ricchezza nel tempo

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ARGENTO: “Oro” del popolo e metallo del “povero” saggio

lingotti argentoNel suo saggio “Storia dell’economia” John Kenneth Galbraith annota:

…Nel corso della storia (millenaria) del denaro l’argento è stato di gran lunga il più importante fra i due metalli. Per argento Gesù fu scambiato con le autorità locali; argento, non oro, fu il grande tesoro del nuovo Mondo…

 

Parlando delle origini della moneta, nel suo Trattato “Politica I”, Aristotele menziona l’argento, ma non l’oro. Ai suoi tempi la coniazione della moneta aveva già una lunga storia. E ancor prima di lui già Erodoto, nel V secolo a.c., parla di un popolo, i Lidi, che coniavano e facevano uso di monete d’oro e d’argento.

Infine: Le parole “argento” e “denaro” sono identiche o molto simili in almeno 14 lingue (da Wikipedia, enciclopedia libera).

L’ARGENTO E’ DENARO dunque.

O per lo meno lo è stato per parecchi secoli, come del resto lo è stato l’oro, e come lo sono oggi le valute a corso forzoso, che tutti noi abbiamo imparato, nostro malgrado, a conoscere ed utilizzare.

Sulle sue caratteristiche particolari, che ne permettono un’ottima lavorazione (per la sua duttilità, malleabilità), e sulle sue proprietà di resistenza alle alte temperature, di conducibilità termica, elettrica etc., che lo rendono, dopo il petrolio, la materia prima più utilizzata nel campo dell’industria mondiale, non ci soffermeremo oltre.

Ci basti sapere che dell’argento si fa un uso intensissimo e disparato: nel settore della coniazione delle monete, della produzione di lingotti, dell’elettronica (computer, telefoni cellulari e successive evoluzioni tecnologiche), della gioielleria, dell’oggettistica di arredo sacro, del settore elettrico, chimico, farmaceutico, della fotografia (analogica e digitale); della cosmesi, dell’ENERGIA SOLARE

E quanto più la tecnologia continua ad affermarsi con prepotenza nel nostro vivere quotidiano, tanto più sorprendentemente l’argento riesce a stupire, per le sempre nuove forme di applicazioni in cui viene richiesto e utilizzato.

Nel panorama mondiale delle commodities l’argento entra pertanto di diritto tra le più importanti.

Ma l’aspetto che qui ci interessa sottolineare è la sua duplice fondamentale funzione: quella di essere risorsa industriale di primissimo piano, e quella di bene rifugio.

A proposito dell’oro Gary North dice:

Ciò che ha davvero importanza è la costanza del suo valore nel tempo, che è il risultato della combinazione tra la disponibilità limitata, cioè il fattore geologico, e il valore imputato dall’insieme degli agenti economici.

L’oro ha avuto un valore stabile per lunghi periodi di tempo. Si dice pertanto che sia riserva di valore. Il concetto andrebbe espresso diversamente: l’oro è un bene di valore da tenere come riserva. (Da “Cosa è il denaro”)

Che sia riserva di valore, o valore da tenere come riserva, quanto asserito dal celebre autore vale a maggior ragione per l’argento. E se di oro se ne perde pochissimo, poichè soggetto a continue trasformazioni e fusioni (anche i cosiddetti rottami d’oro, ovvero i monili e gioielli che gente superficiale, o disperata, o ignorante, preferisce consegnare a sconto ai compro oro, privati delle altre leghe che li compongono, vengono fusi e trasformati in lingotti di oro puro), l’argento con l’uso si consuma, e solo parzialmente può essere reimpiegato in altre applicazioni.

Il suo valore è destinato giocoforza ad aumentare, poiché si tratta di una risorsa non infinita.

Produzione mondiale di argento a partire dal 1900 (tratto da Wikipedia)

L’apparentemente inarrestabile domanda industriale è pertanto solo un driver ulteriore perché il prezzo di questo metallo possa puntare sempre più al rialzo negli anni e nei decenni a venire.

Aggiungiamoci poi le politiche sconsiderate dei Governi e delle Banche centrali, che hanno voluto assecondare la domanda al consumo di argento negli ultimi 15 anni, e che hanno indotto gli stessi addetti ai lavori a dubitare se sia inverosimile e astratta la possibilità di una carenza del prezioso metallo in futuro. Siamo forse vicini ad un punto di non ritorno?

L’argento è un metallo con un POTENZIALE DI CRESCITA IMPRESSIONANTE.

E un piccolo assaggio di quello che potrebbe accadere lo abbiamo avuto con la parabola del 2011, quando ha raggiunto prezzi che si attestarono sui 50 dollari l’oncia.

L’ARGENTO SEMBRA TROPPO BELLO PER ESSERE VERO

Vi è infatti una sorta di freno che impedisce all’investitore di agire: è il suo prezzo, artificialmente troppo basso perché possa essere preso sul serio.

Anche l’esame dei fondamentali  sembra essere diventato un esercizio astratto, fine a se stesso.

E’ vero: il prezzo dell’argento è sceso più del 30 % solo nel 2013, ma rimane sempre “l’oro” del popolo povero e saggio,  puro e duro di cuore, che vota anche così la sua sfiducia in un sistema economico-finanziario inceppato, malato dell’ elefantiasi dei certificati e delle cartolarizzazioni.

E arriverà il momento in cui i prezzi si muoveranno liberamente, anche se magari in maniera apparentemente disordinata.

Il ritorno non ortodosso al giusto prezzo, in corrispondenza del suo giusto valore, sarà così innaturale quanto innaturale è stata la sua soppressione per tutto questo tempo.

Lo stillicidio dei metalli preziosi è quasi giunto al capolinea ormai, perchè sembra che il fondo del barile sia stato raggiunto. Oltre non si può osare. I costi di produzione del settore minerario stanno per essere superati dai prezzi di vendita sul mercato, e gli avvenimenti recenti dimostrano come sia difficile ottenere economicamente metalli dalla terra.

Altri venti contrari soffiano sul settore: le guerre, l’aumento dei costi energetici, le questioni politiche e regolamentari… la convinzione diffusa e mista a certezza che l’offerta da miniera potrà solo salire, come se, appunto, le risorse fossero infinite.

Chiunque potrebbe prendere le misure minime per prepararsi; eppure molti semplicemente non fanno nulla, questo rafforzerà ulteriormente il potere di acquisto di quelli che avranno scelto di agire.

E’ tuttavia in aumento il numero di coloro i quali hanno intuito le potenzialità dell’argento, e per quanto ancora non ne abbiano concretizzato il concetto in atteggiamento pratico, traspare la loro necessità di difendersi dalla corruzione e dall’incompetenza dei burocrati del sistema, che non hanno voluto o saputo vedere, né spiegare la crisi di questi ultimi anni.

Se l’anno da un mese iniziato non sarà quello della svolta per i metalli, di sicuro sarà quello della costruzione di una base che lancerà la prossima fase di questo mercato toro impaziente e ormai stanco di lateralizzare.

L’argento è un investimento per gente pratica, che non crede alle favole della “luce in fondo al tunnel”, e che ha imparato dure lezioni da un’economia che ha riscontrato il suo più debole recupero da almeno ottant’anni a questa parte.

Coloro che ritengono il metallo bianco un’assicurazione monetaria sono veramente pochi, perchè il suo mercato non può permettersi di avere molte persone impegnate in esso, senza che il prezzo aumenti in modo esponenziale.

Infatti, allo stato attuale, quello dell’argento da investimento è un mercato che vale “solo” circa 40 miliardi di dollari, il che significa che è almeno cento ordini di grandezza inferiore rispetto al mercato globale del suo fratello maggiore: l’oro.

E l’oro può essere una chiave di lettura per l’argento, cioè un driver potentissimo che ne temporizza l’acquisto e la vendita, e ne amplifica l’azione dei prezzi, nel bene e nel male.

Anche dall’oro e dai suoi umori, l’argento in gran parte dipende.

A volte lo anticipa, altre volte ne segue il corso.

Se l’interesse degli investitori per l’oro muove miliardi di dollari appena il suo prezzo oscilla, ciò nel caso dell’argento, i miliardi di dollari possono raddoppiare o triplicare potenzialmente il prezzo del bianco metallo.

Vi è, a proposito dei metalli preziosi in generale, una diversità di vedute fra Occidente ed Oriente circa la loro funzione: in Occidente sono considerati come strumento per svolgere attività finanziaria, in Oriente invece sono ritenuti vero e proprio patrimonio.

E se in Occidente gli speculatori inseguono i mercati azionari bastonando i metalli con i loro algoritmi, in Oriente, al contrario, c’è una corsa organizzata, pianificata per l’accaparramento sistematico degli stessi.

Si tratta di un problema di tipo culturale, che alla lunga decreterà a chi assegnare la vittoria finale; tuttavia già ora si intuiscono, dagli scricchiolii delle strategie dei “padroni del mondo”, quello che potrà essere l’esito finale.

