ricchezza nel tempo

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Barometro Oro: 07.Mar.2015

L’oro ha aperto la settimana a $1.213,70 e chiuso a $1.168,70.
Al Comex di New York i contratti futures per consegna a maggio sono quotati a $1.167,00.

DOLLARO AMERICANO VERSO UN NUOVO MERCATO TORO SECOLARE? IL NASDAQ “RICATTURA” QUOTA 5.000

Non possiamo esimerci dall’analizzare l’andamento ciclico del dollaro americano e degli indici azionari USA; pertanto, questa puntata del Barometro sara’ imperniata sull’analisi dello US Dollar Index e dell’azionario Statunitense.

Siamo prossimi a un punto di svolta ciclico: dollaro americano e indici azionari USA sono ai massimi; oro e petrolio ai minimi ciclici, esattamente come 15 anni fa, quando il biglietto verde e l’azionario americano – dopo aver toccato i loro massimi svoltavano in basso – e oro e petrolio iniziavano una lenta ma inesorabile ripresa delle loro quotazioni.

Venerdi’ lo US Dollar Index ha sfondato con prepotenza inaudita quota $97,00.

Il Nasdaq, l’indice “tecnologico” americano che comprende 2.571 titoli, ha “ricatturato” quota 5000 in data 2 marzo; il Nasdaq violo’ la fatidica soglia dei 5000 punti esattamente 15 anni or sono, in piena “bolla speculativa” dei titoli “dot.com”.

Iniziamo con l’analisi del Dollar Index.

Qui sotto trovi un grafico mensile del Dollar Index, a partire dal 1981 al 3 marzo 2015; come puoi notare, il Dollar Index e’ fuoriuscito dal suo minimo trentennale ad agosto 2014, quando ha violato al rialzo quota $81,23.

USDOLLARINDEXLONGTREND

Gli indicatori tecnici RSI e MACD ci segnalano che il dollaro americano e’ in fase di ipercomperato da almeno 6 mesi; questo potrebbe preludere ad una fase ravvicinata di correzione ribassista per l’indice, ma io propendo per un ulteriore rafforzamento del dollaro a causa dell’estrema debolezza delle valute concorrenti, in particolar modo dell’Euro, del Franco Svizzero e dello Yen Giapponese.

Il prossimo target per il Dollar Index e’ fissato a $110,00.

Quindi, il dollaro americano e’ pronto a correre per una nuova fase toro rialzista secolare?

A questa domanda rispondo decisamente con un “no”; il Dollar Index nel prossimo trimestre potrebbe toccare nuovi massimi prima… di puntare nuovamente e decisamente al ribasso.

Per quali motivi?

Per ragioni strettamente “economiche” che si riflettono nei movimenti monetari delle valute.

Le politiche di “espansione monetaria” e di tassi a zero (ZIRP – zero interests rate policy) messe in atto dalle banche centrali mondiali, hanno indebolito tutte le valute globali (e contribuiranno a indebolirle ulteriormente in futuro).

Le finalita’ di queste politiche di vera e propria guerra valutaria (currency war) sono volte a rilanciare le esportazioni, tramite svalutazioni competitive, e guadagnare quote di reddito a discapito delle altre nazioni/partners commerciali (politiche del cosiddetto “beggar-thy-neighbours” oovero del “frega il tuo vicino”).

Mentre molte delle valute mondiali si stanno svalutando verso il biglietto verde, quest’ultimo si rafforza: il rafforzamento del dollaro pero’, oltre a innegabili riflessi positivi per il cittadino e consumatore americano (tensioni inflazionistiche in netto ribasso) sta provocando la “contrazione” del settore manifatturiero USA, le cui quote di mercato si stanno restringendo a causa dell’enorme difficolta’ a esportare da parte della Corporate America.

Guarda il grafico sotto che prende in considerazione gli “ordini” al settore manifatturiero USA; il settore e’ in forte contrazione da agosto 2014 e il prossimo quadrimestre vedra’ un’ulteriore deterioramento della situazione se il dollaro continuasse a rafforzarsi in modo repentino.

USMANIFACTUREORDERS

L’economia USA segna il passo; si avvicina alla recessione e il calo dei profitti delle multinazionali USA e’ sempre piu’ pronunciato.

Diamo un’occhiata al mercato azionario USA.

Il Nasdaq ha violato al rialzo quota 5000 questa settimana: ti ricordo che esattamente 15 anni fa (15 anni or sono ero ancora un abile day-trader 😀 …e a quel tempo pronosticai il crollo dell’azionario USA, il declino del dollaro e l’inizio del ciclo rialzista secolare per l’oro, che toccava i suoi minimi proprio come in questi giorni) il 9 marzo 2000, l’indice “tecnologico” americano perforava al rialzo quota 5.000 per la prima volta dalla sua storia; il giorno successivo chiudeva al massimo di tutti i tempi a 5.048,62.

