ricchezza nel tempo

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14 Stati stanno per esplodere

Nell’ultimo mese l’attenzione dei mass-media e’ stata focalizzata sulla crisi del debito in Grecia e sulle sue conseguenze.

Abbiamo tutti visto, dalle immagini televisive provenienti dalla Grecia, scene di lunghe file di cittadini agli sportelli bancomat per prelevare contanti razionati; il controllo dei capitali; scene di violenza dopo l’approvazione di un ennesimo pacchetto di austerita’ che ridurra’ di nuovo le prospettive di crescita dell’economia greca a causa della contrazione del PIL; scene strazianti di disperazione e di impoverimento quotidiano delle persone comuni.

Ma la crisi debitoria della Grecia, in realta’, e’ la punta dell’iceberg della bomba a tempo del debito globale; una bomba a orologeria la cui esplosione potrebbe mettere a repentaglio i gia’ fragili equilibri finanziari, economici e geopolitici globali.

Secondo uno studio “conservativo” dell’Agenzia McKinsey, il debito globale e’ di 200 trilioni di dollari (con un rapporto debito/pil globale pari al 286%, ovvero il debito globale e’ quasi pari a 3 volte il PIL mondiale).

Il debito globale costituito da obbligazioni e titoli di stato e’ pari a 100 trilioni di dollari, a cui sono collegati ben 555 trilioni di contratti derivati, una quota di ben 10 volte superiore di quella riscontrata al fallimento della Lehman Brothers.

Dicevamo che il problema del debito greco e’ una piccola frazione del problema globale del debito.

In effetti, attualmente, 24 nazioni stanno rapidamente dirigendosi verso una crisi debitoria in stile Grecia.

Secondo un rapporto dell’associazione Jubilee Debt Campaign, questi sono i paesi in procinto di non riuscire ad affrontare, a breve, la crisi del debito contratto internamente e con l’estero:

  1. Armenia
  2. Belize
  3. Costa Rica
  4. Croazia
  5. Cipro
  6. Repubblica Dominicana
  7. El Salvador
  8. Gambia
  9. Grecia
  10. Grenada
  11. Irlanda
  12. Giamaica
  13. Libano
  14. Macedonia
  15. Isole Marshall
  16. Montenegro
  17. Portogallo
  18. Spagna
  19. Sri Lanka
  20. St. Vincent & Grenadine
  21. Tunisia
  22. Ucraina
  23. Sudan
  24. Zimbabwe

Altri 14 paesi hanno un’esposizione debitoria sul punto di esplodere, a causa del debito esterno e del deficit della bilancia corrente (crollo dell’export ed espansione incontrollata dell’import):

  1. Bhutan
  2. Capo Verde
  3. Repubblica Dominicana
  4. Etiopia
  5. Ghana
  6. Laos
  7. Mauritania
  8. Mongolia
  9. Mozambico
  10. Samoa
  11. Isole Sao Tome e Principe
  12. Senegal
  13. Tanzania
  14. Uganda

Molti di questi paesi hanno contratto debiti in dollari americani.

La forza del biglietto verde deprime i costi delle materie prime e la maggior parte delle nazioni nell’elenco – che hanno settori eccessivamente esposti nell’export di materie prime – hanno accusato un grave colpo finanziario.

Inoltre, le “province” dell’Impero, come scrivevamo a fine 2014, hanno contratto una serie di debiti finanziari (oltre 14.000 miliardi di dollari) in dollari americani, che ora, a causa del rafforzamento del dollaro, mette a repentaglio la loro capacita’ di rimborsare queste linee di credito e debito privato consistente in linee di fido, prestiti ecc.

Se la FED, verso fine anno, dovesse procedere a innalzare i tassi d’interesse, nel vano tentativo di sgonfiare le bolle sul mercato azionario e obbligazionario da lei stessa create, potrebbe fare deflagrare definitivamente la bolla del debito globale.

Ma anche se la FED non procedesse all’innalzamento dei tassi d’interesse, la bolla del debito e’ destinata, prima o poi, all’esplosione globale.

Storicamente, non v’e’ soluzione alle crisi da debito: le nazioni indebitate devono dichiarare bancarotta e cancellare parte del debito e ristrutturarne le scadenze per la parte restante, oppure stampare moneta e iperinflazionare il debito.

Quando la bolla del debito comincera’ a implodere, assisteremo all’implosione progressiva anche del sistema bancario globale, a cui e’ direttamente correlata.

Non v’e’ altra scelta.

Per questo motivo ritengo che detenere una quota di risparmio investita in oro fisico, al di la’ della rivalutazione nel tempo del metallo giallo, costituisca fattore fondamentale di diversificazione dal rischio.

L’oro fisico da investimento, difatti, a differenza di obbligazioni o titoli di stato, NON ha alcun rischio di controparte (no counterpart risk) e in questo frangente storico, in cui la bolla globale del debito rischia di sgonfiarsi, possedere una quota di oro fisico costituisce una fonte di sicurezza.