Ci sono infine altri seri motivi che inducono a pensare che l’argento sia destinato a salire di prezzo e a sovraperformare drammaticamente tutte le altre attività negli anni a venire (oro compreso):

– Come già accennato, è ormai impressionante la quantità degli speculatori a breve, con posizioni short (vendite allo scoperto) sul mercato dell’argento. Quando tutti sono sullo stesso lato di un commercio la probabilità che tutti (gli speculatori) si sbaglino è concreta. Prima o poi saranno costretti a comprare, e contribuiranno ad accellerare progressivamente il corso naturale degli eventi.

– Paesi enormi per dimensione geografica e numero di abitanti si stanno riversando in massa ad accumulare pazientemente argento (India in primis, in cui è in atto il processo di diversificazione, poichè il prezzo dell’oro è diventato proibitivo a causa delle politiche restrittive e penalizzatici del governo e a causa della debolezza della rupia, la sua moneta nazionale).

– Continua l’interesse per le valute alternative o criptovalute (tipo bitcoin), in un momento in cui la propaganda ci dice che l’economia è in ripresa, e che il dollaro si rafforzerà sempre di più quale valuta mondiale, e che i critici dell’attuale sistema politico finanziario sono i veri traditori ecc.

Sembra cioè che una minoranza voglia qualcosa che sia altro rispetto a una moneta a corso forzoso.

Chi possiede argento non prende troppo sul serio il desiderio di valute alternative, che è un gioco che cambia la realtà ma ci vorranno molti anni perché si sviluppi a livello globale.

Del confronto con l’azionario se ne è già parlato altrove (anche se solo a proposito di oro).

In conclusione si consideri questo:

allo stato attuale un’oncia d’oro permette di comprare circa 62 once d’argento.

Nei secoli passati la media è stata di 15-16 a 1. Questa è la spia fondamentale che ci indica che il prezzo dell’argento è estremamente sottovalutato, e quindi che il metallo bianco sovraperformerà anche l’oro.

Questo è anche il motivo per cui se l’oro è acquistabile a sconto, l’argento è veramente un regalo, che ciascuno di noi dovrebbe farsi, per diversificare il proprio portafoglio ed  assicurare il proprio futuro.

E quando i pianificatori centrali saranno sfiancati dal gonfiare i debiti del mondo, e la domanda nei metalli preziosi soppianterà l’offerta,  e i metalli di carta si avvieranno all’autodistruzione, e l’estrazione del metallo sarà limitata dalla scarsità delle risorse in natura…

allora colui il quale avrà accumulato argento potrà dire:

E’ STATO DAVVERO L’ INVESTIMENTO DELLA MIA VITA.

"PRIMA DI INVESTIRE IN ORO" 6 verità che ti hanno sempre nascosto

Stai per scoprire gli ingranaggi che muovono il mondo del denaro oggi. E come, e perché, l’oro ne è maledettamente collegato.

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Staff DeshGold

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44 risposte

  1. Caspita, è raro trovare tutte queste notizie in un unico articolo.
    Ottimo lavoro, complimenti!
    P.S.: Da come ne parli ne sembri innamorato!

    Ciaooo

  2. questi sono i soliti concetti che si leggono sui siti dei silverbug… quindi… bho!

    i padroni del vapore hanno dimostrato che possono continuare a comandare il gioco a loro piacimento

    non esiste il cigno nero

    se sei insider, con put e call messi ad hoc non si salva nessuno

    come finirà? quando finirà? forse mai, è solo strategia per impoverire, come sempre nella storia, il parco buoi

    1. Ciao Melagodo,
      grazie per il tuo intervento, …anche se poco attinente.

      Ti tranquillizzo: INSIDER non sono, ma i conti li fo.
      Goditela pure, in futuro Melagodrò.

      Passami l’irriverenza ma…credo che tu l’abbia un pochino forzatamente fatta fuori dal vaso, dando all’articolo un’interpretazione fuori contesto. Oppure, più semplicemente non hai avuto voglia di leggerlo fino in fondo.

      Comunque, a scanso di equivoci, io parlo di ARGENTO (E ORO) FISICO, lo dirò fino alla noia.
      Ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di ribadirlo in questa circostanza.

      Torna a trovarci, e buon proseguimento!

      1. ho letto tutto e non voleva essere una critica o una mancanza di rispetto all’autore

        ho voluto solo ribadire che questi concetti li sentiamo da anni da Maloney e compagnia bella (ed in parte li condivido sia chiaro, altrimenti perchè leggerei questo sito?)

        penso che ci siano persone/lobby/organizzazioni che hanno mezzi spropositati rispetto al buon senso ed alla diffidenza di un onesto risparmiatore… e finora hanno comandato e vinto alla grande

        ora perdona la mia di irriverenza:
        argento e oro fisico? io penso: perchè no? ho cominciato nel 2007 a fare un PAC… spero che alla fine non sia un pacco…

  3. No problem Melagodo.
    ho frainteso le tue parole circa il discorso dell’insider, ma mi devi passare il fatto che potevano prestarsi a doppia interpretazione.
    Prendo atto che la tua voleva essere un’ipotesi, e non un’insinuazione retorica nei miei riguardi.
    Per questo ti chiedo scusa se sono stato un pò pungente…
    Quanto alle critiche, se costruttive, sono sempre ben accette, anzi, invogliano al dibattito e all’approfondimento.
    Un pò di amaro in bocca per le aspettative “deluse” ci può stare, inutile negarlo.
    Ma mai come in questo momento occorre mantenere la rotta e tenere saldo il timone.

    Del resto “Gutta cavat lapidem” (una piccola, semplicissima goccia di acqua, a lungo andare, se va a cadere sempre nello stesso punto, scava la roccia, e la modella).
    La pazienza è la virtù dei forti.
    Io lo voglio essere, che a goccia a goccia si fa il mare.
    Ciao!

    1. cit: “ho frainteso le tue parole circa il discorso dell’insider, ma mi devi passare il fatto che potevano prestarsi a doppia interpretazione.”

      sorry, cercherò di essere meno criptico 🙂

      In realtà, e non sembri paradossale, sono contento che il prezzo di mercato di oro e argento resti tutto sommato basso.. occasioni in più per riempire la mia borsa

      quello che mi demoralizza è il vuoto spinto dei media e della corruzione/politica che sta sfasciando tutto,

      resteremo senza stato sociale, senza sanità, senza previdenza e tutto ciò che c’era di buono e che doveva essere custodito e difeso… e nessuno si accorge di niente

      se penso a quello che (continuando così) sarà il nostro futuro, ho i brividi

      sarà una società cattiva e più corrotta di quella già vomitevole di oggi

      quanta intelligenza, quanta tecnologia sprecata, potremmo tutti stare meglio… invece ci aspetta la legge del più forte

      1. …quello che mi demoralizza è il vuoto spinto dei media e della corruzione/politica che sta sfasciando tutto,
        resteremo senza stato sociale, senza sanità, senza previdenza e tutto ciò che c’era di buono e che doveva essere custodito e difeso… e nessuno si accorge di niente
        se penso a quello che (continuando così) sarà il nostro futuro, ho i brividi
        sarà una società cattiva e più corrotta di quella già vomitevole di oggi…

        Condivido i tuoi timori, e temo che parte di quello che hai detto potrà realizzarsi davvero.
        Del resto chi glielo avrebbe mai detto ai greci, che sarebbe stato necessario iniettarsi sangue infetto dal virus dell’AIDS, per poter elemosinare un sussidio statale, concesso solo ai malati conclamati di questa terribile malattia?
        Quanto alle pensioni, il carrozzone ha cominciato a scricchiolare da quando c’è stato l’accorpamento con l’INPDAP per sollevare il pubblico dalla marea di debiti che il privato è costretto ora a ripianare.
        E le pensioni, come non c’erano in passato, potrebbero benissimo togliercele in un prossimo futuro, no?Quindi tutto torna, compreso il fatto che se la storia non si ripete uguale, spesso però fa rima…
        E questo vale a maggior ragione per oro e per argento, che quarant’anni di corruzioni (da Nixon 71) e frodi non son bastate a demolire.

        Ma ora, oltre che silverbug, qua stiamo diventando complottisti. NON DEGENERIAMO!

  4. Ciao Melagodo se leggi sul sito SRSrocco Report cose ne pensano gli americani sul argento e oro vedrai che ti convincerai ancora di più sul tuo investimento come ha detto benissimo(dal mio punto di vista) Donato che ringrazio di un ottimo articolo.

  5. Ottimo articolo, proprio quello che ti avevo chiesto precedentemente di scrivere.Hai ragione quando dici che l’argento è sottovalutato come investimento, visti i prezzi attuali, però se è vero che con un’oncia d’oro nei secoli passati si acquistavano 16 once di argento, contro le 62 attuali, allora può convenire acquistarne qualche kg, anche se sinceramente sono più per l’investimento in oro. Riguardo quest’ultimo ho uno strano presentimento che romperà sotto i 1200 con un nuovo minimo.Staremo a vedere.