In data 11 marzo 2000 il Nasdaq capitolava al ribasso di 150 punti per poi iniziare un ciclo di drammatico declino, che lo condusse a un ribasso del 78% dai suoi massimi.

A fine aprile dello stesso anno il Nasdaq quotava a 3.321 punti.

La bolla azionaria sul Dow inizio’ il 1982 (minimo ciclico) e si gonfio’ fino al 1987; dall’82 all’87 il Dow balzo’ dal minimo di 780 punti a 2.722 punti di agosto 1999.

Ad ottobre di quell’anno (il 19 ottobre) il Dow crollo’ del 23% in una sola seduta di trading. Poi l’indice azionario americano riparti’ in forte rialzo dal 1991.

Dal minimo del 1982 (780 punti) il Dow tocco’ un suo primo “picco” ad agosto 1997 a 8260 punti (quasi decuplicando il suo valore in 15 anni, ovvero uno straordinario +958%).

Con il picco raggiunto a marzo 1999, il Dow fece segnare un rialzo del 1.150% dal minimo del 1982.

Torniamo ai giorni nostri, perche’ le analogie sono davvero impressionanti.

Questo e’ un grafico di lungo termine dell’indice azionario Standard & Poor’s 500 (il grafico e’ del 4 marzo 2015).

S&PLONGTERMINDEX

Come puoi notare, ho segnalato nel grafico 3 segnali che ci avvertono di  una possibile fase ribassista per l’indice.

1) Se guardi all’indicatore tecnico di forza relativa (RSI) che si trova nella parte alta dell’immagine, nelle fasi di “picco” rialzista dell’indice azionario si crea un “divergenza” tra l’indice RSI che tende al ribasso e i valori dell’indice azionario, che puntano invece verso nuovi massimi.

E’ un segnale fortemente ribassista.

2) In secondo luogo, l’indicatore tecnico delle medie mobili (MACD) che si trova nella parte bassa dell’immagine, subito dopo aver toccato il “top” nelle quotazioni, scende al di sotto della “signal line”.

E’ un segnale fortemente ribassista.

3) In terzo luogo: nel grafico c’e’ una media blu che segue i prezzi dell’Sp500. Puoi vedere che questa media sta facendo da supporto ai prezzi dell’indice. Questo segnale non e’ ancora scattato, ma attenzione a quando l’Sp500 tagliera’ al ribasso quella media blu. Da supporto, la media si trasformera’ in resistenza (proprio come accaduto nel 2011 e nel 2008). Nei pallini in rosso sul grafico puoi vedere le fasi passate in cui la media blu si trasformo’ in resistenza per i prezzi, dando vita a 2 ribassi storici.

Chiaramente, e’ difficile pronosticare l’andamento degli indici azionari nel breve termine. Nei prossimi due mesi potremmo assistere anche ad un ulteriore rialzo degli indici azionari (Dow a 20.000 e Oro a $1.000,00 come ho scritto nel barometro del 21 febbraio 2015, in concomitanza con un Dollar Index magari a $110,00), ma a mio modo di vedere l’azionario americano sta entrando nella fase finale del suo ciclo rialzista iniziato nel 2009.

Dai un’occhiata ai grafici aggiornati al 06 marzo dell’azionario USA: gli indicatori tecnici RSI e MACS segnalano tendenze ribassiste proprio come descritto nei primi due punti di cui sopra.

DOWINDEX

standardpoor

NASDAQINDEX

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CONCLUSIONE

Il rafforzamento del dollaro americano lungi dal costituire un segnale di “mercato toro secolare rialzista”, sta mettendo in seria difficolta’ l’economia USA che rischia di precipitare nei prossimi mesi in una forte fase depressiva.

All’interno di un clima internazionale di “guerre valutarie” (currency wars) costituite dalle svalutazioni competitive, il dollaro si e’ invece fortemente apprezzato facendo crollare ai minimi il prezzo del petrolio e dell’oro.

Ma un dollaro forte aggrava la bilancia commerciale (importazioni) USA, mina l’export a stelle e strisce e mette a repentaglio la fragile “ripresa” dell’economia statunitense.

Gli indici azionari hanno toccato i loro massimi questo mese; non escludo una loro prosecuzione al rialzo nei prossimi due-tre mesi, magari intervallata da forti oscillazioni ribassiste; ma in ogni caso ritengo che il ciclo rialzista azionario USA/Biglietto verde sia in procinto per invertire la rotta.

E’ estremamente difficile che la FED proceda a un rialzo dei tassi d’interesse nei prossimi mesi.

