ricchezza nel tempo

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9 grafici che DEVI vedere (ecco dove sta andando l’economia)

Ho scritto questo testo  qualche giorno prima che l’oro e il petrolio toccassero i nuovi minimi. Ritengo che il trend che sto per descrivere sia in atto gia’ da almeno un paio di mesi.

La Federal Reserve ha annunciato la rimozione del QE3 entro la data del 29 ottobre, quando si riunira’ il suo comitato esecutivo (QE3 sta per “Quantitative Easing 3” – ovvero la terza fase dell’espansione monetaria dalla crisi del 2008).

In vista della fine del QE3 cosa dovremo aspettarci per i prossimi mesi?

A mio parere i “mercati” finanziari globali stanno anticipando un prossimo collasso deflazionistico, caratterizzato da un acutizzarsi della stagnazione economica mondiale. Forse potremo rivivere un crollo in stile 2008, quando falli’ la Lehman Brothers.

Siccome non e’ mia intenzione spargere dell’allarmismo o peggio – “vendere paura” – documentero’ la mia tesi attraverso grafici e concetti economici.

Ecco perche’ i mercati stanno, di fatto, anticipando un collasso deflazionistico globale:

  • le principali materie prime sono nel pieno di una forte pressione ribassista;
  • il dollaro americano e’ ai massimi da 6 mesi a questa parte;
  • il titolo trentennale del Tesoro USA e’ vicino a un rendimento pari al 3%, ai minimi da un anno e mezzo.

Diamo uno sguardo ai grafici (clicca per ingrandire):

1. Rally del Dollar Index (segnale deflazionistico): 

DOLLARINDEX

2. Rally del T-Bond trentennale USA (segnale deflazionistico): 

TBOND30

3. Trend in discesa per gli indici azionari americani S & P 500 e Russell 2000 (segnale di contrazione economica): 

SP500OTT

RUSSEL200OCT

4. Petrolio greggio in calo (segnale deflazionistico):

PETROLIOOTTO

5. Oro, Argento, Platino e Rame in calo (segnale deflazionistico di portata globale):

GOLDOCT

SILVEROCT

PLATINUMOCT

RAMEOCT

Tutti i grafici confermano che l’economia planetaria e’ sull’orlo di una depressione deflazionistica (stagnazione economica).

Un’economia mondiale fondata sul DEBITO puo’ reggere l’impatto di una crisi iper-deflazionista?

NO, nel modo piu’ assoluto, perche’ in una deflazione diminuisce il valore di TUTTO (dai redditi al prodotto interno lordo, dai prezzi alla velocita’ di circolazione del denaro), ma una cosa non diminuisce di valore: IL DEBITO.

L’indebitamento e’ sempre nominale, il che significa che e’ un numero fisso e che pertanto, all’interno di uno scenario deflazionistico, questo non diminuisce.

Ti ricordo che secondo uno studio appena presentato da parte del Centro Internazionale per gli Studi Bancari e Monetari, di Ginevra (il 16° report annuale), l’indebitamento globale sta strangolando sia i paesi sviluppati che gli emergenti.

L’indebitamento globale e’ passato dal 160% del PIL mondiale registrato nel 2001 al 200% durante l’apice della crisi mondiale nel 2009. Nel 2013 era pari al 215% del PIL mondiale.

Con la fine delle politiche monetarie non convenzionali promosse dalla FED, l’economia globale comincera’ a collassare sotto il peso del suo enorme debito ed entrera’ in una fase di stagnazione e deflazione senza precedenti storici, vista l’entita’ globale del debito.

Il nemico numero uno delle banche centrali si chiama DEFLAZIONE.

E l’economia mondiale e’ avviata proprio verso uno scenario deflazionistico che potrebbe comportare anche i defaults di Stati sovrani in quanto in uno scenario di stagnazione-deflazione i debiti pubblici rimangono “fissi” ma i redditi dei cittadini si contraggono diminuendo drasticamente le entrate fiscali.

Ritengo che i “mercati” stiano anticipando questo scenario.

Ritengo anche che, dopo la fine del QE3, la FED, sara’ costretta a rilanciare alla grande un’altro possente round di espansione monetaria al fine di non fare crollare l’intero castello di carta globale (l’economia mondiale), fondato su un debito globale che oltrepassa il PIL totale di oltre due volte.

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Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.
Riccardo Gaiolini

Riccardo Gaiolini

Appassionato di mercati finanziari e di analisi tecnica intermarket, integro queste materie con lo studio della strategia geopolitica, estendendone i concetti in un’unica materia interdisciplinare.

18 risposte

  1. azzardando un ipotesi, quanto tempo secondo lei prima di un implosione irreversibile del sistema? entro i tre anni? dai tre ai cinque? dai cinque in su?

  2. …é da un po che non si parla di argento, ma in una situazione deflazionistica l’argento rimarrebbe in orso poiché essendo più legato al ‘consumismo’ o mi sbaglio?