    1. Te l’avevo promesso Andrea, e lo dedico a te!
      Ti confido che anch’io preferisco l’oro all’argento, ma ciò non toglie che sia bene, secondo me, diversificare un pochino. Anche perchè potrei sempre prendere un’oncia di oro fisico, andare al banco metalli e chiedere: ti do un’oncia d’oro, me ne dai 60 di argento?

      Ricorderai, io sono di quelli che non si straccerà le vesti nel caso l’oro dovesse scendere al di sotto di quella fantomatica “linea Maginot” dei 1180 $/oncia.
      La differenza fondamentale fra chi possiede fisicamente i metalli preziosi, e coloro che invece lo tradano solamente, senza magari staccare mai gli occhi dai monitors, e ancora peggio, non ne conoscono neppure la consistenza, sai qual è?
      Che il possessore del FISICO continuerà a possederlo, certo non allo stesso prezzo, ma sicuro nello stesso peso, quindi allo stesso valore, e con la speranza però (io dico certezza), che possa risalire la china, se non prima, poi.
      Mentre iI trader, veggente e profetico con stop loss a 1180, vedrebbe bruciati in un colpo solo parecchio denaro, senza avere per questo alcuna possibiltà di appello.
      E’ sufficiente che scenda a 1179 per un secondo, che se anche il secondo successivo dovesse arrivare per magia sulla luna… e restarci anche pure un anno…non ci sarebbe più trippa per gatti, perchè il punto di non ritorno sarebbe stato raggiunto.

      Nuova puntata allora, venghino siori venghino.

      Sia chiaro: io non faccio il tifo perchè arrivi a millecento, e non ho nulla contro chi fa trading; è solo che io conosco i miei limiti, e, come dice giustamente Mattocci Gann Nostradamus, non conosco le regole del trading.

      PER FORTUNA, aggiungo io.
      Buona serata!

      1. Grazie ancora per la dedica. Anch’io come Alessandro credo che la controindicazione dell’argento sia il fatto che ci sia un grande ricarico nella rivendita e che ci sia un mercato pù ristretto. Tolto il ricarico ho calcolato che un kg di argento possa quotare alla fine del ciclo da un minimo di 2500 euro ad un massimo di 8640 o 9190 euro, dipende dal fatto se riuscirà a svincolarsi dall’andamento dell’oro alla lunga e come dici tu, arrivare nel rapporto di 1 a 16 o 15.Se invece il rapporto resta però 1 a 62 come quello attuale, credo quindi che convenga investire più in oro. Non so se occorra poi pagare delle tasse sulla vendita dell’argento, credo di no poichè l’acquisto è già ivato, ma sarebbe meglio contattare Deshadvisor per maggiori chiarimenti. Come Alessandro anch’io credo che da qui a tre anni lo Stato ladro aumenterà la percentuale di tassazione dell’oro oltre il 20%. Nemmeno per me significa nulla l’attuale sfondamento sotto i 1180, cosa che cmq presumo accada di qui a breve, poichè punto tutto sulla fine del ciclo, anche se ce ne ho messo di tempo ad accettare e capire questo concetto. Riguardo la percentuale di investimento però non sono proprio d’accordo sul 20%;secondo me dipende dalle esigenze attuali.Se una cifra non serve anzichè parcheggiarla nelle ladre banche, non vedo il motivo per cui non la si possa stoccare presso proprie disponibilità. In fin dei conti un ciclo avviene una volta tantum, magari per il prossimo dovremo attendere 15 anni affinchè ricominci!Sinceramente ho più timore di perdere con le banche che con l’investimento in oro, l’importante è che si abbia un medio lungo tempo.

        1. Mi sa che porto fortuna al contrario. Nemmeno stamane ho detto che secondo me sarebbe sceso sotto i 1180 ed ora lo ritrovo a 1264!Mi piace l’oro perchè è imprevedibile anche al contrario!Ma sono stati pubblicati dei dati macroeconomici o altro?

        2. …Se invece il rapporto resta però 1 a 62 come quello attuale, credo quindi che convenga investire più in oro…

          Scusami Andrea,
          non me ne volere, ma credo che tu abbia interpretato male il significato della ratio gold/silver, che è il rapporto fra il prezzo di un’oncia d’oro e quello di un’oncia di argento.

          Partiamo da questo presupposto, che in media, per il passato, il rapporto di prezzo fra l’oro e l’argento è stato di 15-16 a 1. Ciò significa che era possibile, sempre per il passato, cedere un’oncia d’oro e in cambio si potevano ottenere l’equivalente di circa 15-16 once di argento. Non ci piove.
          Oggi invece sappiamo che il rapporto è di 62 a 1, quindi molto più a favore dell’oro, perchè con la stessa oncia di oro puoi acquistare ora BEN 62 once di argento! DEVI CONVENIRE CHE E’ L’ARGENTO AD ESSERE MOLTO PIÙ A BUON MERCATO DELL’ORO!!!

          Ma voglio provare a seguire fino in fondo il tuo ragionamento e i tuoi calcoli.
          Se un chilo di argento arriverà a prezzare 9190 euro al chilo, sei d’accordo che, a mantenere la media storica di 16 a 1, un chilo di oro prezzerà come minimo quasi 150.000 euro? Sarebbe un incremento in percentuale del 400 %, dal momento che oggi un chilo di oro lo prendi più o meno con 30.000 euro! Non ti sembra un po’ eccessivo? Certo, tutto può succedere. Io mi accontenterei anche “solo” che raddoppiasse di prezzo.
          Ma spingiamoci oltre: siccome oggi la media è 62 a 1, ipotizziamo che rimanga quella anche per il futuro, lo stesso chilo di oro arriverebbe, euro più euro meno, a prezzare 570.000 euro!!!
          Quindi, posto che l’investimento in oro secondo me conviene a prescindere, mi spieghi come fai a dire che allo stato attuale “CONVIENE” INVESTIRE PIÙ IN ORO (rispetto all’argento)?

          1. Concordo con te sul fatto che l’arg attualmente sia più conveniente acquistarlo, ma nella rivendita dipende da vari fattori.Nel rapporto di 1 a 15 ho calcolato come prezzo di arrivo circa 15,75 euro al gr, 1 a 16 di 14,8 euro. Certo poi dipende da quanto sia lo spred nel riacquisto da parte del venditore.In tal caso quindi non è corretto come dici tu che il prezzo del gold finale sia di 150000, poichè verrebbe invece oltre 230000 euro, come io intendevo.Ricordate che si tratta di cicli all’ennesima potenza, con aumento esponenziale, specie nell’ultimo anno, cioè il terzo.Altrimenti tutto questo casino che hacombinato la FED in questi anni stampando carta da wc da chi altri dovrebbe essere riassorbito?Nel rapporto di 1 a 62 il prezzo dell’arg alla rivendita intendo, sarà di circa 2,5 euro al gr, quiindi in tal caso con l’investimento in Au ci si fa più del doppio rispetto all’Ag.Questo però detto da me che sono un profano in materia e al mio primo investimento in metalli, mi sono semplicemente dilettato a fare dei calcoli. Meglio di me sanno certamente gli iscritti alla Deshmember che conoscono senz’altro il prezzo di arrivo, o chi ha partecipato alla conferenza in diretta di fine Dicembre.Però io sono convintissimo che andrà a finire con un guadagno di oltre il 700%, 780% quello da me calcolato. E allora quando una sterlina varrà 1700euro allora si che sarà convenuto acquistare anche a 100 euro al gr!Auguratevi che ciò si avveri realmente e nel frattempo sono esonerati gli eventuali fischi!Ho solo espresso un mio parere personale.

          2. “Nel rapporto di 1 a 15 ho calcolato come prezzo di arrivo circa 15,75 euro al gr, 1 a 16 di 14,8 euro… In tal caso quindi non è corretto come dici tu che il prezzo del gold finale sia di 150000, poichè verrebbe invece oltre 230000 euro, come io intendevo.”

            Forse ora ho capito. 15,75 sarà il prezzo finale di un grammo di argento, quindi il prezzo finale di un chilo sarà 15.750. Moltiplicando per 15 otteniamo circa 236000, il prezzo di un chilo di oro.

            Allo stesso modo: 14,8 x1000= 14800 x 16= 236000.
            Ok, fin qui ci siamo.

            Lasciamo da parte le convinzioni o aspettative personali, sia pur legittime.
            Non ho capito come ti sei ricavato che un gr di argento, alla fine del suo ciclo secolare al rialzo potrà prezzare da un minimo di 2,5 € ad un massimo rispettivamente di 15,75 e 14,8 €.
            Mi stai facendo lambiccare il cervello!!!

          3. In realt il 2.5 si riferisce al riacquisto, quindi è sottostimato. Sarebbe in realtà 3.80, ance se col calcolo delle proporzioni trovo un valore di 4.30. Dal ciclo precedente, considerando che manca all’appello questa ulteriore percentuale di rialzoMi sai dire piuttosto da quando si è disallineato il rapporto 1 a 15 o 16?