Quando l’economia USA comincera’ a precipitare verso il basso, gli indici azionari americani inizieranno a virare in discesa, alimentando la spirale ribassista dell’economia reale.

Il dollaro americano correra’ ancora al rialzo per qualche mese; poi seguira’ la stessa sorte dell’economia e dell’azionario perche’ la FED sara’ costretta a varare un altro massiccio piano di “espansione monetaria” nel tentativo di frenare il crollo dell’azionario e dell’economia reale.

Il dollaro americano vedra’ l’inizio di un nuovo ciclo ribassista; ripartiranno al rialzo, lentamente ma inesorabilmente, oro, argento e petrolio che oggi sono ai minimi.

Esattamente come quindici anni or sono.

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LA CINA POSSIEDE 30.000 TONNELLATE IN RISERVE AUREE?

Secondo i dati ufficiali del Fondo Monetario Internazionali (rilasciati dalla Banca Centrale della Cina, la People’ Bank of China), il Paese del Dragone possiederebbe solo 1.054 tonnellate in riserve auree.

L’anno scorso, Alasdair McLeod, affermato analista finanziario presso Goldmoney, aveva messo in discussione l’ammontare ufficiale delle riserve auree cinesi stimando in 25.000 tonnellate l’effettiva consistenza; secondo McLeod, la Cina avrebbe accumulato tutto quest’oro durante un lasso temporale che va dal 1982 al 2003.

La Banca Centrale Cinese mantiene uno stretto riserbo (possiamo dire anche “segretezza”) riguardo alle effettive riserve auree detenute.

Ma a quanto ammontano effettivamente le riserve auree cinesi?

Secondo Simon Hunt della Hunt Strategic Services (Simon Hunt era uno dei maggiori esperti mondiali del settore dei metalli preziosi quando lavorava nel team della Brook Hunt, ora assorbita dalla Wood McKenzie), le riserve auree cinesi ammontano a circa 30.000 tonnellate.

Nell’ultimo numero della sua newsletter chiamata “pensiero del giorno”, Hunt ha scritto ai suoi clienti:

“La Cina possiede riserve auree per un ammontare molto piu’ vasto rispetto alle risibili cifre ufficiali che pubblica. Ha ragione Alasdair McLeod di Goldmoney; la Cina ha accumulato almeno 25.000 tonnellate di oro tra il 1982 e il 2003, quando il prezzo del metallo giallo era in forte calo. Ritengo che attualmente le sue riserve siano addirittura superiori a 30.000 tonnellate, in contrasto con quelle degli USA che non detengono neppure quelle che dichiarano, avendole vendute anni oro sono”.

Non credo che Hunt e McLeod esagerino nelle loro valutazioni; sono due grandi esperti mondiali del settore metalli preziosi (Hunt e’ uno dei maggiori competenti a livello globale del settore delle commodities, soprattutto dei preziosi e del rame).

Nella sua newsletter, Hunt aggiunge che:

  • la Cina, gia’ da quest’anno, provvedera’ a una ristrutturazione finanziaria del settore immobiliare e manifatturiero; forte delle sue riserve, non solo non lascera’ fallire i comparti economici oggi in crisi ma si muovera’ verso un loro sviluppo e perfezionamento eliminando sprechi e i compartimenti stagni;
  • la Cina, per ora, non mira a fare dello Yuan la valuta di riserva globale; il fine della Cina e’ quello di rendere pienamente convertibile la sua moneta e fare in modo che sia accettata da tutte le banche centrali globali come titoli di riserva, nonche’ detenuta nei portafogli delle maggiori banche finanziarie mondiali; un’altra finalita’ e’ quella di “agganciare” allo Yuan, l’area dei BRICS;
  • la Cina non ha piu alcuna fiducia nelle facolta’ di Washington (degli USA) di gestire il dollaro americano a titolo di unica valuta di riserva mondiale. Gli USA hanno adottato una politica di indebolimento programmato del dollaro (quantitative easing) per inflazionare il proprio debito commerciale nei confronti del resto del mondo. La Cina, intende ristrutturare i propri debiti finanziari interni – e nel corso dei prossimi tre-quattro anni – agganciare lo Yuan all’oro e stabilizzare la propria valuta.

Hunt conclude che le mire della Cina non sono quelle di impostare la propria moneta a titolo di valuta di riserva globale (come dicevamo) bensi’ di internazionalizzarne gli scambi e offrire un’alternativa al dollaro americano.

Hunt osserva che la Cina ha gia’ controfirmato accordi globali con 28 istituti bancari centrali per estendere l’uso dello Yuan nelle transazioni globali; Hunt ricorda che uno dei piu’ importanti accordi firmati e’ quello con le Autorita’ Monetarie Elvetiche per portare lo Yuan in Europa.

