane perché e questo che vuol dire investire in oro e argento sperando in una rivalutazione del 5-6-700% . Anche se non lo vogliamo implicitamente questo è ciò che vuol dire.
    Ora la mia domanda e’ questa: perché non impegnarsi così a fondo come si f quando leggiamo di cicli naturali, mercati in bolla, rivalutazioni etxetc per cambiare invece il nostro destino ed ottenere un mondo migliore lontano dal “profitto a tutti i costi” , materialista, basato su un sistema economico lontano dalla privatizzazione delle banche? In questo modo salveremo i nostri risparmi, ci sarebbe più lavoro cn stipendi in linea con il livello di vita, salveremmo il nostro futuro e quello delle nostre future generazioni?
    Crediamo di fregare chi e’ a capo della piramide cercando in ogni modo di capire il loro sistema, ma in fondo quanto siamo diversi da loro se siamo alla ricerca di un puro profitto a discapito di tante persone?

    1. Luigi il punto di vista che hai utilizzato nel tuo commento e’ differente da quello per il quale noi consigliamo di Investire in Oro e Argento.

      Noi non stiamo sperando o “tifando” per una fine del mondo, per un tracollo della societa’, per una guerra o altro. Semplicemente seguiamo i trend di mercato e ci atteniamo ad essi.

      Se un collasso dell’economia Americana e’ in corso, e se Oro e Argento potranno esplodere nei prossimi mesi/anni, cosa cambia se noi accumuliamo o meno metalli preziosi? Se questo dovra’ accadere, accadra’ comunque. Sia che tu abbia acquistato metalli, e sia se tu non li abbia acquistati.

      Credo che la nostra influenza su questo genere di trend sia molto relativa. C’e’ qualcun altro che ha molto piu’ peso di noi, nel fare in modo di influenzare cio’ che vivremo nei prossimi anni…

    2. Quello che scrivi è giustissimo, chi è giovane dovrebbe guardare a questo e chi è vecchio fare opere di bene. Sono certo che il mondo per come lo conosciamo non potrà andare avanti per molto se non cambieremo come esseri umani. Le risorse di un sistema “finito” non possono dar luogo a continua crescita. Credo però che un aumento dei prezzi delle materie prime non sia negativo. Servirà a limitare la crescita e scoprire nuove forme di aggregazione sociale. Torneremo a vivere con molte meno cose e meno benessere. Immagino un mondo in cui si ritorna alla localizzazione delle produzioni, al riciclo ed al risparmio energetico. Non sarebbe così negativo se in concomitanza di questo mutasse anche l’essere umano. E i metalli preziosi potrebbero servire per realizzare progetti.

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