  6. Ciao a tutti, anche io faccio parte dei “metallari” e vorrei dare per quanto possibile il mio contributo.
    Io preferisco l’oro a l’argento , poichè il primo in Italia è maggiormente vendibile sia presso i compro oro, numismatici, società che operano in oro e fra privati, in sostanza in caso di bisogno qui a casa nostra ad oggi l’oro è facilmente liquidabile.
    Per quanto riguarda l’argento, oltre alle ottime informazioni dove aquistarlo a basso costo, credo anche io che nel tempo questo può dare risultati migliori rispetto all’oro. Il problema dell’argento in Italia è poterlo vendere ad un prezzo decente (in italia si paga un prezzo spot di vendita altissimo presso i compro oro e numismatici e il mercato fra privati è quasi inesistente), tanto che se uno deve vendere grosse quantità è costretto ad andare in Germania a venderlo. Ecco questo è un aspetto che ad oggi bisogna valutare, poi domani magarì le cose cambiano per l’argento.
    Un ultimo mio pensiero sul metallo fisico è che prima o poi lo Stato e gli Stati inizieranno, qualora il fisico venga acquistato in quantità considerevoli, dai privati, a tassarlo e a tassare le stesse transazioni. In parole povere gli Stati non accetteranno che i privati sostituiscano i loro risparmi di valuta cartacea con oro e argento fisico e tanto meno eventuali future transazioni. Questo è un mio personale timore basato sul fatto che lo Stato impone e promuove la sua carta moneta, di fatto senza nessun valore, (con tutti i vari prodotti finanziari collegati che tengono in piedi i mercati di oggi) con la forza della legge. E’ pur vero però che se si arriva a questo si avrà poi un mercato nero fra privati, in quanto qualsiasi probizionismo a sempre alimentato nell’uomo il mercato nero rendendo ancor più attraente l’oggetto del proibito. Vedi infatti quello che sta succedendo in India dopo una forte tassazione dello Stato dell’oro fisico. Per il resto non ci aspettiamo grandi guadagni con il metallo fisico in tempi brevi e più qualcosa per non fare perdere di valore, inflazione che prima o poi ritornerà, i nostri risparmi tanto sudati.
    Ad oggi siamo poi in fase discendente del valore dei metalli fisici, quindi come qualsiasi cosa se uno vuole fare un affare deve comprare in fase decrescente è non in fase crescente. Sempre ricordando che i metalli fisici sono volatili, perciò possono riservare anche dei dispiaceri oltre al fatto che è buona regola diversificare il portafoglio e non mettere nel fisico più del 20% dei propri risparmi, poi ciascuno si regoli come meglio crede.
    Ciao a tutti

    1. Ciao Alessandro, grazie del tuo “prezioso” contributo.
      Hai toccato temi interessanti e dolenti: quello dell’inflazione, della possibile interferenza da parte dello Stato, dell’emergere di un mercato nero, della forbice di prezzo dell’argento…
      Mi soffermo solo su quest’ultimo aspetto, per ragioni di mancanza di tempo. La differenza di prezzo tra l’argento che compri e lo stesso argento che vuoi vendere nello stesso momento è molto più ampia per l’argento che per l’oro o per altre commodities.
      Questa è una “cattiveria” che secondo me non trova giustificazione valida, ma il gap comunque si può compensare, e nemmeno troppo alla lunga.
      Faccio un es. pratico, considerando lo spread per il venditore (a scanso di equivoci, parlo di FISICO): pensiamo a chi ha acquistato a luglio 2010 a 500 € al chilo, pagandolo caro, ed abbia poi venduto a 900 (a sconto) ad aprile o ad agosto dell’anno successivo, oppure ancora a 750-800 nel settembre o novembre del 2012. Quel possessore di metallo ha avuto comunque in quelle circostanze una plusvalenza del 30,40- per cento in soli due anni!!!
      C’è gente che ha raddoppiato il capitale! Certo, oggi come oggi non siamo in quella situazione, ma chi non ha venduto all’epoca e tiene ancora in mano, potrà verosimilmente triplicare o quadruplicare quelle somme, perché IL CICLO NATURALE di oro e argento è ancora in atto! E’ solo questione di tempo, e di pazienza! E poi non sono mica passati secoli!
      Del resto occorre pure tribolare, perchè NON ESISTONO PASTI GRATIS.
      Infine il mio consiglio, per quello che può valere, è quello di accantonare piccole somme di tanto in tanto, che non incidono sulla propria economia domestica e capacità di spesa complessiva. Con quelle somme, invece magari di buttarle via nei gratta e vinci, o in sigarette, cocktails e drink etc, decidiamo di comprare un piccolo lingottino alla volta (oro o argento fate vobis), oppure anche solo una sterlina d’oro ogni due mesi, per dire. A fine anno ti ritrovi con un gruzzoletto di rispetto.

      Son rose. Hanno le spine. Ma fioriranno.

      Ad maiora!

      P.S.: E scrivi più spesso!

  7. Ciao Donato,
    voglio farti anch’io i complimenti per quest’articolo!
    Trovo che dedicare un po’ d’attenzione all’argento così tanto variamente impiegato sia d’obbligo.
    Ci vorrebbe una cassaforte grandina per metterne via grandi quantità, ma a parte questo non vedo proprio controindicazioni :-).
    Alla prossima!

    1. Ciao Monica, grazie.
      Una delle cose belle dell’argento è la sua vocazione ad essere impiegato come un jolly, in mille usi diversi.
      Lo batte solo il petrolio.
      Se mi guardo allo specchio, oltre alla mia (brutta) faccia, ci vedo argento. Se devo curare il raffreddore dei miei bambini, posso farlo con argento…proteinato. Un intero popolo ha preso il nome da questo metallo. Il Rio della Plata è il Fiume d’Argento…
      Per non parlare delle potenzialità e degli sviluppi sull’argento colloidale…
      Quanto all’ingombranza che possa avere l’ag in grosse quantità, hai perfettamente ragione, ma a noi è “sufficiente” stoccare alcuni lingotti da un chilo, che messi uno sull’altro, occupano meno spazio di metà stecca di sigarette!
      Alla prossima!

  8. Gran bell articolo donato!!se consideriamo il rapporto oro/argento il periodo è buono per diversificare l investimento ma bisogna considerare il suo diverso grado di vendibilit rispetto all oro in questo momento!!!

  9. Ciao Donato, sai già in questo sito ci sono tantissime informazioni utili, scritte in modo semplice e chiaro.
    Vorrei aggiungere una cosa il mercato azionario, obbligazionario, delle commodity e delle valute sono un evolversi è non un essere. Più precisamente i mercati sono qualcosa che cambiano sempre non sono statici, anche se studiare e conoscere la storia dei mercati aiuta sicuramente. Ti faccio un esempio quando la Fed a dicembre ha annunciato l’inizio del tapering (diminuiva di iniettare liquidità alle banche), tutti gli operatori pensavano ad un crollo del mercato azionario ed una crescità dirompente delle commodity, soprattutto dell’oro. Invece alla faccia di tutti i mercati hanno reagito a favore delle borse e spingendo in basso l’oro. Questo per dire che è difficile fare previsioni.
    Comunque ormai sappiamo tutti che questo attuale sistema finanziario è al collasso, per tutti i motivi che sono già stati detti sulle valute fiat e massa di debiti sovrani e personali che ci sono nel mondo.
    Nessuno di noi può sapere cosa ci riserva il futuro e come averrà il cambiamento epocale che stiamo vivendo.
    Penso che questa crisi, che ancora stiamo vivendo nel mondo(i dati dicono che nel mondo l’occupazione in termini percentuali sta diminuedo, anche se in maniera diversa fra le varie nazioni), sarà destinata a peggiorare e i motivi si possono ridurre che la futura carenza di petrolio, quindi la fine dell’energia a basso costo, determinerà la fine dell’ epoca storica che stiamo vivendo. Perchè attualmente, salvo scoperte rivoluzionarie, niente fornisce energia e prodotti come è capace il petrolio. Con la carenza, non parlo di esaurimento, di petrolio finisce il periodo delle vacche grasse. Il quale farà iniziare un periodo di parsimonia e diminuizione di scambi commerciali e produzione industriale. Poi come questo sarà manovrato è tutto un mistero, già forse è in atto questo.
    Dico questo per spiegare che se ancora nel mondo c’era petrolio a volontà, con tutta la moneta stampata dalle banche centrali a voglia che l’economia capitalistica e consumistica faceva ripartire i consumi con la produzione di massa di beni e contestuale occupazione nelle fabbriche delle persone. Invece le banche è le società “giocano in borsa”, abbelendo i loro bilanci, però non assumono persone a lavoro e investono poco sulla produzione e perchè?
    Ormai il sistema monetario mondiale basato su un retrostante finanziario -economico, senza il suo cuore pulsante, il petrolio, è destinato a finire.
    Per questo l’oro dopo decenni di sonno ha iniziato la sua fase di crescità diciamo nei primi anni 2000. Almeno questa è la mia teoria e per questo metto i miei risparmi in oro e argento. Ho semplificato il più possibile.
    Per quanto riguarda l’argento, per chi vuole comprare questo, tenga presente anche le monete da un 1Kg soprattutto quelle della mint australiana, le quali si comprano ad un buon prezzo sui siti internet tedeschi. Sono comode facilmente riconoscibili in quanto hanno le caratteristiche uniche del metallo in moneta. Ed in Germania sulle monete a corso legale come quelle australiane si paga ancora un iva ridotta. In Italia con fatica e pazienza si può comprare su e-bay o sui mercatini cittadini le 500 lire argernto a prezzi modici, anche queste sono facilmente riconoscibili. Non comprate argento sui canali ufficiali in Italai che vi costa una follia, ci pagate l’iva oltre un alto spot.
    Per esempio ho comprato 100 pezzi delle 500 Lire argento a 450 Euro in un mercatino antiquario cittadino della domenica fra privati, qualche mese fa, diciamo che ho fatto quasi un affare perchè ho comprato in Italia a circa 49 centisimi al grammo l’argento senza pagarci l’IVA, praticamente quasi al prezzo di quotazione, però è stato un colpo di fortuna.
    Poi se mi volete chiedere qualcosa su esperienze di acquisto di oro e argento o dove comprare questo in Italia e all’estero sono bien lieto di fare nome e cognome su rivenditori che sono stati corretti e vendono a prezzi di mercato, se questo è possibile in questo sito. Ora per esempio ho comprato 25 maple ad un prezzo interessante su un sito tedesco, fra 2-3 settimane dovrebbero arrivare e poi vi faccio sapere.
    In conclusione in questa fase storica qui e con l’argento e oro a questi prezzi, meglio comprare metalli che entrare in borsa, ora che è al massimo, o comprare btp o mettere i risparmi mensili in un fondo pensione che se prenderete qualcosa passano almeno 30 anni.
    Meglio tenere un poco di oro fisico in una cassetta di sicurezza, e prelevare ai primi segnali di default, che mettersi ora in situazioni strane e lunghe. L’inizio di una nuova crisi arriverà quando il petrolio salirà a 150 dollari il barile e i primi segnali ci saranno a 120 dollari il barile. A queste condizioni per conto mio l’oro volerà in alto e con lui l’argento.
    Scusate se sono stato lungo ma volevo un spiegare le mie ragioni personali, perchè acquisto oro fisico e argento. Saluti a tutti