A livello personale ritengo che l’ammontare delle riserve auree cinesi sia rispondente a quanto affermato sia da Hunt che da McLeod e Bill Holter.

La Cina, oltretutto, e’ costretta a diversificare le sue ingenti riserve in dollari americane acquistando oro al fine di non vederne erodere il valore nominale dalla svalutazione del biglietto verde.

Inoltre, i cinesi – per cultura e tradizione – non si muovono mai “a vista” o “nel breve termine”; i cinesi intendono “vincere la guerra contro il nemico senza combattere”; accumulano oro da decenni in modo tale da trovarsi in posizione di “forza” quando in futuro sara’ varato il riassetto del sistema monetario globale.

Per ulteriori informazioni circa la Simon Hunt Strategic Services puoi consultare il suo sito internet.

 

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Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

25 risposte

  1. Mi sembra una previsione troppo facile , siccome siamo sui max allora gli indici crolleranno.Certo non possono salire per sempre ma potrebbero farlo ancora per qualche anno !!!

    1. Sono d’accordo con Pietro, in passato ho espresso commenti circa le Vs. “previsioni” che paiono basate sicuramente su una logica di emotività nei confronti degli investitori in oro ma che non mettono in luce i difetti ed i rischi di questo investimento.
      Se vogliamo vedere i grafici in maniera obbiettiva e commentarli senza essere di parte si dovrebbe vedere in maniera palese che attualmente il prezzo dell’oro è in fase tecnica di lateralità/congestione che potrebbe perdurare per anni come gia accaduto in passato.
      Di contro l’azionario va benissimo al momento segnando massimi crescenti.
      Come si fa a sostenere che è prossimo un calo in un mercato spiccatamente rialzista?
      La previsione appare faziosa e dettata da interessi propri piuttosto che nei confronti degli investitori.

      Saluti

      Samuele

      1. Ciao Samuele io comunque qualche lingottino lo sto accumulando , perché comunque tutta sta carta alla fine brucerà .

      2. Ciao Samuele,
        il sottoscritto non fa “previsioni”: non sono un “futurologo”, ne’ ci tengo a esserlo.

        Sono un “modestissimo” analista tecnico (e neppure di professione; seguo tutti i mercati finanziari da 25 anni per pura passione e per trarne profitto, ovviamente): in secondo luogo, leggi attentamente tutti i miei scritti: si appoggiano sulla “logica”, sulla “razionalita’”, mai sull'”emotivita’” come invece tu mi accusi.

        Per quanto riguarda difetti e rischi di questo investimento: ti invito di nuovo a dare un’occhiata a quanto scriviamo; “conoscere per deliberare” sentenziava Luigi Einaudi.

        https://deshgold.com/2-strategie-per-investire-in-oro-fisico/

        Per quanto riguarda la fase di lateralita’ dell’oro, ne ho gia’ parlato in quest’articolo di cui sotto, non scopri nulla di nuovo. E’ arduo, pero’, sostenere oggi, che il metallo giallo continui in questa fase per altri anni (ne’ il sottoscritto ne’ tu puoi sostenerlo).

        https://deshgold.com/barometro-oro-28-feb-2015/

        Che l’azionario vada “benissimo” nessuno lo mette in discussione, e ci mancherebbe! Siamo ai massimi dal 2009, mi sembra d’averlo scritto, no?

        Non ho sentenziato che siamo prossimi a un calo dell’azionario; a livello di analisi tecnica, e’ mio dovere segnalare il possibile sopraggiungere di “momenti critici” per il mercato azionario USA; per le mie analisi mi baso sui movimenti ciclici degli assets; ben vengano osservazioni e critiche contrastanti con quanto sostengo, ogni critica aiuta a migliorarci e a perfezionare il nostro sapere sulla materia, basta che la si argomenti con prove, altrimenti rimane sterile pretesto per fare polemica fine a se stessa.

        Ogni “confronto” con idee differenti e’ proficuo, e’ con il dialogo continuo che si perviene (o si puo’ pervenire) a dipingere tutti gli scenari possibili (a livello finanziario, in questo caso) e trarne delle conseguenze pratiche e conoscitive.

        Per quanto riguarda la mia presunta “faziosita’”: non svolgo alcuna attivita’ di intermediazione nel campo dei metalli preziosi, ne’ possiedo quote d’investimento in societa’ di questo settore. Sono un “analista indipendente”, a differenza di tanti che invece provengono e hanno interessi nel mondo bancario, assicurativo e finanziario. Pertanto la tua e’ un’accusa ingenerosa nei miei confronti.

