ricchezza nel tempo

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L’oro sta lasciando la FED (guarda cosa succede)

Ho gia’ trattato l’argomento del rimpatrio dell’oro tedesco da parte della Bundesbank.
Oggi voglio condividere un aggiornamento dello stato della situazione.

Dopo la crisi europea dei debiti pubblici, la Bundesbank ha chiesto il rimpatrio delle proprie riserve auree detenute all’estero (300 tonnellate stoccate a New York e 374 in Francia).

Le finalita’ della Bundesbank (messa sotto pressione dagli attivisti di “rimpatriamo il nostro oro”), erano quelle di arrivare a detenere – in territorio tedesco – almeno il 50% delle proprie riserve auree (corrispondenti a 1.695,3 tonnellate).

La Federal Reserve americana, che ha in custodia l’oro tedesco, ha risposto (con molta irritazione) alla richiesta della Bundesbank, dicendo che avrebbe restituito l’oro ai legittimi proprietari ma non prima del 2020.

La questione dimostra ampiamente – come ho gia’ documentato – che le banche centrali (in questo caso la FED) non possiedono tutto l’oro dato loro in custodia (e neppure tutte le riserve auree che dichiarano) ma che esso e’ stato ipotecato, prestato o venduto ai vari Cartelli Bancari da cui sono etero-dirette.

Il 23 giugno 2014 Bloomberg pubblico’ un articolo nel quale Norbert Barthle, portavoce del blocco cristiano democratico del Governo Merkel, affermava che la Germania aveva deciso di rinunciare al rimpatrio del proprio oro dagli USA in quanto “e’ in buone mani e non v’e’ alcun motivo di sfiducia nei confronti delle istituzioni che lo detengono”.

Questa decisione ha tutto il sapore di una concessione “politica” a Washington e alla Federal Reserve.

Al momento delle “esternazioni” di Barthle la Bundesbank deteneva sul suo territorio solo il 32,1% delle riserve auree tedesche. Per arrivare a detenerne almeno il 50% ne servono 607,21 tonnellate.

In realta’ la BuBa, come puoi leggere in questo articolo, non ha rinunciato a rimpatriare il proprio oro dalla FED e dalla Francia. La BuBa intende rimpatriare tutto l’oro detenuto nei magazzini della FED a New York e anche quello conservato in Francia.

Ma siamo sicuri che la Bundesbank sara’ in grado di rimpatriare tutto l’oro dalla FED?
Cioe’ siamo sicuri che il suo oro non sia stato venduto o ipotecato come affermavo sopra?

Innnanzitutto: la FED, detiene le riserve auree di ben 36 nazioni sovrane, comprese parte delle riserve del Fondo Monetario Internazionale.

Secondo i dati forniti dalla Federal Reserve Bank of New York (FRBNY), i magazzini della FED detengono poco meno di 6.200 tonnellate di oro in deposito di proprieta’ di stati sovrani “stranieri” (Foreing Gold Deposits) – grafico sotto.

FRBNYGOLDDEPOSIT

Non vi e’ mai stato audit di queste custodie in oro, pertanto dobbiamo assumere come veritiere le affermazioni della FED.

Dalla tabella che sotto riporto, si evince che “qualche entita’ sovrana”, (la quale, ovviamente, non si fida piu’ della Banca Centrale USA) stia cominciando a “ritirare” l’oro dai depositi della FED di New York.

 

TABELLAFRBNY

Come puoi osservare dalla tabella, a giugno 2013 sono state prelevate 5 tonnellate di oro. Poi sono state prelevate altre tonnellate a febbraio, marzo, maggio, giugno e luglio di quest’anno.

E’ molto probabile che “l’entita’ sovrana” che sta provvedendo al ritiro del proprio oro dai magazzini FED di New York sia proprio la Bundesbank.

Si tratta di circa 60 tonnellate di oro prelevate in poco piu’ di un anno.

Perche’ la Bundesbank sta accelerando i tempi del rimpatrio del proprio oro dai magazzini della FRBNY? Perche’ un’accelerazione nei prelievi di oro negli ultimi mesi? E quanto oro e’ previsto che prelievi la Buba entro fine 2014?

Forse la BuBa sa che i volumi che la FRBNY dichiara di detenere non corrispondono a realta’?
E quindi sta procedendo a ritirare quanto piu’ oro possibile, di quello rimanente, prima che lo faccia qualche altra “entita’ sovrana”?

E inoltre: riuscira’ la Bundesbank a rimpatriare le restanti 240 tonnellate d’oro? 

 

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Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
Riccardo Gaiolini

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Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

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