      1. Ciao Andrea.
        Per quanto riguarda l’argento, ho comprato in Germania 3 volte, fatta eccezione per le 500 lire argento, su http://www.gold-dreams.de/index.php .
        Con me sono stati affidabili e puntuali, tempi di spedizioni max 10 gg, rispettati con corriere assicurato costi di spedizione 24 euro fino a 1000 di valore, sito solo in inglese e tedesco. Pagamento, mi sembra, solo con bonifico bancario. Sulla rete non ci sono pareri negativi, salvo qualche disguido che hanno però risolto in tempi brevi.

        Ora ho provato ad acquistare 25 maple su http://www.heubach-edelmetalle.de/
        E’ la prima volta che acquisto da loro, al momento debito faccio una recensione. Hanno prezzi leggermente più bassi e costi di spedizione quasi della meta. In rete ci sono fra i compratori pareri negativi, però sembra che ultimamente sono migliorati. Sito solo in tedescho, io mi aiuto con google translat, pagamento con solo bonifico. Su una spesa di mille euro circa si risparmia da loro quasi 90 euro. Tre acquisti si guadagna ad oggi una sterlina d’oro.
        Comunque per acquisti su internet, anche se i venditori sono seri, consiglio di fare acquisti solo per importi non superiori a 1000 euro. Poichè in caso di problemi o disguidi, almeno la somma non è grandissima. Per acquisti importanti io andrei, dopo contatto e disponibilità data via e-mail per esempio, di persona in macchina. Insomma su piccole cifre si può usare internet su cifre importanti io eviterei.
        In germania si compra on line 1kg di argento (in monete a corso legale, da ora solo queste a buon prezzo) a 550-570 Euro (compresa iva al 7, mi sembra, con ricevuta) dipende dalla quotazione + spese di spedizione, che variano da 16 a 24 euro. In Italia un 1 Kg d’argento costa come minimo 650-670 euro (se poi qualcuno lo trova a meno io sono disponibile a comprarlo) oltre le spese per farselo spedire o andare a prenderlo direttamente, che alla fine equivalgono alle spese di spedizione della germania.
        Per l’oro consiglio comunque di comprarlo in Italia, si trova a prezzi di mercato girando qualche compro oro, numismatico o centri dell’oro, come Arezzo e Vicenza, bisogna un pò sbattersi insomma ma si trova.

        1. Grazie Alessandro, noto che quelli al di sotto debbano essere i prezzi di riacquisto, che effettivamente sono molto più onesti di quelli dei rivenditori italiani!

          1. L’unica cosa però che non abbiamo considerato è l’iva, cioè portando la merce in Italia di sicuro si dovrà sborsare un ulteriore 15% di iva, visto che lì è del 7%.Se così fosse il prezzo è sempre quello alla fine.

          2. Ho riletto l’articolo di Simone Sestini sull’arg in Germania. Dice che l’iva è del 19% dal primo gennaio. Inoltre se ho ben capitola differenza sull’iva si paga solo se lo si importa da paesi ex UE.

          3. Ti rispondo rapidamente. L’Iva in Germania è al 19% dal 1 gennaio 2014.
            Ad oggi tutti gli scambi commerciali in area euro a 27, mi sembra o area euro a 19, ciascuno paga l’iva al paese di acquisto è basta. La Germania appartiene ad area euro, quindi problema risolto.
            Come si dice fatta la legge e trovato l’inganno.
            I tedeschi per legge dal 2014 devono vendere l’argento con iva al 19%. Ad eccezione per l’argento in moneta corrente dei paese extra ue, qui sono sicuro, penso però anche ue come l’austria sulle phil. Quindi per le monete in argento di Canada, Australia ect., Si paga l’iva solo al 7% poi il venditore paga l’va sul guadagno che fa vendendo le monete d’argento extra eu al 19%, pero solo sul guadagno che fa e non sul prezzo di vendita della quotazione in borsa.
            Quindi semplificando, però il discorso è complicato, alla fine dei conti: uno che compra in Germania argento extra ue paga legalmente e senza pagare niente più in Italia un’iva media del 10%. I terdeschi poi siccome siamo in defalzione per far questo hanno ridotto i loro guadagni andando incontro ai compratori europei. Siamo in deflazione, è questo è l’esempio risolutore di ciò.
            L’argento in italia se acquistato da rivenditore ufficiale e non privato sconta un’iva del 23%, mi sembra, però non mi importa che io tanto lo conmpro solo in Germania,pagando l’iva solo in Germania.
            L’iva attualmente in Italia e UE non si paga fra vendite di privati.
            Se volete comprare argento, comprate argento ora in Germania o Estonia, pero in Estonia ci sono costi altissimi per farlo arrivare a casa. Perchè questo giochino non andrà avanti per tanto tempo.
            Paesi come Canada, Australia, USA vendono il loro argento Fisico in cambio di valuta fiat o codice alfanumerico con pagamenti elettronici alla vecchia europa priva di questa materia prima.
            Vai tranquillo su una cosa se compri in Germania argento, non paghi più l’iva in Italia, e se lo rivendi in Italia paghi solo sul guadagno il capital gain allo Stato italiano, cioè la tassa che lo stato italiano si prende sul tuo guadagno che ora mi sembra al 9% (io le mie piccole riserve metallifere dal 2002 non l’ho mai vendute) però sarà portato a breve al 20% se non è stato già fatto ciò (stesso discorso del capital gain vale per l’oro). Sempre che non vendi a un privato legalmente e senza fattura, lasciando la tua fattura anonima della germania a lui fino a scambi commerciali di 10.000,00 Euro i privvati ad oggi non devono rilasciare niente di niente e sono anonimi in UE e legali. Poi domani si vedrà.
            Come ho già scritto a comprare e facile a vendere un pò meno, per questo dico di non investire più del 20% in oro e argento del proprio capitale. Basta una legge è gran parte dell’ottimo investimento viene vanificato e questo vale per tutti i beni.
            Oggi l’argento in Germania costa circa 18 Euro l’oncia, in Italia 25.
            Se domani anche fra dieci anni l’argento arriva, per i motivi già detti, a 500 Euro l’oncia sapete che vi trovate con un chilo di argento un piccolo tesoro.
            Si compra argento e oro solo pensando al lungo periodo e si vende solo e sempre in caso di stato di necessità. Se pensate di comprare oro e argento e dopo un mese siete ricchi e meglio andare a fare trader sui prodotti monkler (chi ha comprato che bravi) in un giorno poco tempo fa ha fatto il + 40%. Con tutti i rischi che ci sono di perdere il 50% in un giorno.
            Il vostro metallo in tasca o sotto il letto un giorno vi potrà far mangiare, pagare le bollete, comprare i vestiti ai vostri figli, per capirci deve essere l’ultima riserva che si attinge sempre e comunque. Si compra e non si vende fino a quando lo stomaco non fa male dalla fame, questo è il concetto. Al limite se sarà dichiarato illegale dallo Stato e Stati internazionali si va a venderlo al mercato nero, come è sempre avvenuto anche dopo l’oridine 6102 in america.
            Andrea dico questo in generale per far comprendere a tutti il concetto di acquisto di fisico.
            Sapete quanti trader ora sono senza un soldo o quasi, almeno noi ci teniamo qualcosa di fisico in mano, che possiamo andare a vendere ad un compra oro(anche se ora non è il momento), loro nada de nada estan solo con la esperanza de eso.