        Studio i mercati e metto le mie conoscenze a disposizione del pubblico; ogni critica e opinione e’ ben accetta, le accuse prive di fondamento le rispedisco al mittente.

        Per quanto riguarda l’attuale situazione del mercato azionario USA, tengo a fare una precisazione molto importante.

        In USA, ci sono degli “insiders”, (dirigenti e quadri esecutivi) di aziende quotate sui listini americani che, stanno vendendo in massa azioni delle proprie aziende, mentre le stesse sono impegnate a riacquistarle (buy-back) sul mercato.

        Leggi l’articolo di Jason Goepfert, Presidente di Sundial Capital Research e redattore del sito “sentimentrader.com”.

        Goepfert avverte che, quando degli “insiders” cominciano a vendere “in massa” le azioni delle proprie aziende (mentre le stesse e il grande pubblico e’ impegnato ad acquistarle), “questo e’ un segnale molto pericoloso, da bandiera gialla” (traduco: “when insiders, they do sell en masse, IT’S A YELLOW FLAG”.

        http://www.marketwatch.com/story/tech-insiders-arent-buying-what-they-are-shoveling-2015-03-06?dist=countdown

        Traine tu tutte le conseguenze del caso. Lo afferma Jason Goepfer, con tanto di grafico, non il “modesto” analista tecnico, Riccardo Gaiolini.

        Ciao a presto

        Riccardo Gaiolini
        Analyst & Research
        https://www.deshgold.com

        1. Dal 2013 almeno continui a dire che i mercati americani e non sono in bolla !!
          Ogni volta avallato da analisi e commenti di gente strana. Mi dici quanti anni vuoi continuare così ? che prima o poi il mercato ritracci credo molto possibile ma nel frattempo chi ti segue ha perso fior di soldi per mancati investimenti sicuri. Tu dici che non ti paga nessuno e ti posso credere ma perché dai indicazioni controproducenti ? e se tu stesso le segui mi dici dove guadagni?
          Grazie

          1. Cara Agnes,
            io non do nessuna raccomandazione d’acquisto o di vendita sul mercato azionario. Non e’ il mio lavoro, lo lascio agli analisti finanziari, che lo fanno fin troppo bene.

            C’e’ un diffuso e fondamentale disaccordo circa l’andamento del mercato azionario, soprattutto quello americano.

            Io tento di analizzare lo scenario globale, l’azionario lo tengo in considerazione perche’ correlato all’andamento degli altri mercati.

            Ti faccio una domanda: secondo te esistono dei fattori fondamentali che operano per mantenere il mercato azionario ai livelli attuali o eventualmente per spingerlo piu’ in alto?

            Oppure il mercato e’ a livelli alti, a causa di una certa “euforia irrazionale” , ovvero un’errata percezione, un’illusione da parte degli investitori e risparmiatori che impedisce di vedere la verita’ e la realta’ della situazione attuale?

            E’ fondamentale tentare di rispondere a queste domande: il modo in cui valutiamo il mercato azionario, nel presente, influenza le nostre decisioni future, sia come individui che come collettivita’.

            Oggi, molte persone, molti risparmiatori, alle prese con l’investimento azionario, agiscono come se i suoi valori dovessero continuare all’infinito.

            E’ necessario tentare (dico tentare) di venire a conoscenza, tramite la ricerca assidua di dati e statistiche storiche, se i corsi dei mercati azionari, di oggi o futuri, RAPPRESENTINO DAVVERO LA REALTA’ ECONOMICA.

            E’ fondamentale investigare i mercati (non solo quelli azionari) al fine di una comprensione di lungo periodo delle forze che li modellano.

            Questo e’ il mio lavoro.

            Posso sbagliare, commettere errori “previsionali ; la mia ricerca, pero’, in fattori di “mercati” e’ attenta e diligente; non ho alcun “conflitto d’interesse” come ho commentato prima a Samuele.

            Noto, invece, nella stampa finanziaria, una scarsa qualita’ della ricerca sugli andamenti dei mercati azionari, per non parlare della chiarezza e dell’accuratezza di certi studi.

            E’ facile sostenere per certi giornalisti finanziari (perche’ “assoldati” dal mondo bancario) che il Dow Jones arrivera’ a 36.000 o 40.000 o addirittura a 100.000, senza documentare in modo appropriato quanto si afferma.

            Io cerco di stimolare la ricerca anche da parte tua, circa i “mercati finanziari” e il loro funzionamento.

            Poi ognuno e’ libero di investire dove vuole; anzi, ti raccomando di non fermarti a quanto sostiene il sottoscritto, ma di compararlo a quanto sostengono altri studiosi del settore, magari in completo disaccordo con le mie tesi; poi, agire in base al proprio grado di consapevolezza nell’investimento.

