ricchezza nel tempo

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Barometro Oro: 01.Mar.2014

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L’oro ha aperto la settimana a $1.324,00 ha chiuso a $1.326,00.
Al Comex di New York, i contratti futures sull’oro, per consegna marzo sono quotati a $1.326,00.
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L’oro ha raggiunto un massimo di 1.346,60 per oncia martedi’, per poi ritracciare al ribasso, chiudendo a $1.326,00, in rialzo trascurabile rispetto la chiusura di settimana scorsa.

Il prezzo dell’oro ha guadagnato oltre il 10% da inizio anno (pertanto in due mesi), attestandosi entro le migliori 10 materie prime per performances dell’anno, anche se l’oro NON puo’ essere considerato una commoditiy:-) bensi’ denaro reale.

Potremmo assistere a un ulteriore ritracciamento ribassista la prossima settimana (pullback); la resistenza posta nell’area a $1.345,00 – $1.350,00 si e’ rivelata essere molto solida.

Anche l’argento non e’ riuscito ad abbattere la resistenza posta a $22,00.

Quindi: una correzione tecnica ribassista e’ da mettere in conto per la prossima settimana, mentre il quadro grafico di medio termine (double-bottom-reversal – doppio-minimo-rialzista) rimane rialzista e assolutamente invariato.

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VERSO DOVE E’ DIRETTO IL PREZZO DELL’ORO? 40 ANNI DI STORIA SARANNO LA NOSTRA GUIDA

In questo approfondimento sulle quotazioni future del prezzo dell’oro, cerchero’ di prendere in esame una visuale di piu’ lungo periodo, rispetto all’analisi tecnica e dei grafici, basandomi su dati storici e statistici.

Nessuno, dico nessuno, e’ in possesso di un sfera di cristallo in grado di predire quale sara’ il prezzo dell’oro il mese o l’anno prossimo.

Certo, sul web e sulla carta stampata abbondano pronostici, obiettivi e targets, ma e’ estremamente difficile prevederne il prezzo a medio termine, in quanto diversi sono in fattori implicati nei movimenti delle quotazioni; quadro macroeconomico globale, ritmi estrattivi dell’industria mineraria, tensioni geopolitiche, forza o debolezza del dollaro americano, ciclicita’ e rotazioni di portafoglio di grandi investitori nei metalli preziosi nonche’ fondi ETF, sfiducia o fiducia collettiva nelle valute “fiat” (emesse per decreto governativo e non sostenute dalla convertibilita’ delle stesse in oro) ecc.

Come se non bastasse, purtroppo, il mercato dell’oro (come del resto tutti i mercati: dico tutti), e’ molto opaco e soggetto a manipolazioni di breve termine attuate da varie entita’ per gli scopi piu’ disparati (il Gold Anti-Trust Action Committee ha documentato tutto cio’ in centinaia di files).

Quindi, per cercare di prevederne le quotazioni sul medio-lungo termine, dobbiamo utilizzare dati storici e statistici: cioe’, dobbiamo analizzare i MOVIMENTI STORICI dei prezzi dell’oro.

A questo scopo, ho utilizzato alcuni dati messi a disposizione del World Gold Council per cercare di prevedere dove e’ diretto l’oro e a quale velocita’ temporale si dirige verso un determinato obiettivo.

INNANZI TUTTO: il grande calo del 2013 (da picco di settembre 2011) e’ risultato essere il quinto per ampiezza dal 1970 a oggi (il quinto piu’ grande calo negli ultimi 43 anni). 

Dal 1970 a oggi, il prezzo dell’oro ha subito 12 grandi correzioni ribassiste (pullbacks) di ampiezza maggiore del 20% rispetto ai rispettivi picchi precedenti (grafico sotto).

Leggi con estrema attenzione la tabella qui sotto. E’ interessantissima e per noi costituisce una miniera d’informazioni.

La correzione ribassista durata da settembre 2011 a dicembre 2013, e’ decorsa per ben 28 mesi (quindi superiore alla media dei 43 anni presi in considerazione; difatti la media dei precedenti cali si attesta sui 18 mesi – COLONNA “AVERAGE” della tabella di cui sopra).

Inoltre, l’ultima correzione ribassista, si dimostra nella media per quanto riguarda la percentuale del calo (37% contro una media del 36% COLONNA “GOLD PRICE CORRECTION”).

Ritorniamo alla tabella. Poni attenzione alla colonna intitolata “same lenght forward”; in essa e’ riportata la percentuale di rialzo delle quotazioni dell’oro; RIALZO successivo a ogni ritracciamento ribassista di portata d’ampiezza oltre il 20% rispetto al picco precedente toccato.

Storicamente E STATISTICAMENTE, l’oro ha guadagnato il 69% in piu’ rispetto a OGNI minino registrato alla data di ritracciamento (nel nostro caso, il minimo registrato e’ stato toccato a dicembre 2013 con una quotazione pari a $1.190,00).

Ora, il successivo rialzo da questo  minimo, dovrebbe estendersi per 28 mesi (come per il lasso di tempo occorso per la correzione ribassista). A questo punto otterremmo un rialzo pari a $2.011 dollari per oncia che l’oro raggiungerebbe ad aprile 2016.

Se fai un ulteriore passo avanti (guarda la tabella – colonna “before next pullback”), puoi ottenere il guadagno medio dell’oro fino al prossimo picco, ottenuto percentualmente,  sempre partendo dal minimo registrato al punto piu’ basso di ritracciamento ribassista.

In questo caso ottieni una media del 228% (il che sta a significare che il prossimo picco dell’oro si attestera’ circa sui 3.903 dollari per oncia – ovvero il 228% dal minimo di $1.190,00).