          4. Avevo scritto un romanzo ma mi è saltato tutto.
            Provo ad essere telegrafico.

            Alcune precisazioni:
            Sull’oro non si paga Iva, sull’argento in Italia è al 22%.
            Capital gain: sulla plusvalenza, cioè la differenza di prezzo in più che il venditore incamera al momento della rivendita, si paga il 20% di tasse. Ma solo se è dimostrato l’acquisto o provenienza. Altrimenti…
            si paga sempre il 20% di tasse, ma non più sulla differenza di prezzo tra acquisto e vendita, bensì sul 25 % netto della somma incamerata con la vendita.
            CONTINUA…

          5. Primo caso: ho comprato, con rilascio di ricevuta fiscale, a 1000 euro. Ho rivenduto a milleduecento, ricevendo bonifico. plusvalenza euro 200, tassata del 20 % per euro 40. La plusvalenza va inserita nella dichiarazione dei redditi.

            Secondo caso: ho rubato, no diciamo mi hanno regalato, un lingotti no d’oro che rivendo a 1200 euro. Non posso dimostrare la provenienza o l’acquisto. Quindi, sul 25 % di 1200, ovvero 300, pago il 20% di tasse, pari a 60 euro.

  10. Caspiterina Alessandro!

    Condivido molte delle cose che hai scritto ma…
    “quanto a tenere un poco di oro fisico in una cassetta di sicurezza”…No, è più forte di me, NON CI PENSO PROPRIO! La storia insegna con l’Ordine esecutivo 6102.
    A pensar male si fa peccato ma, spesso, ci si azzecca!!!
    Buona serata!

    1. Donato neanche a me la cassetta di sicurezza in banca piace moltissimo, però prima di lasciarlo il metallo in casa, io sto fuori per lavoro 10 ore al giorno, preferisco pagare 30 euro all’anno in un luogo sicuro con assicurazione. Poi sto progettando qualcosa per nasconderlo anche ai ladri in casa o altro luogo. Poi in caso dei primi segnali di default Italia vado subito a prenderlo il mio metallo. Se in Italia arriviamo a sequestrare o confiscare anche le cassette di sicurezza vuol dire che siamo arrivati: titoli di stato non più pagati, blocco conti correnti, carte di credito, bancomat, conti deposito, addio 13° per i lavoratori subordinati ect.
      Per questo e altri motivi ho detto di non investire più del 20% dei propri risparmi nel metallo fisico:
      1) il primo problema e dove mettere tanto oro e argento, rischio furto, sequestro, confisca;
      2) rischio in futuro che lo Stato tassa e limiti la compravendita del metallo;
      3) anche se l’oro e argento sono dei buoni investimenti nessuno ci da la sicurezza futura dell’investimento. Prababile tempo lungo anche di anni o decenni, per vedere frutti;
      4) alla fine gli investimenti devono essere sempre diversificati e l’oro deve essere l’ultimo salvagente nel proprio portafoglio. Insomma un profilo cauto.
      Teniamo presente quello che è successo al mercato immobiliare italiano, ed europeo in generale, nessuno credeva che il mattone perdesse di valore nel tempo!
      Poi stretta delle banche nei mutui facili, tassazione sulla casa imu e company, certificazioni energetiche, disoccupazione in aumento e crisi internazionale.
      Ed ecco che magicamente l’immobiliare perde il 3%-5% l’anno, all’incirca, dal 2008-2009 ad oggi. Probabilmente il trend andrà avanti fino al 2020, o giù di lì, in quasi una decade per buona volontà dello Stato il mattone perde il 50% dai massimi del 2005-2007.
      Questo per ribadire che i mercati sono un divenire e non un essere. Basta una due leggi dello Stato, una crisi internazionale e qualcosa che vale per “magia ” non vale più niente o quasi.
      Per l’oro se in caso di default di qualche Stato “possedente” di molto oro, per esempio Italia o Japan, qualora fossero costretti a livello internazionale a venderlo vedi come si abbassa di un 30% -50% il suo valore in un giorno, a causa anche degli avvoltoi internazionali che vogliono rendere le stesse democrazie schiave del sistema.
      Per il resto buon fine settimana a tutti.
      P.S.
      Secondo me se l’oro rompe la soglia dei 1300-1350 dollari l’oncia vediamo una bella risalità altrimenti giochiamo ai rimbalzi tecnici fra 1200 – 1280 per un pò di tempo ancora.
      Salvo fatti internazionali di una certa rilevanza.

      1. Alessandro,
        con i tuoi interventi hai dato valore aggiunto al post.
        Ti do merito per aver offerto spunti notevolissimi e degni di approfondimento.
        E’ sempre bello poter condividere le proprie conoscenze con gli altri. Questo rende onore a chi si è fatto le ossa da solo, ed è disposto a trasmettere, senza gelosie, quanto appreso nel tempo, attraverso studi e facendo esperienza sul campo.
        Tanto di cappello Alessandro, davvero.

        Ma siccome io sono un pò bacchettone, una cosa te la voglio dire:
        La storia delle cassette di sicurezza non mi piace, manco per niente.
        E’ un pò come avere l’oro c/o Bullionvault.
        Sai di averlo e, per carità, è tuo ma…puoi vederlo, toccarlo, pesarlo?
        Hai le chiavi, certo, e quindi non è proprio la stessa cosa; infatti quando vuoi vai dal direttore di banca tal dei tali, che gentilmente ti apre e ti fa vedere. Uhmm…
        Anche l’oro tedesco è depositato presso i caveaux della Federal Reserve. E’ suo, guai a chi glielo tocca; chi lo mette in dubbio? Ma le trecento tonnellate di cui ha chiesto il rientro a tempo debito e non sospetto sono forse in PROPRIE DISPONIBILITA’? Non sono aggiornato, ma temo proprio di no.
        Eppure la Germania si è mossa per tempo; avrà avvertito a lume di naso l’aria del default di cui parli?
        Allora perchè gli USA “usano” il contagocce nella restituzione di ciò che non gli appartiene? L’analogia non sarà forse del tutto calzante ma…più di qualcuno pensa che… c’è del marcio in Danimarca.

        Ti faccio una domanda: quando l’amato nostro Giuliano (Amato, appunto), in una notte dal cielo stellato, attuò il prelievo forzoso dai conti concorrenti degli italiani, ricordi se ci avvisò per caso? A me non risulta.

        Te ne dico un’altra: mio nonno buon’anima, pace e requie all’anima sua, fece la guerra di Abissinia ed Etiopia, suo malgrado. Quando finalmente giunse il tempo di rimpatriare, per poter attraversare il canale di Suez, dovette consegnare quel che si dice “L’ORO ALLA PATRIA”.
        In quanto soldato al fronte, non aveva granchè, ovviamente. Ma gli bastò cedere “volontariamente” la fede nuziale, per poter rivedere moglie e prole. Così andarono le cose. FINE.

        Ora tu dici giustamente che in un paniere di beni (mobiliari?) occorre vi sia non più del 20 % in metalli preziosi e mantenere un profilo cauto (hai ragione), ma che, per non rischiare furti e vandalismi alla ricerca di ciò che non c’è, preferisci consegnare il tutto a quel buonuomo del banchiere che tanta fiducia ti ispira, ed al quale volentieri elargisci una somma annuale, perchè gelosamente te lo custodisca.
        DALLA PADELLA ALLA BRACE, dico io.
        Ma evidentemente ritieni a ragione che quel 20 % in preziosi meriti questo tipo di trattamento.
        Così sia.

        P.S.: hai detto per dire che, sia pure fra dieci, l’argento prezzerà 500 euro l’oncia, giusto?
        500 euro per 32 once quanto fanno un chilo sono…mumble mumble dunque fanno 16000 euro!?!
        Azz, io mi fermo qui che il mio chiletto già ce l’ho.

        Andrea, pensavo fossi tu quello più ultrabullish qui.

        Ciao Alessandro, buona domenica. Perdona il mio umorismo da quattro soldi ma oggi mi sento un pò così. Ciao!