            Ciao

            Riccardo Gaiolini
            Analyst &Research

            https://www.deshgold.com

          2. Rispondo alle tue domande interlocutorie :
            1. 2. Tu domandi se esistono fattori fondamentali che mantengono il mercato ………..oppure é euforia…….. La mia risposta é che ne esistono di solidi in quanto il mercato che tu da anni dici che crolla invece si sostiene. La lista sarebbe lunga ma la sostanza é più facile se fosse euforia avrebbe durata e portata inferiore. Continuare a dire che é tutto truccato e che la verità é un’altra é quantomeno puerile. Se vogliamo discutere sulla possibilità e qualitá di un altro sistema sono anche d’accordo ma questo attuale non cambia tuttalpiù si trasforma. Tu ti dichiari analista e non é vero che non dai consigli perché ci sono i tuoi articoli che indicano chiaramente il contrario ma siccome ti piace l’Oriente e conosci un poco anche Sun Tzu. allora ricorda la forma e lo shih e…… “come l’acqua adegua il tuo movimento al terreno”. comprare sopratutto oro per avere fino a 10 volte ? nel 2020 0 2030 ? e quanti danari si perdono prima ? senza considerare che parte dei guadagni si possono strada facendo investire in oro !! Il messaggio che diffondi é sbagliato mentre il pensiero di fondo é giusto. i mercati sono stati buoni questi anni e più avanti ritracceranno ma investirvi non é un rischio. Puoi uscire facilmente. Se pensate al grande crash allora lasciate perdere anche l’oro perché é una fesseria. Aiuta qualcuno a fare un poco di soldi se puoi !! Un augurio

  2. Faccio un ipotesi. Anpliamento monetario delle varie banche centrali tassi a zero e guerra valutaria e metalli preziosi affossati dalla manipolaxione del mercato cartaceo per altri 10 anni.può accadere? Se no perché? Grazie

  3. Io credo che, come evidenziato anche dai commenti qui sopra, il “sentiment” preponderante sia rialzista. Massimi crescenti, minimi crescenti, QE europeo, materie prime basse … etc…

    Giravo ancora con le “braghette corte” (come si dice dalle mie parti…) durante la bolla dot com e anche allora sembra si fosse trovata la pietra filosofale per la crescita infinita. Io credo, giudizio personale, che siamo in un periodo molto interessante.

    Sono un investitore da 4 soldi ma, personalmente, vedo l’oro non solo come investimento ma come “rifugio” che, spero, non mi serva mai (paradossale vero?!?). Oggettivamente pero’, la realtà, prima o poi presenta il conto. E’ un fatto che la manifattura USA sia in fase calante, le persone che producono ricchezza diminuiscono sempre di più e che il mare di dollari (e juan) che è in circolazione prima o poi si scaricherà su qualcosa….

    Tita tira….. poi l’elastico si molla!

  4. …Allora: risultato finale sull’oro di venerdí 6 marzo 2015Euro -1%CHF -1.46 %U.S.$ -2.66 %P.F. correggetemi peró secondo me intanto i cinesi comprano e comprano oro, in piú i loro U.S.A. treasure bonds (e sono trilioni) li tengono ancora nel cassetto pronti per vendere al giorno del giudizio finale degli U.S.A. ( quando il cambio U.S.$ / Yuan sará al massimo ) e quel giorno la vendita dei bonds sará il colpo di grazia per gli U.S.A.

    Buona domenica

  5. Buonasera i commenti che ho letto sembrano tutti ottimi l unico cosa che non mi convince che e tutto controllato quindi credo che se non ci sarebbero i grandi potenti della terra a tenere sotto controllo i metalli preziosi oro e argento sarebbero alle stelle rispettivamente 9000$ e 500$ per oncia da brividi pero’ credo che il tempo stia per finire vedi gli acquisti massicci di russia e cina e india

    1. Caro Ivan, io non so se é tutto controllato ma se lo fosse stai certo che l’unica cosa chepotrà cambirea é il controllore. Quando parli di Cina Russia e India parli di “democrature” cioé democrazie sul nascere (quella indiana meno) controllate da un dittatore e la sua cerchia olighirchica. Se c’é attualmnte il controllo e consiste in una manipolazione distorzione etc. che favorisce il controllante l’unica cosa che potrá cambiare é il controllore !! O pensi ingenuamente che Russi Cinesi o chi altri siano angeli disinteressati al potere ? Se posso scegiere preferisco l’attuale sistema solo perché lo conosco meglio. Altre preferenze o aspirazioni proprio non ne ho !!