In questo caso e’ molto piu’ difficile calcolare la data di raggiungimento del prossimo picco (a cui seguira’ un ritracciamento ribassista – “pullback”).

Io l’ho stimata in circa 42 – 46 mesi dalla data del minimo di dicembre 2013, pertanto intorno a giugno – dicembre del 2017.

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CONCLUSIONI PER GLI INVESTITORI

Questo studio del World Gold Council, intende offrirti una visione molto piu’ ampia (storica e statistica) di come si muovono i prezzi dell’oro, al di la delle variazioni giornaliere o settimanali dello stesso.

Qundi: devi avere presente che, storicamente, a ogni ritracciamento delle quotazioni dell’oro, di ampiezza superiore al 20%, ha fatto poi seguito un rialzo medio del 69% delle quotazioni del lingotto.

Successivamente, prima di una ulteriore forte correzione ribassista superiore al 20%, l’oro ha toccato un nuovo massimo che in media si attesa al 228% in piu’ rispetto all’ultimo minimo registrato.

Mi rivolgo a te, investitore e risparmiatore. Devi solo avere pazienza. LA STORIA E’ DALLA TUA PARTE.

 

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Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

11 risposte

  1. Ottimo articolo pieno di delucidazioni tecniche e scritto in modo molto semplice, anche se son convinto, nella mia ignoranza, che il massimo raggiunto sarà di gran lunga superiore a quello riportato. Avrei voluto però che si fosse parlato anche dell’argento.

  2. Ciao Andrea,
    grazie dei complimenti. Ho gia’ pronto un approfondimento sul trend dell’argento, nei prossimo giorni lo pubblichero’.

    A livello strettamente personale, ritengo che il “massimo” del prossimo target dell’oro (secondo gli studi del World Gold Council) si avvicini molto a quanto pronosticato da Jim Sinclair di Mineset.

    Sinclair, prima della correzione ribassista dell’oro (settembre 2011 – dicembre 2013) prevedeva un primo grande target….a $3.500,00 per oncia.

    Collima quasi perfettamente con le evidenze storico-statistiche dell’ultimo studio del World Gold Council.

    Grande Jim Sinclair!

    Ciao

    Riccardo Gaiolini
    Analyst & Research

    www deshgold.com

  3. Fantastico Rick. Amo questo genere di approccio al mercato.

    Andrea sono d’accordo anche con te, quando scrivi che il massimo raggiunto sarà di gran lunga superiore a quello riportato.

    1. In effetti Sinclair, come afferma Rick, ha previsto un primo grande target..Di sicuro ve ne saranno altri via via crescenti, di cui gli ultimi in maniera esponenziale, come affermato da te, in un lasso di tempo breve che nemmeno faremo in tempo ad accorgercene.A dir la verità personalmente mi attendo un arrivo di oltre il doppio di quanto afferma Sinclair. Per l’argento invece ci sono molte variabili, che dipendono dalla correzione eventuale del rapporto attuale con l’oro.

  4. Ottimo quadro statistico che non lascia alcun dubbio su dove andrà il mercato. Appare chiara la dilatazione nel tempo che sta accadendo al ciclo. Questo sembra portarne la fine verso il 2020, la qual cosa non sembrava possibile qualche anno fa. Tuttavia, rispetto al passato e alla storia, le banche centrali hanno dimostrato di avere maggiore influenza, anche se poi alla fine hanno ripetuto gli errori del passato senza riuscire a modificare l’esito finale. Se vivessimo in un mondo libero la storia non si ripeterebbe come accade in maniera diversa ma sempre uguale nella sostanza.

  5. Complimenti per il post. Aspettiamo impazientemente quello sull’argento!
    Quale tra i due mettali preziosi (Au/Ag) prevedi nei prossimi anni possa regalare rendimenti maggiori?

    1. Considerando che attualmente il prezzo dell’Ag è sottostimato, se magari in futuro ritorna in rapporto a 1 a 14 con l’Au, secondo il mio parere converrebbe l’Ag, anche perchè non si pagano tasse alla vendita.Se il rapporto resta 1 a 60(ma non credo)allora converrà l’Au.

  6. Pensate che quanto stia accadendo in Ucraina possa avere ripercussioni immediate sulle quotazioni di oro e argento?

  7. Ciao Alex,
    ti rispondo a livello personale. I mercati azionari USA hanno chiuso sostanzialmente in parita’, ma sui massimi, ignorando le tensioni geopolitiche in corso in Ucraina e Crimea.

    Ma gli sviluppi di questa situazione sono degenerati durante questo fine settimana. Il Parlamento Russo ha richiamato il suo Ambasciatore dagli USA. E’ un segnale inquietante.

    Il Parlamento Russo ha approvato all’unanimita’ l’invio di truppe in Crimea. Dovremo tenere monitorata l’evolversi della situazione nei prossimi dieci giorni.

    Credo che i grandi investitori “si chiamino fuori”, almeno a inizio di questa settimana. Cio’ significa che, PRESUMIBILMENTE, ridurranno l’esposizione sull’azionario, spostandosi verso i beni rifugio (oro e SPDR Gold Trust).

    Ma NON prendere per certo quanto dico, perche’ la situazione e l’evoluzione geopolitica del braccio di ferro Washington – Mosca e’ solo nelle sue fasi iniziali.

    Suggerisco, comunque, a tutti gli investitori e risparmiatori, di PRESTARE molta attenzione agli sviluppi (o alle involuzioni) di questa nuova grave crisi geopolitica.

    Ciao

    Riccardo Gaiolini
    Analyst & Research
    https://www.deshgold.com

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