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Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

14 risposte

  1. temo che prima o poi si arrivera’ ad ostacolare il commercio di metalli preziosi ad a snidare i possessori per la confisca

      1. Ciao Roy,
        Oggi comunque pensavo che se fra 5 anni l’oro non dico che abbia guadagnato il +973% ma almeno un 50% dal valore attuale sarà difficile trovare una giustificazione al tuo eventuale errore. Davvero sei così tranquillo sulle tue previsioni future? Forse è una previsione un tantino esagerata, e lo dico con tanto rispetto per il vostro lavoro e in parte condivido. È solo che ho la sensazione che questa volta potrebbe andare diversamente dal passato, perché tutto manipolato ovviamente.( anche se ovviamente le sensazioni lasciano il tempo che trovano). Era solamente una riflessione sul tuo coraggio a “spararla” così grossa.
        Spero tanto non ti offenda per questo commento perché l’intento è tutt’altro.
        Cordialmente

        1. Raffaele se è vero che dopo la primavera arriva l’estate,
          e che dopo la Luna esce il Sole,
          sarà vero anche il rialzo dell’oro che ammirerai entro il 2020.

          Stay in touch.

        2. Ciao Raffaele, perché si debbono cercare sempre colpevoli o giustificazioni?
          Sappiamo che sarà il mercato stesso a decretare la nostra sorte, sia in bene che in male. Sino ad ora abbiamo chiesto solo di attendere la fine del ciclo generazionale prima di premere il grilletto. Quelli che oggi ci deridono e si lamentano troveranno sicuramente nuovi appigli per continuare a deriderci e lamentarsi anche se il tempo ci dovesse dare ragione. E’ la vita, noi abbiamo deciso di viverla al nostro massimo con impegno, passione ed amore per quello che facciamo.
          Un nostro cliente anziano in una email ci chiedeva, voi siete pazzi, se sbagliate vi massacreranno, se avete ragione non vi ringrazieranno….
          Ma perchè lo fate?
          Lo facciamo perché crediamo negli esseri umani (cit. Mengoni) perché amiamo quello che facciamo, perché non ci nascondiamo dietro ad una maschera, perché crediamo che la formazione personale renda le persone migliori e libere, perché la libertà non va ricercata fuori bensì dentro di noi.

          Chi deride, si lamenta, insulta, urla, incolpa… si è mai chiesto con tutta serenità e franchezza:
          Perché lo sta facendo e a chi realmente quelle parole sono dirette?

          con affetto

          Luca Zenatti
          Help Desk Director
          Deshgold.com

        3. Ciao Raffaele,
          ti faccio una domanda.

          Le quotazioni dell’oro sono inversamente correlate a quelle del biglietto verde.

          Dal tuo ragionamento, si potrebbe dedurre che, le quotazioni del dollaro americano siano avviate verso un trend rialzista (magari SECOLARE) di lungo periodo; viceversa, quelle dell’oro, sono pertanto avviate verso un mercato orso di lungo periodo.

          Quindi, se non vado errato, secondo la tua opinione o i tuoi studi, il dollaro americano e’ indirizzato, instradato al rialzo di lungo termine?

          Mi piacerebbe aprire un dibattito pubblico, su internet, magari con la tua collaborazione, circa il rapporto tra oro/dollaro americano e le tendenze di lungo periodo dell’asset fisico (oro) e valuta americana, perche’ comprendere questa correlazione, sara’ fondamentale per comprendere le tendenze dei mercati nei prossimi 7 – 10 anni.

          Non prenderla come una “sfida intellettuale”, assolutamente, e’ un argomento fondamentale per tentare di anticipare i trends futuri e investire nel migliore dei modi possibili.

          Ciao grazie

          Riccardo Gaiolini
          Analyst & Research
          Deshgold

          1. Io ho solo la “sensazione ” che stiamo vivendo tempi un po’ strani e niente fino ad ora sembra andare secondo copione, vedi quotazione dell’oro durante la crisi greca, il crollo della borsa cinese, il rischio della guerra in Ucraina ed anche la debolezza del dollaro di qualche tempo fa, in nessuna occasione pare che l’oro sia stato oggetto di interesse anzi è questo è strano, ovviamente c’è manipolazione al ribasso è come pensate voi prima o dopo la quotazione ritroverà il suo corso naturale, ma siamo sicuri che “loro” non abbiamo la forza di tenerlo basso per ancora MOLTO MOLTO tempo? E da qui la mia riflessione a voce alta sul vostro “coraggio” nel sostenere rialzi a 3 cifre nel giro di così breve tempo. Poi ovviamente il tempo ci dirà se questa riflessione o dubbio sia stato ingiustificato e dettato solamente dalla paura e magari le analisi e previsioni di chi lo da in caduta libera siano state fatte per incompetenza o per malafede per fare il solito giochino del far fuggire il gregge per poi entrare a prezzi di saldo e fargli riprendere la corsa. Vedremo, il 2020 è dietro l’angolo, anzi presumendo che questi mirabolanti rialzi non possano avvenire tutti d’un fiato, sapremo anche prima.
            Cordialmente

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