  3. Siamo in crisi dal 2008, è non è passato nulla nonostante QE ecc.., i dati taroccati americani sono smentiti da molti grafici, i soldi delle banche centrali finiscono nelle banche e quindi nei circuiti finanziari, che danno l’illusione che tutto proceda bene, finiscono lì per tappare i buchi del collasso bancario del 2008 e solo sul mercato possono trovare rendimenti che possano tappare quei buchi, il grafico sui retail e istituzioni sta a dimostrare che i mercati ora sono solo in mano a banche ed hedge (la distinzione ormai è superflua) e il retail non esiste, questa è una crisi sistemica globale derivata dalla fine delle risorse petrolifere, un occidente che implode sotto i colpi delle nuove potenze che assorbono gran parte di queste risorse, gli USA ormai stanno diventando potenza in declino e non possono più servirsi come prima di paesi produttori di petrolio, persino i Rockfeller inizia ad abbandonare il petrolio, siamo solo all’inizio del caos, questi 5 anni sono bazzeccole in confronto a quello che deve venire nei prossimi anni, non c’è QE o palliativo che possa fermare o alleviare la fine del petrolio come lo conoscevamo, persino i paesi arabi stanno installando sistemi di energie alternative come eolico e solare da utilizzare come consumo interno e destinare la produzione all’esportazione, se vi dicessero per caso che il più grande giacimento che ne so dell’Arabia è a secco cosa succederebbe? Gli USA hanno capito che è finita, hanno provato a trivellare tutto il territorio alla ricerca di qualcosa, hanno Frackingassato le palle con questa balla, non hanno trovato nulla, già tutto finito, il mondo cambierà per forza volenti o nolenti, in meglio non di sicuro…………amenoche i potenti della terra (in un attimo di follia 🙂 ) tirino fuori tutti i progetti di energia libera e non convenzionale di Tesla, invece di usarli solo per uso militare.

    1. Il debito e’ quella balla globale che serve per tenere al guinzaglio la gente, tu racconta una balla all’infinito fin dalla nascita e vedrai che nessuno si interessera’ di cos’e’ veramente il debito, ancora nessuno spiega del perche’ uno stato si deve far prestare soldi da un altro o dalle banche private o banche centrali globali quando potrebbe stamparsi per se tutto il denaro che vuole, anzi in un sistema normale potrebbe anche non far pagare le tasse ai cittadini, puo’ crearsi tutti i bit al computer o carta che vuole, tanto non hanno nessun valore reale, e’ tutta una finzione, un sistema creato e fondato sulle balle per tenere a bada la popolazione

    1. Che ciclo si sarà chiuso e quale sarà iniziato il 6 ottobre a 1183 ?
      Da inizio giugno a 1240 sono trascorsi 90 gg. in zona di conflitto tra semestrale e trimestrale.
      Fattore prezzo e tempo di questi due giorni up non ci aiutano oltre un mero nuovo settimanale (per ora)
      Prezzi oltre 1233 confermati da un bisettimanale rialzista ci indicherebbero solo nuovo trimestrale (comunque vincolato a chiudere più sotto di 1183 con 40/90 gg a disposizione….aiuto)
      Solo oltre 1244 confermati da un mensile rialzista ci indicherebbero nuovo semestrale che sarebbe idem come sopra (anzi peggio) se da giugno (1240) fosse iniziato un nuovo annuale, ma se detto sperabile nuovo semestrale fosse invece il terzo di un unica struttura annuale ibrida iniziata da 1180 nel giugno del 2013…. anche se con un bisettimanale o mensile lingua andassimo sotto 1183/1180 l’ipotesi rialzista di lungo successiva rimarrebbe possibilissima.
      Sull’inverso dell’oro in euro poi vedrei bene il vincolo ribassista sul trimestrale in corso condizione minima per chiudere il biennale dal max storico.
      Chiusura del semestrale chirurgica al primo giorno utile (anche se in zona di conflitto col trimestrale) triplo minimo in area 1183…. soffiate gente soffiate sul fuoco e sperate.

      1. In euro, mi sembra stia partendo in questi giorni la terza Onda di “C”, correzione a rialzo che a sua volta e’ parte di un movimento correttivo a ribasso molto piu’ ampio.
        Quindi, almeno in euro, per un po’ di tempo ancora salira’, ma credo tornera’ a scendere (in prossimita’ o anche sotto il minimo di dicembre scorso).

        1. Sull’inverso se volesse chiudere il ciclo biennale, ma è solo un’ipotesi perché potrebbe averlo già chiuso l’8 agosto scorso, avrebbe necessità di un trimestrale inverso ribassista e quindi salire sopra 988.50.(per fine ottobre/novembre?)
          Ma anche sul ciclo normale esiste purtroppo un vincolo di pari grado (il 2° trimestre del semestre scorso è stato ribassista) e quindi chiusure sotto 941 per fine 2014 inizio 2015 anno sono purtroppo possibili se non va sopra 988.50, ma per ora il movimento rimane sostenuto dalla TL dei minimi di dicembre 2013 -maggio 2014, quindi si spera.
          Ciclicamente quindi può anche scendere sotto 941 senza ledere nulla sul lungo , solo rotture di 910 incrinerebbero il quadro di fondo (come i 1240 della quotazione in dollari) se dovesse avvenire spererei più in una onda ribassista tronca e non uno zig zag ribassita classico in modo da non strapazzarmi troppo la linea maginot (858/859).