        1. Un ultima cosa Alfredo…… persone intelligenti scrivono cose condivisibili o meno ma sempre intelleggibili. La persona che dici ha una professione e una storia personale non da cestinare. Ha dato spesso definizioni argute e certo anche in quest’ultima non si puó dare tutti i torti. Peraltro anche senza dfinizioni viviamo in sistemi poco democratici e non accorgersi di questo crea distorsione. RRussia e Cina senza un modello dittatoriale soft appoggiato da oligarchi non potrebbero sopravvivere soggette ad un continuo sfascio. Gli USA sono il modello massonico del Dittatore Illuminato. In EU non si può parlare di questo perché non c’é una europa unita politicamente ma con tanti contrappesi il controllo delle masse é alto e la demos in minoranza. Gli esempi si sprecano e la definizione é appropriata. Io l’ho allargata…….

      1. la russia sarebbe governata da un dittatore? e preferisci l’attuale sistema perche’ lo conosci meglio? tanti auguri allora(ne avrai bisogno, penso), e buon accumulo di carta cotonata e filigranata, dai solidi fondamentali…si, i debiti.

        1. Esiste un mondo che non fa debiti ne esiste ancora un altro che non ne fa per se ma ne fa fare tanti a miliardi di persone con (telefonini carte di credito reverse etc) possedere oro con le finalità che ho letto qui non salva. Ma questo non interessa di certo a molti di voi. Mi sembra di vedere molti sentimenti politici e di riscatto sociale. Legittimo ma forse lo strumento é inappropriato !! La faccio io una previsione ma non costa niente non sono analista….. Il metallo é entrato in una fase laterale molto lunga (non accorgersi é delitto) ad ogni sussulto rialzista si accenderá la speranza ma poi o più su o più giú sempre dentro un ampio canale girerà senza offrire riscatto a nessuno. Giá oggi incomincia ad essere tardi ma domani sarà ancora di più. Non so consigliare ed é quasi sempre impossibile ma una riflessione sarebbe opportuna. Per esempio che i cattivi non si ravvedono mai ? Che i buoni che rinunciano ai propri grandi interessi non esistono ? E che tutti questi messi assieme (anche se apparentemente divisi) non lo cambieranno un sistema redditizio ? Cosí riflessioni facili facili……… Un abbraccio forte forte…

          1. Agnes hai gia’ rotto abbastanza su questo blog.
            Sono mesi che rompi le palle – ogni volta sotto un nome differente.
            Divaghi con i tuoi commenti senza logica con il solo scopo di infastidire la nostra comunita’.

            Chiunque tu sia: NON SEI BEN ACCETTO FRA QUESTE PAGINE.

            Ragazzi perfavore non rispondiamo piu’ a questo tizio altrimenti continuiamo ad alimentare la sua frustrazione.

            (Ah dimenticavo. Evita di rispondermi con uno dei tuoi commenti chilometrici dove provi a farci credere che tu non sia uno psicolabile o un troll, perche’ in tal caso tutti i tuoi futuri commenti finiranno dritti nella casella di spam. E rifarsi una nuova identita’ ogni volta non deve esser proprio il massimo della vita…)

          2. Non ci sono problemi per la tua comunitá é salda. Senza prospettiva di soldi ma salda. Chi ha bisogno di cure non sono sicuramente io e per la frustrazione ti assicuro che ce la faccio molto bene. Avevo comunque giá salutato. Quando la riflessione anche in contrario non scatta partono le offese e le minacce. Saluto nuovamente.

  6. Per quanto mi riguarda, ringrazio Riccardo di vero cuore per il suo lavoro che mette a disposizione per tutti noi. Grazie.

    1. Grazie a te Nicola e a tutti gli affezionati lettori di Deshgold.

      Noi tentiamo di dipingere tutti gli scenari economici che si potranno concretizzare in futuro e di cercare di trarne profitto. Qualcuno, invece, crede che che possediamo “la sfera di cristallo”…..questa purtroppo esiste solo nelle favole, siamo analisti di mercato non “stregoni” o “Indovini”.

      Ciao

      Riccardo Gaiolini
      Analyst & Research
      https://www.deshgold.com

      1. Riccardo gli anni sono molti e sono in evidenza sul tuo blog newenergyhorizons Non ammettere a se stessi nemmeno questo desta sgomento !! Forse adesso é troppo tardi per ammettere di aver preso la discesa sbagliata. VI SALUTO E VI ABBRACCIO !! Agnes

  7. Cara Agnes,
    ritengo (ma non “da anni” come sostieni tu: quanti anni?) che il mercato azionario sia in preda all’euforia irrazionale. Si, lo ribadisco.