        1. Avarizia.
          Ho conosciuto un vecchio
          ricco, ma avaro: avaro a un punto tale
          che guarda li quattrini ne lo specchio
          pè vedè raddoppiato er capitale.
          Allora dice: Quelli (cioè i quattrini che si vedono nello specchio) li do via
          perchè ce faccio la beneficenza;
          ma questi me li tengo pè prudenza…
          E li ripone ne la scrivania.
          Di sicuro TRILUSSA era un investitore ciclico. Non si spaventava delle perdite fittizie momentanee, cioè i quattrini riflessi nello specchio, che li dava via per beneficenza, come la gran parte di noi ha fatto finora.Ma quelli veri, cioè il fisico se lo teneva per prudenza. E lo riponeva nel cassetto della scrivania. Non nella cassetta, quindi, ma nel cassetto, presso proprie disponibilità Alessandro, come ti ha suggerito Donato e il maestro TRILUSSA.

        2. Donato ciascuno a le proprie idee, però sulla cassetta di sicurezza con tutte le gufate che stai tirando domani vado a prendere tutto. E metto in opera la mia idea di come nasconderlo a prova di topi di appartamento. E comunque ti ringrazio per gli apprezzamenti.
          Ora voglio dire perchè non vendo il mio oro e argento, così, esplico a tutti le mie ragioni.
          Premesso che investo solo il 20% per i motivi già detti. Ho iniziato a comprare oro e argento, dopo il tragico evento delle torri gemelle. A quei tempi avevo quasi il 50 % dei miei risparmi nell’azionario. In pochi giorni persi quasi il 50% del valore delle azioni. Non mi feci prendere dal panico, però ci sono voluti anni prima di riprendere il valore monetario ante 2002 (ero ancora inesperto alle prime armi). Il restante 30% era investito in polizze vita gesav, ero all’inizio anche negli investimenti, non sapevo niente di niente o quasi, il restante 20% restava nel conto corrente per liquidità di cassa. Per fortuna sono stato sempre abbastanza testardo, caparbio e con un pizzico di arroganza, in questa accezzione. Non seguivo all’epoca i consigli del banchiere, del promotore finanziario ect. Decisi di fare la polizza vita gesav (e non comprare BTP) solo perchè era un modo per accumulare il risparmio mensilmente altrimenti (ero giovane) e andava a finire che li spendevo i soldi in sciocchezze.
          Ancora non conoscevo bene i mercati, l’oro ect., però già all’epoca nell’azionario avevo comprato azioni eni, bayer (quelle che nel lungo periodo mi hanno reso meglio di tutti), fiat, banca intesa (queste meno male che l’avevo vendute tutte perchè è stato uno dei pacchi), assicurazioni generali e altro. Però alla fine tutte azioni non speculative e abbastanza solide. Il mio obbiettivo non era diventare ricco con la borsa, ma portare a casa qualche guadagno oltre alla miseria che davano all’epoca con i BTP. Per gli stessi motivi non ho mai fatto trader. Io mi ritengo classe media e piccolo risparmiatore, non voglio di certo finire nel mare degli squali. Ho provato qualche volta ad comprare qualcosa di più speculativo, però investendo sempre piccole somme alla fine quando ho toppato ho perso poco e quando ci ho dato ho guadagnato poco, visto la somma irrisoria.
          Dopo l’11 settembre però iniziai a studiare i mercati e vari asset, alla fine arrivai all’oro e argento.
          Mi posi un obbiettivo comprare qualcosa , che difficilmente perde valore e mantiene dall’inflazione, continuando a diversificare, studiare i mercati ect E arrivo l’oro e poi l’argento.
          Bene continuo sempre a investire in borsa, ho comprato i BTP italiaa fine 2011 e 2012 q

          1. Alessandro,
            fidarsi è un bene. Chi lo fa è buono di indole e confida nella lealtà del prossimo.
            Diffidare invece non è una bella cosa, ma ti mette al riparo da potenziali brutte sorprese e ti garantisce autoconservazione.
            Lungi da me il tirare piedi o gufare; ho solo spiegato le mie forti perplessità circa la soluzione della cassetta di sicurezza, perchè siamo arrivati ad un punto ormai, in cui non si capisce bene chi sia la guardia e chi il ladro.
            Il problema non risolto della riserva frazionaria insegna e lo dimostra.
            Quello che è un reato punito dal Codice penale se commesso dal comune cittadino, l’appropriazione indebita, diventa arte nobile nell’intermediazione finanziaria e creditizia, per il banchiere.

            Ma questa è un’altra storia…

        3. Donato ciascuno a le proprie idee, però sulla cassetta di sicurezza con tutte le gufate che stai tirando domani vado a prendere tutto. E metto in opera la mia idea di come nasconderlo.
          E comunque ti ringrazio per gli apprezzamenti.
          Ora voglio dire perchè non vendo il mio oro e argento, così, esplico a tutti le mie ragioni.
          Premesso che investo solo il 20% per i motivi già detti. Ho iniziato a comprare oro e argento, dopo il tragico evento delle torri gemelle. A quei tempi avevo quasi il 50 % dei miei risparmi nell’azionario. In pochi giorni persi quasi il 50% più o meno del valore delle azioni. Non mi feci prendere dal panico, però ci sono voluti anni prima di riprendere il valore monetario ante 2002 e non per tutto (ero ancora inesperto alle prime armi). Il restante 30% era investito in polizze vita gesav, ero all’inizio anche negli investimenti, non sapevo niente di niente o quasi, il restante 20% restava nel conto corrente per liquidità di spese familiari e personali. Per fortuna sono stato sempre abbastanza testardo, caparbio e con un pizzico di arroganza, in questa accezzione. Non seguivo all’epoca i consigli del banchiere, del promotore finanziario ect. Decisi di fare la polizza vita gesav (e non comprare BTP) solo perchè era un modo per accumulare il risparmio mensilmente altrimenti (ero giovane) e andava a finire che spendevo i soldi in sciocchezze.
          Ancora non conoscevo bene i mercati, l’oro ect., però già all’epoca nell’azionario avevo comprato azioni eni, bayer (quelle che nel lungo periodo mi hanno reso meglio di tutti), fiat, banca intesa (queste meno male che l’ebbi vendute quasi tutte perchè furono uno dei pacchi più grandi), assicurazioni generali e tante altre ciofeche ahime. Però alla fine non è andata malissimo. Il mio obbiettivo non era diventare ricco con la borsa, ma portare a casa qualche guadagno oltre alla miseria che davano all’epoca con i BTP. Per gli stessi motivi non ho mai fatto trader. Io mi ritengo classe media e piccolo risparmiatore, non voglio di certo finire nel mare degli squali o insegnare a nessuno. Ho provato qualche volta a comprare qualcosa di più speculativo, però investendo sempre piccole somme alla fine quando ho toppato ho perso poco e quando ci ho dato ho guadagnato poco, visto la somma irrisoria.
          Dopo l’11 settembre però iniziai a studiare i mercati e vari asset, alla fine arrivai all’oro e argento.
          Mi posi un obbiettivo comprare qualcosa , che difficilmente perde valore e mantiene dall’inflazione, continuando a diversificare, studiare i mercati ect, arrivo l’oro e poi l’argento.
          Bene continuo sempre a investire in borsa, ho comprato i BTP italia a fine 2011 e 2012 quando pagavano quasi il 7%, per ora pagano domani si vedrà. Insomma io tengo un profilo basso generalmente.

          Bene a fine 2002 comprai le prime once d’oro a 380 dollari (quando le portai in banca il direttore mi disse te sei pazzo). L’argento lo comprai più tardi causa scarsa reperibilità in Italia a prezzi di mercato (trovavo solo junk italiano nei mercatini) e ancora i tedeschi non vendevano in Italia o almeno lasciai perdere, per varie problematiche, comunque all’epoca stava sui 4-8 dollari l’oncia mi sembra.
          Per concludere oggi l’ora sta a 1260 l’oncia (ho smesso di comprarlo e smetterò quando sale oltre 1500 dollari l’oncia o quando ritengo che sta per andare in bolla, perchè anche l’oro sale in bolla), potevo venderlo quando era a 1800 l’oncia. E mi sarei fatto un bel guadagno. però dopo lo ricompravo a 1300-1500 è il guadagno si bruciava già un pò. Poi, sopratutto, ho sempre lavorato per fortuna e grazie a dio non ho avuto il bisogno di vendere. Un altro motivo perchè non ho venduto è stato quello che molti, anche esperti, un poco di tempo fa davano l’oro a 2500 l’oncia. E che andavo a ricomprarlo a un prezzo maggiore di quello di vendita! Ecco io preferisco tenermelo fino a quando non ho bisogno di venderlo. Preferisco speculare soft in borsa.
          Ora sto uscendo dall’azionario su alcune azioni e penso di incrementare l’acquisto di oro e argento con delle belle botte per questo 2014, incremento di un pò la mia soglia di un quasi 20%.
          Perchè nei mercati internazionali ci sono tanti rumori di sottofondo, difficilmente decifrabili almeno per me, e gli squali vogliono banchettare con il sangue dei piccoli pesci.
          Ora siamo in deflazione in Europa e in generale in occidente. I paesi del Bric e l’economie emergenti grazie allo squalo della FED si sono beccati una bella inflazione. Le loro valute si sono svalutate a discapito del dollaro e per loro il petrolio e tante altre materie prime costano sempre di più e per chi le possiede le vende a meno, diminuendo i loro guadagni.
          Un giorno l’inflazione arriverà anche qui in occidente, la Fed non grazierà la vecchia Europa, altrimenti come fa a pagare i suoi trilioni di debiti. E sempre un giorno le commodity costeranno di più. Quel giorno arriverà l’inflazione e nessuno sa il giorno esatto del suo arrivo. Il vostro metallo fisico farà la differenza. Non penso che i prezzi delle commodity possono restare bassi così a lungo, dal rumero di sottofondo ho ricavato questa melodia.
          Ecco per tali motivi io non vendo il mio metallo, con il rischio che domani mi costa il 20-30% di più di quanto io l’ho venduto oggi. Insomma se devo speculare entro in borsa, sull’oro resto tradizionale, poi magarì sbaglio. Non sono un luminare dell’economia e cerco di difendermi.
          P.S.
          Donato sull’argento a 500 dollari l’oncia ho sparato una cifra alta, ma vedrai che fra 10 anni ci va vicino … nel 2024 come minimo l’argento sta a 100-200 dollari. Poi se arriva 500 dollari ti pago una mega cena di pesce e se non arriva così alto te la pago uguale.