          1. filomeno attenzione, secondo me siamo siamo gia’ in uno zig zag (in €) che sta’ correggendo la galoppata dell’oro dal 2000 al 2012. Ora siamo a rialzo ( dopo il minimo di dicembre 2013), ma propabilmente siamo in Onda “B” ( piu’ precisamente nell’onda “c” di un a-b-c in cui e’ suddivisa Onda “B” ). Se sono giusti i conti, come tu ben sai questo movimento si completera’ con Onda “C” (quella del panic selling).
            Ci sono buone propabilita’ che i conti non siano affatto giusti; ma dato che le prospettive esposte mi risultano da grafici reali, io questa possibilita’ la tengo li’,
            per sfruttare eventuali opportunita’ e soprattutto per non lasciarmi cogliere di sorpresa ( con la delusione che ne deriverebbe).

  4. Filomeno capisco dal tuo commento che sei molto negativo sul gold…..e quindi anche sugli altri preziosi vedi argento……ripeto aveva ragione LF quando diceva che Goldman lo vedeva a 1050 usd……e se succedesse come nel 1980 che dopo una grande salita , con il rafforzamento del dollaro , il gold scese a 260 usd ???? con le debite porporzioni potrebbe scendere a 600 usd ora ….. attendo commenti….

    1. Ciao Antonio,
      ma non è che sei LF sotto mentite spoglie?
      A parte gli scherzi…intanto al triplo minimo ci siamo arrivati.
      E non era cosa scontata o ammessa da tutti. Per quel che mi riguarda ho esternato il mio timore in più di un’occasione e lo avevo messo in conto. Ora si tratta di capire se stiamo scivolando (a singhiozzi) lungo il versante destro della grande montagna (la cui cima rappresenta agosto settembre 20119, e allora altro che 1050…oppure…

    2. negativo? no anzi
      ho detto che non ci sono ancora per ora conferme cicliche perché si possa dire che il peggio sia passato, ma anche che ciclicamente per ora potrebbe essere così,
      “Chiusura del semestrale chirurgica al primo giorno utile (anche se in zona di conflitto col trimestrale) triplo minimo in area 1183…. soffiate gente soffiate sul fuoco e sperate”
      e che esiste anche un’ipotesi ciclica che a determinate condizioni eventuali escursioni sotto 1183/1180, (gannaniamente al quarto tentativo se c’è si rompe il supporto) non faccia danni irreparabili tali da mettere a repentaglio la view di lungo periodo come mesi fa temevo (se dopo la rottura mi fa un trimestre senza nuovi minimi tutto rimane ancora aperto)
      Ergo forse è finita qui la discesa ma anche se dovesse rompere 1183/1180 (1050 o qualsiasi altro valore sia) se dopo mi fa un trimestrale positivo sul lungo periodo nulla è perduto, non è facile ma per me è importante che esista.
      A me interessano le prospettive di lungo, il breve e medio mi serve solo per attuare coperture o no, Ti sembro pessimista?

  5. Ciao Riccardo.
    Anch’io vedo segnali che non fanno presagire nulla di buono. Ma pensare di dimostrare l’aggravarsi di una crisi di portata generazionale con dei grafici degli ultimi 2 mesi (Agosto-Settembre) mi sembra un pò pretestuoso…Ci puoi dare una visione su più larga scala?
    Un Saluto.
    Giorgio

  6. Ciao Donato, a me piace condividere le idee e dare il mio contributo affichè il blog sia di aiuto. Come ho riportato il commento su GS, ho dato ragione anche ad altri e mi pare, ripeto, la cosa più giusta. Perchè continuare a dire che ci sarà iperinflazione quando poi scopriamo che non siamo ancora usciti dalla deflazione e che possono passare anche 10 o più lunghi anni? che ci fai col gold a 80 anni? lo godi tu o qualcun’altro la salita?…..chiedo con umiltà…..

    1. Qui a molti sfugge il senso piu’ grande di quel che sta accadendo.

      Provate a pensare a mercati che crollano. La deflazione e’ ovunque.
      Provate ad immaginare al panico fra gli investitori prima, e fra la popolazione poi.

      Ci siete?

      Bene adesso immaginate quali potranno saranno le soluzioni che FED e BCE proveranno per portare il mondo fuori da questa paurosa deflazione.

      Ci siete ancora?
      Bhe’ perche’ se siete ancora qui allora non avete capito niente.
      Piuttosto a questo punto dovreste esser corsi a chiamare il vostro rivenditore di fiducia per comprare oro fisico…

    1. Sempre per risolvere l’arcano su cosa sia iniziato il 6/10 sull’oro in USD
      nuovo indizio.
      Sull’inverso col max di oggi abbiamo la condizione minima per chiusura almeno trimestrale, quindi per reciprocità dal 6/10 “potrebbe” essere ripartito almeno un ciclo trimestrale.
      Nella speranza che voglia “allargarsi” a qualcosa di più…

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