    E non sono in cattiva compagnia. Alan Greenspan (leggi articolo sotto), “il Maestro” sostiene la mia stessa tesi (che vanaglorioso che sono… sono io che appoggio la tesi di Greenspan). Con questo ho chiuso sul mercato azionario perche’ non vorrei che questo dialogo divenisse noioso per i lettori.

    http://www.shtfplan.com/headline-news/federal-reserve-insider-alan-greenspan-warns-there-will-be-a-significant-market-event-something-big-is-going-to-happen_02222015

    Greenspan, suggerisce anche di comperare oro fisico:

    http://www.wsj.com/articles/former-fed-chief-greenspan-worried-about-future-of-monetary-policy-1414597627

    Tengo a precisare che non ho mai detto di non investire nell’azionario.

    Vi sono regole di comportamento da rispettare nell’investimento azionario (come in ogni forma d’investimento): sostenere che i mercati azionari crescono e che quindi TUTTI sarebbero in grado di diventare ricchi investendoci, e’ una quisquilia, una “bagatella”, una sciocchezzuola.

    Investo anch’io nell’azionario: ho definito da molto tempo l’orizzonte temporale in cui intendo operare, cerco di individuare i trend in atto per settore o titolo, la situazione dei volumi rispetto al trend, traccio supporti, resistenze, retracements di Fibonacci, fisso stop-loss e take-profit, monito costantemente le evoluzioni dei prezzi, ecc…

    Molto dipende dal “Market timing”, ovvero i tempi di “entrata” o di “uscita” dai mercati; dalla propensione al rischio ecc…
    Ho cominciato a “sottopesare” l’azionario dalla meta’ del 2014. Con questo non sostengo che tutti devono “sottopesare” l’azionario; io l’ho fatto perche’ ci sono entrato anni fa e ho “preso profitto” e non intendo andare oltre perche’ i mercati sono “gonfiati” rispetto all’economia reale (ho altri dati importanti in proposito, che pubblichero’ con il Barometro sabato prossimo).

    Ritengo pero’, che l’investimento in oro fisico (investo in oro fisico dal 2001) sia quello da me privilegiato, in questa fase temporale ciclica. E tutt’ora, l’oro fisico mi ha dato delle grandi soddisfazioni. Ci investo nel lungo termine e nel breve termine.

    Il mio lavoro e’ quello di analista, non “di far fare i soldi agli altri” come sostieni tu.

    Ciao

    Riccardo Gaiolini
    Analyst & Research
    https://www.deshgold.com

    1. Caro Riccardo nessuno tantomeno io, sostiene o voleva sostenere che i mercati finanziari rendono tutti ricchi all’infinito !! Non ho detto questo e nemmeno ho mai letto una cosa così. L’oro per come lo trattate voi non renderà ricchi ad eccezione di qualcuno vedi Miki Maloney e nemmeno renderà sicuri ma questo é solo un vostro problema……. E ripeto i Russi e I cinesi che secondo voi devono sostituire il dollaro e gli americani e cosí via non sono diversi e,o migliori. Come giá accennato in altro testo lasciato qui sopra potrei farti l’elenco dei motivi solidi che sostengono una politica di investimento più equilibrata e consapevole ma È INUTILE. Alan G. ha rilasciato quella dichiarazione faziosa per interessi di bottega massonica quando vi era guerra in FED per l’ultima successione. Ma voi vi attaccate anche alle funi del cielo. Meglio cosí !! Chi paga in questo sistema serve. Vi auguro tanta tanta fortuna. Un saluto

  8. Oro oro oro e soltanto oro fisico e tutta la carta straccio lo lasciamo ai sporchi banchieri che ci anno portato in questa situazione finanziaria cordiali saluti a tutti aspetto commento di gennaro

  9. Riccardo ha fatto un’analisi razionale, nessuno è infallibile. Certo è un errore dire che l’oro è ripartito a ciascun movimento rialzista che fa. O che l’azionario scenderà per anni dopo dei ribassi di qualche giorno…

    Che il mercato azionario americano sia abbastanza gonfiato lo penso anche io, detto questo, se fossi long da tempo continuerei a stare dentro finchè sale;
    Se iniziasse un ribasso consistente non credo che molti di noi si sorprenderebbero! E nemmeno gli insider!
    Invece si sorprenderebbero gli investitori che entrano long perchè vedono il mercato salire e dunque credono che continuerà così per – molto tempo/ per sempre -.

    I cinesi accumulano oro dagli anni 80, questo vuol dire che hanno avuto la pazienza fino al 2000 di vedere il loro investimento in perdita. Vogliono fare una sola vittoria in circa 40 anni, ma gigante.

    Io credo che le domande da farsi siano queste:
    -che cosa sarebbe successo senza il QE nel 2008?
    -il QE ha risolto i problemi a lungo termine o prima o poi si rivelerà utile solo nel breve…e dunque avrà soltanto rimandato i problemi del 2008??

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