          1. Mi ero perso quest’ultimo pezzo…
            i Cicli naturali servono appunto ad ottimizzare gli investimenti!!!
            E non puoi pentirti se non hai venduto sui massimi, perchè i massimi difficilmente li potrai beccare. L’oro è un bene rifugio, contro l’inflazione etc. L’extrema ratio insomma, daccordissimo con te.
            Ma Re Mida non se lo poteva mangiare.
            Gary North dice che se l’oro non si mangia, allora il petrolio non te lo puoi bere, mentre i dollari, quelli si che sono utili: per riscaldarti li puoi sempre bruciare!
            Alla fine di una salita c’è sempre una discesa, e in cima di ogni vetta si è sull’orlo dell’abisso, perciò…
            boh, potrei continuare con queste fesserie all’infinito, quando mi prende la mano.
            Buona serata a tutti!

  11. Ad Alessandro vorrei dire che l’unica cosa che non condivido è il fatto di tenere il fisico finchè lo stomaco non morde dalla fame, poichè è l’ultima cosa da vendere. Non sono di questa opinione, poichè come si fa a non vendere a fine ciclo quando magari vale una fortuna?Poi col tempo ridiminuisce di valore fino a tornare cogli anni al valore attuale.Credo a fine ciclo convenga sempre disinvestire tutto e reinvestire in un altra asset class che eventuallmente starà per ripartire.
    Invece mi han detto i venditori che acquistando arg in Italia con iva al 22 non bisogna poi pagare alcuna imposta con la futura vendita, al contrario dell’oro.

  12. Regola n. 1: Compra quando è basso, vendi quando è alto.
    Regola n. 2: Fallo quando puoi, ma non con tutte le risorse che hai.
    Regola n. 3: Pentiti pure, ma prima… vendi.

    Questo per dire Andrea che sono daccordo con te.
    Anche secondo me un asset (nel caso specifico metalli preziosi), tenerselo per sempre non serve quasi a nulla.
    Secondo la teoria dei Cicli Naturali, ad un certo punto è d’obbligo convertire quanto accumulato nella fase in cui il ciclo di mercato di quel determinato asset è giunto quasi all’apice delle sue potenzialità. Quello è il momento di capitalizzare l’investimento fatto e magari di spostarsi, con i proventi ottenuti, in altro asset, il cui ciclo naturale è appena agli inizi, o comunque in una fase di crescita per la quale si prevede, dall’analisi dei fondamentali, più che da quella tecnica, che possa salire per il futuro.
    Tuttavia io ritengo che disinvestire tutto l’oro e l’argento al termine del loro ciclo al rialzo, non sia opportuno.
    Meglio tenersi qualcosa, per prepararsi al nuovo ciclo, magari anche solo il capitale inizialmente investito.
    Ovviamente queste sono opinioni personali, pertanto ciascuno adotterà la strategia di uscita (se vuole uscire) che riterrà migliore.
    Buon pomeriggio!

  13. Vorrei chiedere a Donato o a chiunque voglia rispondere, cosa mi sa dire circa l’investimento in Platino e Palladio circa i cicli precedenti, sempre che si abbiano notizie in merito e notizie varie o anche un articolo simile a questo, circa l’investimento in tali metalli.

  14. negli ultimi anni 1 italiano su 3/4 si è rivolto ai compro oro&argento per monetizzare dai propri oggetti anche a volte in disuso…quindi secondo l’autore di questo articolo, ben strutturato, un terzo degli italiani sono superficiali o disperati o ignoranti…MAH! sintetizzare un fenomeno di massa / commerciale come lo è stato il compro oro mi sembra veramente riduttivo e scarso come concetto. Io personalmente, aggiungerei che invece, visto la difficoltà ad accedere ai finanziamenti, il compro oro ha dato una boccata di ossigeno, che ha permesso il riciclo dei metalli nobili nell’era in cui tutto si ricicla o dovrebbe. aggiungerei che chi si serve o si è servito dei compro oro non è solo un disperato, ma anche colui/lei che ha oggetti in disuso che preferisce monetizzare per risolvere vari problemini o regalarsi qualcosa di più utile e poi infondo da voi che professate l’investimento e accumulo dell’oro, mi aspetto anche che valutaste il pensiero che molti hanno seguito la linea dell’accumulo molto prima di voi e che in questi anni ha avuto un ottima plusvalenza nel rivendere i propri oggetti.

    1. Buon pomeriggio Tirteo,
      grazie per il tuo intervento.
      Sul fatto che quello dei compro oro sia stato (e sia tutt’ora, anche se in misura inferiore rispetto agli anni scorsi) un fenomeno di massa/commerciale, non ci piove.
      E’ un dato inconfutabile, e per questo hai ragione da vendere.
      Come ne hai quando evidenzi l’aspetto “solidaristico” della questione, e la “funzione sociale” di accesso al credito alternativo che i compro oro hanno avuto, rispetto ai canali diciamo pure tradizionali: prestiti tra privati, finanziamenti bancari etc.. (Quanto alla liceità o meno delle modalità tipiche di conduzione di tale tipo di attività e quanto alla mancanza o meno di trasparenza da parte di alcuni (molti? fate voi) professionisti del settore, non m’interessa parlarne qui, e non approfondiamo). Certo è che di solito ogni medaglia ha il suo rovescio…

      Mi preme di più spiegare invece che la tua “accusa” di averne fatto un discorso riduttivo non è fondata, semplicemente perchè…non era mia intenzione parlarne nell’articolo. E non ne ho parlato per nulla, se non per mettere in evidenza il fatto che l’argento si consuma più dell’oro. Tutto qui.

      Riporto per comodità di lettura le frasi “incriminate”, perchè possiamo insieme analizzarle in maniera oggettiva:

      …”(anche i cosiddetti rottami d’oro, ovvero i monili e gioielli che gente superficiale, o disperata, o ignorante, preferisce consegnare a sconto ai compro oro, privati delle altre leghe che li compongono, vengono fusi e trasformati in lingotti di oro puro)”…
      Come hai potuto notare, nel periodo ho utilizzato il tempo presente: preferisce consegnare.
      Non è un dettaglio da azzeccagarbugli, è fondamentale, per me che sono abituato a soppesare le parole.
      La gente che, nel tempo presente, cioè ORA in questa fase, preferisce consegnare ai compro oro: o è superficiale (che non guarda oltre e preferisce l’uovo alla gallina), o è disperata (che sta con l’acqua alla gola e in ristrettezze economiche), o è ignorante (semplicemente non conosce, si disinteressa della cosa e quello che ne viene secondo tale filosofia, è tutto di guadagnato).
      Mi dispiace ma non ho vergogna a ribadirlo.
      Lo dice uno che in passato dai compro oro ci è andato, anche se più che altro per conto e nell’interesse di qualche amico o familiare, per vendere monili, braccialetti con chiusura rotta, orecchini spaiati, quindi non indossabili, etc…
      Rientro quindi in quel 30 per cento di italiani di cui parlavi tu nel tuo commento, che ritieni io abbia potuto offendere etichettandoli in malo modo.
      Le due-tre volte in cui sono andato da un compro oro (per deformazione mia preferisco quelli che l’oro me lo vendono) l’ho fatto in momenti che ho ritenuto potessero essere convenienti per operazioni del genere, cioè quando l’oro “usato” prezzava 28-29 euro il grammo.
      Per riuscire ad ottenere il massimo prezzo da rottami non più utilizzabili beh, occorre seguire l’andamento dei prezzi, ovvio, ma in questo senso ben vengano non cento ma mille volte i compra oro, con la loro funzione di riciclo e di recupero.

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