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China National Gold valuta una possibile partnership con Barrick Gold Corp

Fra  queste pagine abbiamo piu’ volte analizzato “la fame d’oro della Cina“; ovvero la straordinaria domanda di oro fisico da parte del Dragone, che ha portato la Cina a superare l’India, divenendo il primo paese per importazione di metallo giallo.

Ma la strategia cinese non si limita all’importazione di oro. Bensi’ si articola anche tramite grandi operazioni industriali e finanziarie, consistenti in acquisizioni, fusioni, incorporazioni di aziende e grandi partnership tra compagnie minerarie.

E’ di martedi’ la notizia che, la piu’ grande compagnia mineraria cinese – la China National Gold – sta valutando una partnership con la piu’ grande compagnia aurifera mondiale, la canadese Barrick Gold Corp.

Il Presidente di China National Gold, Xin Song, e’ in viaggio d’affari a Vancouver per valutare nuove strategie d’acquisizioni di “junior minings” (aziende minerarie di medie dimensioni) attive nell’estrazione di oro, argento e rame.

Xin Song – che presiede anche la China Gold Association – ha affermato che la strategia della sua azienda prevede acquisizioni di aziende in paesi sviluppati, come Canada, USA e Australia, anche se il “focus” della grande compagnia mineraria rimane la regione centrale dell’Asia, con progetti d’espansione in Mongolia e Russia.

China National Gold sta valutando da oltre un anno anche l’acquisizione della compagnia mineraria Ivanhoe Mines, attiva nella Repubblica Democratica del Congo e proprietaria di alcune miniere di platino in Sud Africa.

Xin Song ha confermato di voler prendere in serica considerazione  una grande partnership con la compagnia mineraria piu’ importante del mondo, la Barrick Gold Corp., anche se ha escluso una partecipazione della China National Gold nel progetto sviluppato da Barrick, presso Pascua Lama, tra Argentina e Cile.

Barrick ha gia’ sofferto costi per 8,5 miliardi di dollari nel Progetto Pascua Lama (di cui scrissi piu’ di un anno fa); il conto finale potrebbe essere addirittura piu’ elevato.

La possibile partnership tra China National Gold e il gigante canadese Barrick, non puo’ passare sotto silenzio; e’ un segnale che la Cina intende giocare un ruolo di prim’attore anche nel campo globale del settore minerario. No, non intende rimanere “confinata” nel ruolo di “mero importatore” di materie prime.

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Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

3 risposte

  1. che ne pensate allara del fixing su scambio di oro fisico anzichè virtuale come hanno fatto fin’ora? da luglio si parte?

    1. Non vorrei essere troppo precipitoso ma, salvo una bella bull trap,(e successiva lingua di bayer di ordine mensile) ho la sensazione che la mia seconda ipotesi prenda forza, ergo forse siamo GIA’ partiti, da 1240, “se così fosse” diventa nuovo punto di controllo fondamentale.

  2. Grazie dell’informazione Filomeno.
    Io posso dirvi che oggi, all’apertura del mercato di New York, nel giro di pochi minuti qualcuno ha deciso di comperare l’equivalente di 497 milioni di dollari di contratti futures sull’oro.

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